-Ora sai chi sono, l’alternativa a tutto questo sarebbe stato un lavoro qualsiasi,monotono senza una storia, un’esistenza squallida, magari la fame. In fondo così mi diverto
-No, non è vero! Non ci credo!
-E invece è così! Io mi diverto un mondo a guardare le facce di quegli ipocriti! Di quegli impotenti che stanno a guardami con la bava alla bocca!”
Dramma erotico con punte di morbosità e molto impegno nella realizzazione, colpisce l’immaginario maschile innanzitutto grazie al soggetto. Qui si parla della cosa peggiore che un uomo possa avere: la disfunzione erettile. Claudio Giorgiutti una carriera spesa come attore (“Poliziotto Sprint”, “Il Mondo Dei Sensi di Emy Wong”) e regista (“La Febbre Americana”, “Tranquille Donne di Campagna”, “C’è un fantasma nel mio Letto”) si firma Claudio Giorgi e si lancia in un tentativo di (quasi) cinema d’autore.
L’impegno è grande, la volontà è ammirevole e visibile perché c’è una fotografia più che buona, una regia ricercata e una colonna sonora realizzata dell’infallibile Nico Fidenco. Tra Roma e Copenaghen si sviluppa la storia, che però è anche il difetto principale di tutta la pellicola. A volte macchinosa, la sceneggiatura rende spesso “Candido Erotico” un polpettone anni settanta, come a quanto pare, lo definì Lilli Carati.
Così questo incubo maschile si trasforma a volte in un incubo per lo spettatore di qualsiasi sesso che subisce diversi momenti lentissimi anche per il linguaggio dell’epoca. Ed è decisamente uno spreco perché a parte la buona confezione, il fondo della storia ha, come detto, quella punta di morbosità in grado di conquistare il pubblico e una Lilli Carati in uno dei suoi momenti artistici migliori.
Un film dunque che “vorrebbe ma non può”, come in un certo senso (e con tutto il rispetto dovuto) il protagonista maschile interpretato da Mircha Carven, star dei fotoromanzi, la cui carriera e ricerca di popolarità ha fatto spesso leva sulla voce, da lui divulgata, di essere il figlio illegittimo di Clark Gable. Somigliante non c’è dubbio, il nostro invece che grandi capisaldi del cinema si è dovuto accontentare di parti in vari film di genere tra i quali un nazisploitation diretto da Sergio Garrone.
Qui interpreta il protagonista Carlo, un italiano che si trasferisce nel Nord Europa per intraprendere la carriera di artista erotico esibendosi in un locale dove al termine di un numero raffinato, soddisfa la ballerina che si trova sul palco. Di tanto in tanto fa anche il gigolò per coppie molto ricche. Una vita molto aperta e disinibita che cambia quando s’innamora di Charlotte (Lilli Carati), figlia di una sua ex amante e attuale cliente (col marito naturalmente). La famiglia cerca di ostacolare quest’unione, ma i due si sposano. Non vivono felici però, perché lui scopre di avere problemi sessuali e di ottenere l’erezione solo se ci sono altre persone che lo guardano. Finale drammatico/erotico, per un film che ha alcuni punti in cui Giorgi svolta verso una sorta di psichedelica, dandoci bei momenti di cinema. A parte una, a dir poco, bellissima Lilli Carati, nel cast troviamo Maria Baxa (nel ruolo della madre di Charlotte), il bravo Marco Guglielmi e Ajita Wilson in un piccolo cameo.
Scheda Tecnica
Titolo Originale: Candido Erotico
Titoli Alternativi: Look at Me, Candide et érotique (Canada), Czysty erotyzm (Polonia), Eroticni tip (Slovenia), Satilik erkek (Turchia), A Man for Sale, Copenhagen Nights, The Exhibitionist (USA), Ein Mann für eine Nacht (Germania)
Anno: 1978
Nazione Italia
Regia: Claudio Giorgi
Durata: 90’
Cast: Lilli Carati, Mircha Carven, Marco Guglielmi, Ajita Wilson, Fernando Cerulli, Maria Baxa
Casa di produzione: Polo Film
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