Dolce pelle di Angela
Comunque l’ingenuità è una cosa da bambini e tu non sei più una bambina
Vagando tra Tinto Brass e Michele Massimo Tarantini, Andrea Bianchi, che si firma Andrew White, dirige un film in cui cerca di mischiare dramma e commedia, soft-core ed erotismo.
Il tutto si poggia su Michela Miti, la “Angela” del titolo che vive la parabola dell’ingenua campagnola che scopre la vita grazie a una serie di imprevisti. Un’idea classica, che vede la protagonista passare buona parte della storia nuda e in scene soft core, per la gioia dello spettatore e per quella di Andrea Bianchi, che tutto sommato non dirige nemmeno male, ma che si salva grazie alle fattezze della Miti e delle attrici comprimarie (anche loro notevoli).
Ma a parte la quota “carnazza” e la presenza di un’irriconoscibile Anita Ekberg la storia si sviluppa lentamente e soprattutto in maniera molto prevedibile. La gioia del sesso, della prostituzione, i peni enormi, i culi in bella mostra, sono cose che abbiamo già visto e stravisto e Bianchi non fa altro che replicare lo schema in maniera più “economica”, inserendo anche momenti erotici del tutto gratuito, come l’iniziazione lesbo della protagonista e il sesso con uno mascherato da Arlecchino (una scena che sembra aggiunta in seguito per allungare il brodo).
Angela e la sua dolce pelle, viaggiano, un giorno, dalle campagne laziali dell’ottocento a Roma. Sulla diligenza che la porta in città, la ragazza incontra la Signora Rocchi (Ekberg) proprietaria di un postribolo che la assume e soprattutto la tratta con i guanti. La ragazza, ingenua e vergine, pensa di lavorare come cameriera presso la casa della signora, ma si trova invece a dover fare la prostituta, iniziata però ai piaceri della carne dalle altre ragazze della casa.
Proprio durante il suo primo servizio, irrompe in camera il rapinatore Rocco, (la star dell’hard Roberto Malone) di cui lei si innamora all’istante e fugge.
Dopo un’allegra parentesi con Rocco, la ragazza torna al bordello dove viene accolta a braccia aperte e dove riscuote un grande successo. Un giorno riceve una proposta di matrimonio dall’uomo più ricco della città. Il conte. Un vecchio che muore nella prima notte di nozze. E Angela eredita tutto, soldi, bordello e ritrova pure Rocco. L’amore della sua vita.
Il tutto si poggia su Michela Miti, la “Angela” del titolo che vive la parabola dell’ingenua campagnola che scopre la vita grazie a una serie di imprevisti. Un’idea classica, che vede la protagonista passare buona parte della storia nuda e in scene soft core, per la gioia dello spettatore e per quella di Andrea Bianchi, che tutto sommato non dirige nemmeno male, ma che si salva grazie alle fattezze della Miti e delle attrici comprimarie (anche loro notevoli).
Ma a parte la quota “carnazza” e la presenza di un’irriconoscibile Anita Ekberg la storia si sviluppa lentamente e soprattutto in maniera molto prevedibile. La gioia del sesso, della prostituzione, i peni enormi, i culi in bella mostra, sono cose che abbiamo già visto e stravisto e Bianchi non fa altro che replicare lo schema in maniera più “economica”, inserendo anche momenti erotici del tutto gratuito, come l’iniziazione lesbo della protagonista e il sesso con uno mascherato da Arlecchino (una scena che sembra aggiunta in seguito per allungare il brodo).
Angela e la sua dolce pelle, viaggiano, un giorno, dalle campagne laziali dell’ottocento a Roma. Sulla diligenza che la porta in città, la ragazza incontra la Signora Rocchi (Ekberg) proprietaria di un postribolo che la assume e soprattutto la tratta con i guanti. La ragazza, ingenua e vergine, pensa di lavorare come cameriera presso la casa della signora, ma si trova invece a dover fare la prostituta, iniziata però ai piaceri della carne dalle altre ragazze della casa.
Proprio durante il suo primo servizio, irrompe in camera il rapinatore Rocco, (la star dell’hard Roberto Malone) di cui lei si innamora all’istante e fugge.
Dopo un’allegra parentesi con Rocco, la ragazza torna al bordello dove viene accolta a braccia aperte e dove riscuote un grande successo. Un giorno riceve una proposta di matrimonio dall’uomo più ricco della città. Il conte. Un vecchio che muore nella prima notte di nozze. E Angela eredita tutto, soldi, bordello e ritrova pure Rocco. L’amore della sua vita.
Scheda Tecnica
Titolo originale: Dolce pelle di Angela
Titoli alternativi: Memorie di una ragazza di piacere (pre realease), Plăcerea dragostei (Romania), The Seduction of Angela, Sweet Angela (UK, USA), Schamlose Angela (Germania)
Anno: 1986
Regia: Andrea Bianchi
Cast: Michela Miti, Carlo Mucari, Piero Gerlini, Anita Ekberg, Maria Pia Parisi, Carmen Di Pietro, Pinuccio Ardia, Svetlana Starcova
Casa di produzione: Cineglobo
Durata: 75’
Titolo originale: Dolce pelle di Angela
Titoli alternativi: Memorie di una ragazza di piacere (pre realease), Plăcerea dragostei (Romania), The Seduction of Angela, Sweet Angela (UK, USA), Schamlose Angela (Germania)
Anno: 1986
Regia: Andrea Bianchi
Cast: Michela Miti, Carlo Mucari, Piero Gerlini, Anita Ekberg, Maria Pia Parisi, Carmen Di Pietro, Pinuccio Ardia, Svetlana Starcova
Casa di produzione: Cineglobo
Durata: 75’
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