Before a Beautiful Girl. One moment later a skeleton

Purtroppo non avremo mai la possibilità di gustarci un Gargon. Che peccato. Questo grosso crostaceo totalmente identico all’aragosta eccetto per dimensioni, attitudine violenta e un po’ di capelli, non finirà mai sulle nostre tavole.
E dire che dei volenterosi esseri arrivati da una galassia lontana, parlanti un ottimo inglese e del tutto uguali a noi, avevano provato ad importarlo sul pianeta Terra.
Questo è più o meno il plot di “Teenagers From Outer Space” uno sci-fi meraviglioso in tutto e per tutto, con una storia potente anche fuori dalla pellicola. Un B movie che non ha nulla da invidiare a titoli più famosi e amati. Un film semplicemente enciclopedico per il genere.
Fin dalle primissime immagini questo lavoro catalizza tutta la nostra attenzione e ci riempie di stupore, fin da quando un gruppo di alieni (per nulla teenager) atterra nella provincia americana più polverosa, alla ricerca di un pianeta dove questi fantastici Gargon possono essere allevati.
Fatti i rilievi opportuni il nostro pianeta sembra essere l’ideale. Ma ovviamente noi dovremo essere eliminati da questo nuovo popolo che si crede eletto e superiore, anche se l’orrenda tutina che indossano, per non parlare delle scarpe, non lascia intendere a una razza eletta.

Ancor prima che la mattanza inizi, Derek, alieno dal nome stranamente terrestre, si ribella ai suoi compagni di ventura e forte di libri e cultura, si rifugia in una cittadina. Lì incontra Betty una graziosa terrestre che dopo la debite spiegazioni del caso, lo aiuta ad evitare il massacro da parte dei suoi compatrioti.
I gargoniani naturalmente non sono affatto stupidi e si lanciano sulle tracce del loro ex compagno, seminando terrore e morte grazie a un raggio, che come dice il manifesto “Before a Beautiful Girl. One moment later a skeleton”, non lascia scampo. Ed eliminare Derek e farla finita? Sì ok, sarebbe la soluzione migliore, solo che Derek è il figlio del leader del pianeta e futuro capo della popolazione gargoniana e quindi non può morire. Come se non bastasse un Gargon pare cresciuto bene sulla Terra e pure lui inzia a girovagare creando casini. Ci pensa anche qui Derek in qualche modo.

Una realizzazione molto fantasiosa con effetti speciali all’altezza dei più brutti della storia. E la lista è lunga. L’astronave cavatappi che atterra è l’inizio di un crescendo di follie che continua con il raggio paralizzante e soprattutto con l’enorme Gargon, palesemente un’aragosta che fa ombra sulla pellicola. Dell’abbigliamento alieno ne abbiamo già parlato, mentre come cita IMDB lo scheletro che rappresenta i morti pare essere sempre lo stesso, riconoscibile da un piccolo segno sul cranio. Il raggio che trasforma in scheletri è lo stesso che utilizzano i marziani di “Mars Attack!” di Tim Burton. Stessa tecnologia di cinquanta anni fa. Gli alieni non spendono evidentemente in ricerca.

Facile parlare male di un film del genere ma va anche detto che Graeff oltre a fare un grande “B Movie” qui è anche un pioniere della tecnica perchè a differenza di quanto in voga all’epoca i dialoghi sono stati realizzati in post-produzione e poi incollati sulle scene. Beh…non sempre benissimo.

Tom Graeff un regista dalla vita molto movimentata (della quale parliamo nella nostra monografia) realizza con non poca fatica e varie vicissitudini questo film, che ha per protagonista David Love, all’epoca suo fidanzato.
Il titolo originale era “Killers From Outer Space” cambiato per puri motivi di marketing in quello che conosciamo oggi dalla Warner Bros che ne acquista i diritti.

Girato ad Hollywood con un budget di quattordicimila dollari, pochissimo anche per l’epoca, sotto la direzione, produzione, effetti speciali e musiche di Tom Graeff, il film esce nel 1959 ed è distribuito dalla Warner Bros che lo abbina in double-bill al secondo film di Godzilla in esclusiva per il circuito dei Drive-In.
A dire il vero anche Bryan e Ursula Pearson partecipanp alla produzione con cinquemila dollari, in cambio di una piccola parte, una partnership interessante che finisce in tribunale, proprio dopo la cessione dei diritti da parte di Graeff alla Warner.
Fallimento totale al botteghino “Teenagers From Outer Space” finisce nel circuito televisivo, dove grazie ai tanti passaggi diventa un cult. Caduto nuovamente nell’oblio, nel 1993 grazie al solito articolo di un critico cinematografico riacquista la giusta notorietà. Sotto il film completo in streaming, link dall’internet Archive.