Mondo Cane
Tutte le scene che vedrete in questo film sono vere e sempre riprese dal vero. Se spesso saranno scene amare è perché molte cose sono amare su questa terra. D’altronde il dovere del cronista non è quello di addolcire la verità, ma di riferirla obbiettivamente
Datato, ridicolo e assurdo. “Mondo Cane” agli occhi dell’uomo moderno, appare così. E le sue tesi non troverebbero spazio nemmeno nel peggior programma sensazionalistico della peggior tv regionale. Ma se proviamo a immaginare la società del 1962 e la diffusione delle informazioni dell’epoca è facile capire quanto “Mondo Cane” sia stato spiazzante e innovativo e perché abbia influito così tanto sul mondo del cinema.
Le immagini shoccanti, il voyeurismo, la morbosità e la nascita della leggenda degli “Snuff Movie”, cioè il genere “Mondo movie” che impazza dopo il 1962 sui grandi schermi di tutto il mondo, deve tutto o quasi a questo film. Il lavoro di Paolo Cavara, Gualtiero Jacopetti e Franco Prosperi non è stato però il primo del genere, ma è stato l’episodio codificatore che ha seguito di qualche anno “Europa di Notte” di Alessandro Blasetti (e scritto da Jacopetti).
“Mondo Cane” è un’opera astuta che sdogana con semplicità la finzione dell’informazione, la manipolazione dello spettatore, convinto di assistere a qualcosa di vero. L’ancor più astuto uomo moderno sa che i “Mondo Movie” creavano spesso scene e notizie ad arte e Jacopetti esperto giornalista sapeva come muoversi e con l’aiuto di Prosperi e Cavara crea questo documentario.
Una testimonianza “all around the world” che mostra usi e costumi dei popoli accontentando lo spettatore più morboso e macabro. Dalle usanze del mondo occidentale si passa agli aborigeni, ai maltrattamenti degli animali in Asia, al pate de fois grais europeo, citando icone come Rodolfo Valentino e Rossano Brazzi. Il tutto accompagnato da una didascalica e “sociologica” voce fuori campo, molto da cinegiornale, che narra ogni avvenimento passando dall’ironia alla più cupa tristezza. A volte si ha l’impressione che si voglia sottolineare la superiorità del mondo occidentale, ma è anche vero che a volte le usanze all’occidentale sono messe alla berlina.
Pellicola non fluida e a tratti noiosa è interessante per il suo ruolo sociologico e di rottura nel modo di fare cinema. Presentato a Cannes, “Mondo Cane” ottenne un grande successo commerciale, arrivando anche agli “Oscar” per la canzone “More”, scritta dal grande Riz Ortolani.
Una manna per lo spettatore malato da sempre di sensazionalismo, una manna per tanti registi e produttori, che offrono spesso un gustoso piatto al pubblico.
Scheda Tecnica
Titolo Originale: Mondo Cane
Titoli Alternativi: A Dog’s Life, Cette chienne de vie (Francia), Este perro mundo (Spagna), Mondo Cane No. 1 (USA reissue title), Mondo cane – kova maailma (Finlandia), Mundo Cão (Brasile), Pieski swiat (Polonia),Tämä on Maailma (Finlandia) Tales of the Bizarre: Rites, Rituals and Superstitions (USA video box title)
Regia: Jacopetti, Cavara, Prosperi
Nazione: Italia
Anno: 1962
Cast –
Casa Produzione: Cineriz
ti faccio i complimenti per la scelta dei film
ciao
Riccardo