The Lustful Vicar
-Poor Vicar he missed the bishops dinner party. We must try harder today
-Yes, you are right
Il titolo originale, che scrivo solo una volta perché per noi quaggiù è difficile, è “Kyrkoherden”, semplicemente “Il Vicario”, un film etichettato come comico, che si apre con una donna nuda e accusata di stregoneria che viene buttata in acqua e in seguito messa sul rogo. Se subito dopo non ci fosse il cantautore e comico Cornelis Vreeswijk che fa da narratore suonando molto spesso la chitarra in scena (alla stessa maniera di “Tutti pazzi per Mary”) potrei dire che non capisco la comicità svedese.
Ma tranquilli, il film non fa, in effetti, ridere, ma ben presto quest’oscuro lavoro del 1970 mostra le sue caratteristiche, cioè, vestiti scollati, tette, culi e nudi delle tante ragazze presenti pronte a farlo con il vicario del titolo. Un italiano potrebbe dire “hai visto che sono vere quelle voci sulle svedesi?” e avrebbe ragione, anche se siamo in un curatissimo e astutamente allestito 1812 e non negli anni settanta. Astutamente allestito, perché il budget è chiaramente poco e il regista piazza le scene tra boschi e fattorie, botti e tette (scusate l’ho già detto). Davanti alla macchina da presa di Torgny Wickman che scrive anche la sceneggiatura ispirandosi a un racconto di Bengt Anderberg, c’è un cast conosciuto in patria.
La storia racconta di una vendetta erotica, che ha per protagonisti la figlia della strega bruciata sul rogo e il figlio del vicario che l’ha condannata. Il giovane erede è il nuovo vicario di un piccolo villaggio in cui, come detto, le ragazze sono tutte molto disponibili e poco vestite.
Un giorno si sveglia con un’erezione, che non vuol saperne di attenuarsi, giusto poche ore prima di incontrare il vescovo. Le tante donne del villaggio, misericordiose, cercano di aiutarlo nei modi che potete immaginare. Una dopo l’altra.
Si tratta in realtà di una maledizione (si vabbè, si fa per dire) lanciata dalla figlia della strega, che esaurisce in trenta minuti il nucleo centrale della storia, lasciando alla restante ora il compito di trovare il modo di tirare avanti, aggiungendo situazioni a volte molto tirate.
Un filmetto senza pretese, che francamente non ricordo dove ho trovato e perché ce l’abbia. Gli va riconosciuta una produzione curata, qualche attrice interessante e una simpatica musichetta.
Scheda Tecnica
Titolo originale: Kyrkoherden
Titoli alternativi: Et le ciel pardonne ça (Belgio), Ih… det er dog den stiveste (Danimarca), Kirkkoherra (Finlandia), Les brebis du révérend (Francia), O zoiros pastor kai oi kyries tis enorias tou (Grecia), Le pecorelle del reverendo (Italia), De pastoor kan geen bloot meer zien (Olanda), Kyrko herden, Da det gikk for sognepresten (Norvegia), Os Prazeres do Vigário (Portogallo), El pastor lujurioso (Spagna), Den ståndaktige kyrkoherden (Svezia), The Lustful Vicar (UK), Die mannstollen Weiber, Den svåra prövningen (Germania)
Anno: 1970
Nazione: Svezia
Regia: Torgny Wickman
Cast: Jarl Borssén, Margit Carlqvist, Magali Noël, Diana Kjær, Solveig Andersson, John Elfström, Dirch Passer
Casa di produzione: Swedish Film Production
Durata: 90’
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