Da Corleone
a Brooklyn
Ma sei sicuro che ci arriveremo in Italia?
Lo scontro fra titani è già affascinante di suo: Maurizio Merli vs Mario Merola. E il regista, Umberto Lenzi, aggiunge ancora valore al tutto.
“Da Corleone a Brooklyn” è già sulla carta un piatto assai gustoso. Poco ci importa che lo scontro fra i due in realtà avvenga a distanza e che Merli incontri Merola solo nelle ultime scene. Poco ci importa, perchè questa pellicola si divincola dai classici canoni del genere. Benché ci sia l’icona Merli e benché venga etichettato come un “poliziottesco” a nostro personale avviso ci sono una serie di cose che lo tolgono da questo genere.
“Da Corleone a Brooklyn” è un road movie che accusa (implicitamente) la mafia rappresentata dal capo clan, ovviamente dal cuore d’oro, Merola ed è permeata da un’ironia a volte voluta e a volte procurata dalla tipiche espressioni e movenze dell’attore napoletano, senza contare qualche soluzione narrativa che suona un po’ bizzarra. Vi sembrerà strano vedere un Merli che fa battute spiritose, tra l’altro con nuova voce, che non massacra il criminale che ha per le mani e che ubbidisce agli ordini senza ma e senza se.
Doppia ambientazione, un po’ Palermo e un po’ New York per una storia che ha come oggetto il viaggio di un pentito che da Palermo deve arrivare a New York per testimoniare contro un pericoloso capo clan Michele Barresi (Merola). Il viaggio però sarà molto difficoltoso, il pentito e l’accompagnatore, il commissario Berni (Merli), trovano sulla loro strada una lunga schiera di trappole e agguati che non terminano nemmeno davanti al tribunale di New York. Anzi, nemmeno, si dice, durante il viaggio di ritorno.
L’etica morale del criminale pronto ad aiutare i bisognosi è un qualcosa che appartiene a un tempo che fu e che rende più dolce la figura di Merola che sebbene sia poco siciliano e sempre molto napoletano riesce a rendere bene il personaggio.
Maurizio Merli stupisce uscendo dal solito impassibile volto del commissario tutto d’un pezzo, manifestando una certa ironia e una certa umanità che comunque gli calza bene addosso.
Il dualismo tra sbirro e sceneggiata funziona ed è presente anche in un altro film dello stesso anno per la regia di Stelvio Massi “Sbirro la tua legge è lenta…la mia no”.
Possiamo parlare di curiosità. E fortuna volle che nella stessa serata della presentazione del suo libro “Terrore Ad Harlem” ci fosse anche la proiezione di questo film. E dalle dirette parole di Umberto Lenzi apprendiamo “È un film al quale tengo molto. Mi ricordo che avemmo un grosso aiuto da parte della polizia di Palermo e anche da quella di New York. Ci prestarono le auto e gli uffici e a New York ci chiesero otto dollari al giorno per darci tutto poliziotti compresi che tra l’altro erano già vestiti con le divise. Noi girammo negli uffici di un commissariato mentre i poliziotti lavoravano alle loro scrivanie (…)
“Nel film c’è anche Luca Barbareschi nel ruolo di un poliziotto, lui li faceva l’autista. (…).
“La scena in cui dei malviventi picchiano Maurizio Merli fu reale. Eravamo a New York e il mio assistente mi fece notare che non avevamo comparse e stunt men per la scena. Gli dissi allora di prendere tre o quattro persone da un bar, magari quelle con la faccia più “brutta”. Le prese ed erano anche un po’ ubriachi, gli spiegammo la scena e loro…corcarono…di botte davvero il povero Merli. La scena dura poco, ma le botte sono vere e tra l’altro sullo sfondo si vedono le Twin Towers (…)”
“Uno dei problemi era il clima. A New York faceva freddo, era febbraio, a Palermo invece c’erano venti e oltre gradi. Per dare un senso di inverno facevo mettere in bocca agli attori del ghiaccio per farglielo poi sputare prima del ciak (…)”
“Maurizio Merli era strepitoso, era un attore che dal punto di vista atletico era grandioso. È strano pensare che sia morto d’infarto mentre giocava tennis, tra l’altro a inizio partita. Con me faceva delle cose incredibili se pensate solo che in “Napoli Violenta” lui sta aggrappato alla funivia con i fili della corrente che gli passano sopra e nel frattempo spara anche!”
Scheda Tecnica
Titolo Originale: Da Corleone A Brooklyn
Titoli Alternativi: Corléone à Brooklyn (Francia), Från Corleone Till Brooklyn (Svezia), From Corleone to Brooklyn (USA), O Chefão Siciliano (Brasile), The Sicilian Boss (Indefinito), Von Corleone nach Brooklyn (Germania)
Anno: 1979
Regia: Umberto Lenzi
Nazione: Italia
Cast: Mario Merola, Maurizio Merli, Van Johnson, Biagio Pelligra, Venatino Venatini, Nando Marineo
Durata: 95′
Casa di Produzione: Primex
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