The Beast from
20,000 Fathoms
They Couldn’t Escape The Terror
I bei tempi andati! Anni in cui esperimenti atomici potevano risvegliare esseri che si rivelavano piuttosto incazzati. Oggi funzionerebbe poco, o almeno avrebbe più successo un risveglio da “riscaldamento globale”, lento, realistico, più inquietante ma molto meno affascinante. Così è la vita e così è quello che si racconta in questo film del 1953, nel quale i ghiacci del Antartide saltano in aria e (ri)danno vita a un dinosauro ibernato.
Si potrebbe dire che prima è arrivato “King Kong”, vero, e sicuramente ha dato in parte ispirazione a tutto il genere, ma lo scimmione di Fray Way era ben lontano dalla radioattività e dell’incazzatura senza ma e senza se, dei successori.
L’esplosione poi di “The Beast…” si è avuta anche al botteghino dando l’ispirazione ma soprattutto la voglia al regista franco-americano Eugène Lourié di continuare a lavorare anche in seguito con mostri atomici. “The Beast from 20,000 Fathoms” (cioè il mostro di 36.575 metri circa) tradotto in italiano con il titolo di “Il Risveglio del Dinosauro” è un godibilissimo sci-fi che viaggia sicuro sul canovaccio di personaggi e storia, tipico dell’epoca.
Sulla sua esistenza indagano Tom Nesbitt, uno scienziato, la Dottoressa Hunter e il vecchio e saggio Dottor Elson.
Lo scrittore in effetti scrisse una storia con un mostro preistorico che distruggeva un Faro intitolata proprio “The Beast from 20,000 Fathoms”. I produttori del film Dietz e Chester che nel frattempo avevano in mano la sceneggiatura del film “Monster from Beneath the Sea” che comprendeva una scena simile al racconto comprarono i diritti dello scritto, cambiando poi il titolo del film in quello che conosciamo. Bradbury dal canto suo modificò in seguito il titolo del racconto in “The Fog Horn”
Altra particolarità riguarda le musiche che vennero scritte da Michel Michelet e poi sostituite dalla Warner Bros, che comprò i diritti del film, con quelle di David Buttolph che pur essendo a sua volta un sostituto della prima scelta della Warner, Max Steiner, compose un commento sonoro più che degno.
Anche nel cast troviamo alcune curiosità: un giovane Lee Van Cleef e un altrettanto giovane James Best. Se per il primo non dobbiamo perderci in spiegazioni, per il secondo invece rimandiamo al telefilm “Duke Of Hazzard” nel quale Best interpretava il goffo e cattivo Rosco P. Coltrane.
Paula Raymond è la bella scienziata Hunter. Attrice della MGM ha recitato con Cary Grant e Dick Powell, una carriera che sembrava in ascesa ma che è poi andata a finire in b-movie horror e show televisivi, oltre a un curioso licenziamento da una soap opera nel 1977 per essersi rotta l’anca inciampando in un filo del telefono.
Cecil Kellaway è l’anziano ed esperto professor Elson. Attore sudafricano è stato per anni attore e regista nel cinema australiano prima di cercare fortuna abbastanza inutilmente ad Hollywood e tornare infine in Australia.
Titolo Originale: The Beast of 20,000 Fathoms
Titoli Alternativi: Il Risveglio del Dinosauro (Italia), Le monstre des temps perdus, Het Monster uit verloren tijden (Belgio, Francia), Panik in New York, Dinosaurier in New York (Austria, Germania), 20.000 levgai ypo tin thalassan, To teras apo to yperperan (Grecia), Bestia z glebokosci 20.000 sazni (Polonia), Devler âlemi Turkey (Turchia), El monstruo de tiempos remotos (Spagna), El monstruo del mar (Messico), Het monster uit verloren tijden, (Olanda)Kæmpeøglen i New York (Danimarca), Monster from Beneath the Sea (USA (working title), O Monstro do Mar (brasile), Skräcködlan (Svezia), Syvyyksien hirviö (Finalndia)
Anno: 1953
Nazione: Usa
Regia: Eugene Louriè
Cast: Paul Hubschmidt, Paula Raymond, Cecil Kellaway, Kenneth Tobey, Donald Wood, Lee Van Cleef, James Best
Durata: 80′
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