Antrum

Antrum:

The Deadliest Film

Ever Made

There’s a reason why you haven’t seen Antrum: you’d be dead
Nel 1979 uscì un film dell’Est Europa, intitolato “Antrum”, che passò alla storia non per la sua bellezza ma perché chiunque lo vedesse, moriva o rischiava seriamente la vita. Capitò, ad esempio, che un cinema a Budapest andò a fuoco uccidendo gli spettatori. Il film fu tolto dalla circolazione.
Negli anni novanta fu recuperato e proiettato in un cinema di San Francisco e in quell’occasione un’isteria collettiva, forse causata da un brutto scherzo di un dipendente del cinema, causò una vittima (una donna incinta) e diversi feriti. Morirono anche diversi curatori di Festival che avevano pensato di proiettare il film.

Ora, dei produttori hanno ripreso la pellicola, che negli anni è stata modificata da sconosciuti che hanno aggiunto alcune immagini, ma in ogni caso, questi produttori, hanno deciso di mostrare “Antrum” a tutti noi, previo disclaimer che li solleva da ogni responsabilità.
Coglie l’occasione anche Prime Video, forse perché per colpa dei vostri acquisti del cazzo, Jeff Bezos ha deciso di sfrondare un po’ i clienti. Avete ancora voglia di continuare? Beh, io lo farei, perché le premesse di questo film canadese, nonostante siamo nel 2020 e di fake, ne abbiamo visti parecchi sono davvero ben studiate. Un edificio che brucia, interventi di storici ed esperti a raccontarci i fatti, prima dell’incisivo disclaimer.
Poi inizia il film. Titoli di testa in parte in cirillico ci portano in una pellicola graffiata con estetica a 35mm, in cui s’inseriscono i già citati frame “aggiunti a posteriori” che sono brevi momenti in bianconero, splatter o oscuri/minacciosi.
La storia racconta di due fratelli che si recano in un bosco dai poteri magici per scavare una fossa che li conduca all’inferno dove, secondo la madre (una brava persona) ci sarebbe il cane morto dei due ragazzi. Questo gesto apre il classico vaso di pandora, scatenando le forze maligne.
Di trama non occorre più parlare, anche perché “Antrum” non è un horror nel senso stretto della parola, è più un viaggio visivo, un incubo e in sostanza un esercizio estetico.
Le forze maligne, ad esempio, sono in maggior parte antropomorfe e scandiscono in capitoli una discesa in un inferno che non è di fuoco e fiamme, ma è una follia collettiva. Disegni, rumori, frasi in latino, momenti incomprensibili si susseguono e aumentano di potenza con il passare dei minuti, fino a un delirio pressoché totale in cui, anche lo spettatore si trova sperduto.

Psicologia ed estetica, dunque, in un film che avrebbe funzionato anche senza l’intro e le note di chiusura, grazie a un’atmosfera inquietante abilmente creata da film grezzo e imperfetto, ma soprattutto alle ottime musiche di Alicia Fricker, che appesantiscono il già grande disagio.
Alla regia troviamo David Amito, impegnato più come attore in passato e che scrive anche la sceneggiatura e la storia e Micheal Lacini. Il cast vede Nichole Tompkins, attrice di teatro e doppiatrice e il giovanissimo Rowan Smith nel ruolo dei due fratelli.


Scheda Tecnica
Titolo originale: Antrum: The Deadliest Film Ever Made
Titoli alternativi: Antrum: Το Φονικότερο Έργο Που Έγινε Ποτέ (Grecia), アントラム 史上最も呪われた映画 (Giappone), Антрум: Самый опасный фильм из когда-либо снятых (Russia)
Nazione: Canada
Anno: 2018
Regia: David Amito, Micheal Lacini
Cast: Nichole Thompkins, Rowan Smith, Dan Istrate, Circus-Szalewski, Shu Sakimoto, Kristel Elling
Casa di produzione: Else Films
Durata: 95′

One comment to Antrum

  • Sergio  says:

    Non sono così d’accordo con te. L’ho trovato un film supponente e borioso.

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