I Spit on Your Grave
After it was all over… she waited… then she struck back in a way only a woman can!
Il solo titolo farà sussultare un po’ di persone. Leggendario, noto e maledetto. Merita un posto tra i film che più hanno shokkato il pubblico. Per qualcuno uno dei film più violenti del cinema, per altri “solo volgare spazzatura senza un minimo di senso artistico” come disse, oltre ad altri insulti, il critico Roger Ebert. Risultato finale: un successo, abbastanza clamoroso, alimentato dalle stesse critiche negative e dalla condanna più o meno unanime della società di allora. Un film che ha avuto un remake, un sequel del 1993 e un remake del 2010. Insomma non male per un film, stroncato, odiato e massacrato.
Il regista Meir Zarchi ci spiattella un “rape-revenge” senza morale, che sfugge anche a una logica femminista e che nasconde ben poco al pubblico.
Partendo da concetti già visti in “Un Tranquillo Week-End di Paura” e “L’ultimo treno della notte”, si assiste a una storia cruda che a volte tocca il paradosso. Jennifer Hills è una scrittrice newyorkese che per trovare l’ispirazione affitta una casetta isolata in campagna vicino a un fiume. Il suo arrivo in paese scatena le voglie sessuali di quattro ragazzotti locali che la infastidiscono, la violentano e picchiano ripetutamente. Stanchi del gioco lasciano allo “scemo” del gruppo il compito di ucciderla. Missione fallita per mancanza di coraggio e conseguente “resurrezione” della donna che sfrutta il suo sex-appeal per mettere a segno una sanguinosa vendetta.
Se non fosse per un eccesso di nudità gratuite, soprattutto all’inizio quasi a giustificare l’aggressione e per la paradossale vendetta durante la quale lei seduce ad uno a uno i suoi aguzzini, questo sarebbe un buon film. Per quanto forte sia. La realizzazione minimale e la recitazione appena sufficiente sono le altre cose che compongono e in parte affossano questa pellicola del 1978.
Uscita col titolo originale di “The Day of The Woman” ottiene ben poco successo, due anni più tardi viene di nuovo distribuita ma col titolo “I Spit On Your Grave” tra l’altro sempre osteggiato dallo stesso regista. In Italia è noto come “Non Violentate Jennifer” titolo sul quale preferiamo non esprimerci.
Come si può immaginare non fu di certo un’impresa facile per Zarchi trovare un distributore e per la prima release il regista fece tutto da solo. Le cose cambiarono nel 1980 quando un distributore accettò la pellicola a patto di modificarne a piacimento il titolo.
Bandito in diversi stati, il film comunque fece ottenere alla protagonista Camille Keaton, pronipote di Buster nonché ex moglie del regista, un premio al “Catalonian International Film Festival”.
Infine come riportato da diverse fonti, l’idea di fare un film del genere Zarchi l’ebbe trovando una ragazza violentata e malmenata presso Central Park. La aiutò e decise di portarla alla polizia invece che all’ospedale. Lì i poliziotti la trattennero eccessivamente nonostante le insistenze di Zarchi che voleva portarla all’ospedale. Alla fine la ragazza venne curata e salvata e la famiglia scrisse una lettera di ringraziamento al regista che rifiutò tra l’altro una ricompensa. Poi si ispirò per il film.
Scheda Tecnica
Titolo Originale: Day Of The Woman
Titoli Alternativi: I Spit On Your Grave, El día de la mujer (Messico, Perù), A Vingança de Jennifer (Brasile) Agria mera, Tha ftyso ston tafo sas (Grecia), Blood Angel, Ich spuck’ auf dein Grab (Germania), I Hate Your Guts (Indefinito), Koston enkeli, Naisen päivä (Finlandia), La violencia del sexo (Spagna) Non Violentate Jennifer – I Spit on Your Grave, Non violentate Jennifer, Sputo sulla tua tomba (Italia), Oeil pour oeil (Francia), Pluje na twój grób (Polonia) The Rape and Revenge of Jennifer Hills (USA), Tomar revancha (Argentina)
Anno: 1978
Regia Meir Zarchi
Cast: Camille Keaton, Eron Tabor, Richard Pace, Anthony Nichols, Gunther Kleenman, Alexis Magnotti
Durata: 101′
Casa di produzione: Cinemagic Pictures, The Jerry Cross Organization
Questo film mi ha sempre incuriosito, prima o poi lo cercherò.
Tra l’altro, dicono che anche il remake non sia male!
Notte!
In realtà come avrai letto dalla ns recensione è un po’ una delusione, ha fatto più rumore che altro.
“Thriller A Cruel Picture” pur essendo fatto peggio è sicuramente più shoccante!
Notte, ma non si va a dormire! Si guarda un altro filmaccio!