Santo Contra
Hombres Infernales
Son ciudadanos del mundo, su país no tiene fronteras. Cubren su identidad con una máscaras para hacer el bien de la humanidad
No che non è un errore. La frase che citiamo è la stessa che abbiamo usato per “Santo Contra Cerebro Del Mal”, ma non è una svista, perché entrambe le pellicole hanno la stessa scena finale e quindi lo stesso dialogo. Noi la utilizziamo di nuovo per testimoniare il legame tra i due film, girati, come dicevamo nella precedente recensione, nello stesso posto e negli stessi giorni. Cuba. Pochi giorni prima del trionfo della rivoluzione.
Due film gemelli. Gemelli dizigoti però, perché in “Santo Contra Cerebro Del Mal” abbiamo una storia che segue un suo filo logico, abbiamo scene di lotta e abbiamo il nostro mitico El Santo (chiamato El Enmascarado De La Plata) come co-protagonista. Invece in “Santo Contra Hombres Infernales” (nato senza “Santo” che è stato aggiunto dopo) le cose cambiano radicalmente. Perché questo non è un film sull’eroe della Lucha Libre, ma una pellicola crime con il nostro che compare come attore non protagonista. Si vede poco. Fa poco. Lotta sempre poco e parla ancora meno. Giusto un paio di volte per tutte le situazioni citate.
Primo o secondo film della saga, poco importa, quel che è certo è che “Hombres Infernales” è decisamente meno bello e interessante di “Santo Contra Cerebro Del Mal”. La trama non entusiasma e scorre lenta senza grandi momenti d’azione fino alla scena finale che è appunto quella in comune con l’altro film habanero.
Il protagonista è Joaquin Cordero che si finge un truffatore messicano per infiltrarsi in una banda di mercanti della droga cubani. Santo o meglio El Enmascarado De La Plata è un poliziotto in incognito che salva Cordero. Alla fine la banda viene sgominata e Cordero ritrova la fidanzata.
Si salvano le immagini di Cuba prima della rivoluzione e qualche momento musicale. Per il resto è da vedere solo se non volete perdervi un fotogramma della carriera cinematografica del mitico Rodolfo Guzman Huerta.
Il protagonista è Joaquin Cordero che si finge un truffatore messicano per infiltrarsi in una banda di mercanti della droga cubani. Santo o meglio El Enmascarado De La Plata è un poliziotto in incognito che salva Cordero. Alla fine la banda viene sgominata e Cordero ritrova la fidanzata.
Si salvano le immagini di Cuba prima della rivoluzione e qualche momento musicale. Per il resto è da vedere solo se non volete perdervi un fotogramma della carriera cinematografica del mitico Rodolfo Guzman Huerta.
Scheda Tecnica
Titolo Originale: El Hombres Infernales
Titoli Alternativi: Santo Vs.Infernal Men (USA)
Anno: 1961
Nazione: Messico, Cuba
Regia: Joselito Rodriguez
Cast: Santo, Joaquin Cordero, Jorge Marx, Fernando Osés, Gina Romand, Enrique Zambrano
Durata: 75’
Casa di Produzione: Aticca
Social Profiles