Black Samurai

Black Samurai

 

The Cool Master of Kung-Fu and Karate!
La follia acuta che pervade questo film è un qualcosa di molto lontano anche dalla più fervida immaginazione. Oggettivamente in “Black Samurai” non c’è una cosa che abbia un senso, uno sviluppo logico e una realizzazione decente.
È per questo che possiamo dire che “Black Samurai” è un film straordinario, che tocca tutte le giuste corde per un “b movie”, un gioiellino trash da non perdere e con un’aurea anni settanta assolutamente affascinante.


Va detto che c’era da scommetterci che il buon Al Adamson non si sarebbe lasciato sfuggire qualche incursione nella “blaxploitation”, mettendoci tra l’altro grande passione e impegno.
Con lui troviamo la star Jim Kelly, del quale abbiamo parlato per “Black Belt Jones” e anche una presenza quasi fissa nei film del regista, Marylin Joy, (“Naughty Stewardesses” e “Blazing Stewardessess”).

Marilyn Joi, Jim Kelly

La trama è molto semplice e spinge al massimo per l’azione. Un gruppo di criminali rapisce la figlia di un importante diplomatico di Honk Kong, come riscatto vogliono una potente nuova arma la “Freeze Bomb” che tra l’altro non appare nel film. I cattivi però gestiscono anche un giro di spaccio mischiato a cerimonie Voodoo, creando possiamo dire, un‘azienda multitasking davvero innovativa. E qui arriva il nostro Jim Kelly. L’agente Robert Sand, bello e vincente, viene incaricato dall’organizzazione per la quale lavora, la D.R.A.G.O.N. di recuperare la ragazza, Janicot, con la quale, tra l’altro ha avuto una storia d’amore. Ci mancherebbe altro. 

Sand lascia la sua villa con campo da tennis e parte per la California dove incrocia subito i cattivi. A colpi di karate, di lotte “tutti contro uno”, di arguti trabocchetti e di incredibili armi segrete che ha nei pantaloni (lo stupendo piccolo accendino che diventa un lanciafiamme in grado di aprire le porte…) il nostro salva la bella.
Marilyn JoiPrima dell’happy ending però non manca lo scontro epico con il braccio destro del boss. Cinque minuti di lotta vagamente furente con dialoghi, anche se è evidente che i due attori non aprono mai bocca. Non sono da meno comunque le altre scene. Ed è stupendo vedere Marilyn Joi e non solo lei, che lotta impacciata aspettando la mossa dell’avversario. Ottimi anche i suoni campionati ed incollati sulla pellicola, i classici errori, sequenze non lineari e pure una scena ripetuta. Film molto adeguato agli anni settanta e soprattutto al modo di fare cinema di Al Adamson.

Kelly viene sfruttato in pieno, forte anche della sua fama, interpreta il personaggio vincente e perfetto che abbiamo già visto in altre occasioni. L’attore che è veramente un esperto di arti-marziali è stato anche il “coreografo” delle scene di lotta del film. Marilyn Joi invece in una parte un po’ secondaria cerca di portare il suo sex-appeal ma non ha spazio ed è inspiegabile come mai sia stata utilizzata così poco. Ottima la musica, una miscela funky-soul molto ben fatta e molto attraente.

Ad aggiungere abbondante kitsch alla pellicola ci pensa la location principale, che suscita curiosità viste le sue stranezze. Il quartier generale dei cattivi dove Jaicot è imprigionata Jim Kellye dove Robert compie la carneficina di uomini è un grande comprensorio che mischia varie architetture e che ha un aspetto minaccioso. Ha un’archittettura lontana da quella degli States e trattasi del “Mission Inn Hotel & Spa” un grosso resort di Riverside California. 

La costruzione del complesso iniziò nel 1876 per mano di Christopher Miller. Nel 1902 il figlio Frank subentrato alla guida dopo la morte del padre iniziò un massiccio potenziamento del complesso utilizzando stili diversi di epoche diverse. La lista è lunga e comprende Gotico Spagnolo, Coloniale, Rinascimentale e Mediterraneo ed altro ancora. Tra stretti passaggi, torri medioevali, minareti e quant’altro sono presenti opere d’arte e manufatti di tutto il mondo comprati da Frank Miller durante i suoi lunghi viaggi nel mondo.

Passato anche per una restaurazione negli anni ottanta che ha causato il fallimento della società proprietaria, la “Mission Inn” ha ospitato tante celebrità e presidenti degli Stati Uniti (Nixon, Regan, Roosvelt, Hoover ecc.), nonché spettacoli di alto livello. Il cinema prima di Adamson ci è passato con Clark Gable e Robert Redford. Ora è un resort extra lusso, caotico e strano proprio come il film “Black Samurai”.

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Black SamuraiScheda Tecnica
Titolo Originale: Black Samurai
Titoli Alternativi: Black Terminator (Indefinito), Jim Kelly, o mavros samurai, O mavros samurai (Grecia),The Freeze Bomb (Europa)
Anno: 1977
Nazione: USA
Regia: Al Adamson
Cast: Jim Kelly, Bill Roy, Roberto Contreras, Marilyn Joi, Essie Lin Chia, Biff Yeager, Charles Grant, Jace Khan, Erwin Fuller
Durata: 88′
Casa di Produzione: BJLJ International Corp.

 

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