Strip Mahjong: Battle
Royale
Question: does stripping reveal just the flesh? The Answer is: no. It reveals one’s personality, individuality, and past…In other words stripping reveals the soul.
Questione di ricordi in questo caso. Il Mahjong ci ricorda i nostri primi giochi per PC. Lo strip ci fa tornare in mente i primi siti internet che abbiamo visitato. E il fatto che questo sia un film giapponese, ci ricorda, ancora una volta, che i registi asiatici sono dei folli e geniali artisti.
Solo a loro può venire in mente di fare un film su una partita di Mahjong, giocata tutta in un sotterraneo, tra torture, umiliazioni, comicità e tette. E soprattutto solo loro riescono a realizzare un film, che malgrado abbia un ambiente e una linea narrativa unica si lascia seguire dall’inizio alla fine.
La solita regia veloce con un montaggio ruvido, ci mostra un film sul quale, per tutte le cose che abbiamo detto nelle righe precedenti, c’è poco da dire. Perché alla fine si sta in un buio, teatro sotterraneo dove un presentatore di nome Kato assistito da Ranran Tachibana, al commento tecnico, ci racconta su un canale web una partita di Strip Mahjong dove si possono vincere dieci milioni di Yen. Quattro sono le sfidanti.
Yuka Kashiwagi, leader della band “Afterschool Expedition”, Aoi Onizuka una spregiudicata avvocatessa, Misuzu Kaneda dai quartieri alti e la lavoratrice precaria per scelta Mirai Kisaragi. Su quest’ultima bisogna sottolineare che è definita una Freeter (Free dall’inglese e ter dal tedesco Arbeiter, cioè lavoratrice) definizione per giovani giapponesi che cercano lavori saltuari per mantenersi e restare liberi, andando in netto contrasto con la società.
Quattro ragazze che hanno qualcosa da farsi perdonare dal Giappone conservatore e che in un certo fanno di questo film una satira sulle rigide tradizioni e stili di vita del paese del Sol Levante.
Le regole del gioco sono molto semplici, si gioca a Mahjong ma chi perde le cosiddette “strip cards” dovrà subire una dura punizione. In più tutte indossano un collare elettrico.
Le punizioni mettono in mostra tutta la perversione quasi sadomaso che abbiamo già visto in altre pellicole giapponesi. Violente palpate, reggiseni strappati, slip attorcigliati e quant’altro, fino a un momento lesbo.
Nulla di eccessivo sia ben chiaro, un po’ erotismo che aiuta a mandare avanti la storia. E il gioco nella sua semplicità funziona.
“Datsui-mâjan batoru rowaiaru” tradotto letteralmente in inglese è il primo film del regista Mac.P.Forever che dal 2011 in poi ha realizzato altri tre film che dai titoli sembrano seguire questo filone.
Scheda Tecnica
Titolo Originale: Datsui-mâjan batoru rowaiaru
Titoli Alternativi: Strip Mahjong: Battle Royale
Anno: 2011
Nazione: Giappone
Regia: Mac P.Forever
Cast: Mako Higashio, Hiroaki Kawatsure, Nina, Anzu Sasaki, Kaori Sasaki, Runa Shimotsuki, Hitomi Usano
Casa di Produzione: Chance In, JollyRoger, New Select
Durata 77’
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