I Ragazzi Della
Roma Violenta
-Ma a me sembra che voi e i fascisti eravate come compari, amichi insomma…
-Pensi che Hitler se avesse vinto li avrebbe tenuti insieme?
-Boh…ma a me guarda, parla, parla m’è venuta ‘na fame! Qui c’è vole er pagnottame!
-Questa si che è una buona idea
Improbabile monito alle famiglie sulle deviazioni dei giovani di allora, del quale dobbiamo segnalare subito due cose: la prima è che evidentemente l’avvertimento non ha funzionato per le generazioni future e la seconda che non ha funzionato nemmeno all’epoca a livello cinematografico. Prendendo anche per buona (mah…) la volontà moralizzatrice della pellicola, il regista Renato Savino ci butta in pasto una serie di scene voyeuristiche di violenza e sesso.
Uno che preferisce fare sesso con i flipper, una serie di neonazisti figli di buona famiglia e un gruppo di poveracci che vorrebbero imitare i primi. Stupri, tentate rapine, pestaggi. L’idea di base poteva anche funzionare ma si finisce spesso (e incredibilmente) nella commedia, a partire dal ragazzo che preferisce fare sesso con i flipper, passando con le finte interviste che aprono il film e soprattutto con le avventure quasi demenziali dei ragazzi di borgata in cerca di cibo e soldi. Scene che abbattono i momenti di ultraviolenza, già fatti male di loro, facendo scendere quello che è già il poco “pathos” presente.
A tutto ciò dobbiamo aggiungere che la fonte d’ispirazione è il “Massacro Del Circeo”, una brutta storia di cronaca avvenuta un anno prima, cioè nel 1975, sminuita qui dalle già citate scene comiche.
Il cast a parte Gino Milli visto in qualche altro film, Gino Barzacchi notissimo culturista e l’ex Miss Italia 1967 Cristina Businari, è volutamente composto da attori sconosciuti, forse nel tentativo di dare maggiore realismo o semplicemente per risparmiare un po’.
Il risultato però è ben lontano da quello che dovrebbe essere una recitazione più realistica, perché gli interpreti ci provano, recitano, ma creano personaggi fintissimi.
La storia ha come protagonista Marco Garroni, ricco figlio di un imprenditore, ma soprattutto leader di una specie di gruppo di giovani neonazisti che a parte lui (che ha una (in)conoscenza politica) pensa più che altro a fare feste e sesso. L’ultraviolenza è alla base del suo credo e con i suoi più stretti collaboratori non di rado sacrifica giovani donne.
Nella scia di Marco e compari, c’è anche un altro gruppo, composto da ragazzi di borgata, poveri e più che altro mossi da bisogni alimentari, che cercano di seguire il loro esempio. Tra pestaggi e stupri, sempre impuniti (qui la polizia si vede solo a un posto di blocco), si arriva alla tragedia con la violenza ai danni di due ragazze (e l’omicidio di una) tratte in inganno e portata in una casa appartata. Quasi quello che accadde nella realtà al Circeo ai danni di Donatella Colasanti e Rosaria Lopez da parte di Angelo Izzo, Gianni Guido e Andrea Ghira. Nel film però a differenza della realtà c’è una specie di Karma che sistema tutto, un epilogo assurdo che è però l’unica cosa decente di questa pellicola.
Scheda Tecnica
Titolo Originale: I Ragazzi Della Roma Violenta
Titoli Alternativi: La nuit des excitées (Francia), The Children Of Violent Rome (USA)
Nazione: Italia
Regia: Renato Savino
Cast: Gino Barzacchi, Alicia Bruzzo, Cristina Businari, Gino Milli, Paola Corazzi, Sarah Crespi, Mario Cutini
Durata: 86’
Casa di Produzione: G.N.Cinematografica
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