Outer Touch
The only way to get through thirty years of marriage is thirty years of drugs
Strani incroci nella Gran Bretagna di fine anni settanta. Norman J.Warren apprezzato regista horror inglese passa allo sci-fi. E non lo sci-fi normale, no, uno sci-fi sexy che parodia i film in voga in quegli anni e i B Movies degli anni cinquanta, prendendo cose da due pellicole inglesi “Fire Maiden From Outer Space” e “Devil Girl From Girl”. E non solo perché si possono scorgere due personaggi alla “Rocky Horror Show”.
Strani incroci anche nella trama, perché un’astronave di alieni di una razza femminile atterra nella campagna inglese in un posto dove c’è uno strano miscuglio di terrestri. Una coppia di fidanzati imboscati Oliver e Prudence, con lei che vuole conservarsi illibata fino al matrimonio, un guardone di nome Cliff e un ragazzo, Willy, che nasconde nel giubbotto diverse riviste pornografiche.
I quattro incuriositi dalle luci si avvicinano all’astronave e sono addotti.
L’equipaggio dell’astronave è composto invece da diverse belle aliene, la Skipper vestita con una tuta nera che fuma sigari, l’ingegner Partha e la dottoressa di bordo Cosia, alle quali vanno aggiunti la versione gay di HAL 9000 e un filosofico juke-box Wurlitzer.
Loro non hanno mai visto un uomo e l’arrivo di questi terrestri accende la curiosità e fa nascere interessanti domande del tipo “Dove è il tuo seno?”, “Che cosa hai lì in mezzo, un’arma?” e poi più avanti “Questo coso sta crescendo! Non puoi controllarlo?”.
Un’abduction più che pacifica perché i terrestri mangiano, si riposano chiacchierano, almeno fino a quando la Skipper non decide che potrebbero essere fonte di guadagno o quantomeno di interesse sociale. Così Cliff e Willy sono sottoposti a estenuanti esami fisici che li porteranno però a insegnare alle aliene l’esistenza del sesso. Entusiaste cercano di sfruttare ogni momento, fino a quando non decidono di tornare a casa, lasciando ai terrestri la scelta se seguirle oppure no. Solo uno di loro accetta di seguirle (e l’avremmo fatto anche noi).
Il risultato è un film divertente, con diversi momenti comici interessanti che movimentano una trama molto semplice, ma che raggiunge i suoi obiettivi. Anche l’interpretazione è semplice ma efficace, tutti riescono a creare a dei personaggi che lavorano bene per i propri scopi. Vola qualche tetta e qualche nudo integrale che spunta tra corpi aggrovigliati, ma trattasi di semplici situazioni sexy più che soft-core.
Warren grazie alla sua bravura usa abilmente e sfacciatamente tutta una serie di cose artigianali tipiche dei B Movies con una spruzzata di “Rocky Horror Show” visibile in qualche tratto della storia e nella scenografia. L’astronave che atterra con le sue luci, che sicuramente non sono altro che luci da palco, è un miscuglio kitsch trash non da poco e mischia diverse cose che vanno dal Wurlitzer, passano per cose hi-tec e arrivano allo scanner usato, con i terrestri che è una semplice spada laser per bambini.
Norman J.Warren già apprezzato per i suoi horror, “Satan’s Slave”, “Delirium House”, “Bloody New Year” riceve nel 1979 un’offerta per dirigere una parodia dei film sci-fi. “Outer Touch” è il titolo originale della storia ma Warren decide di cambiare alcune cose nella trama creando questo simpatico episodio, conosciuto anche come “Spaced Out” che nello slang vuol dire anche persona stupida o molto strana. Non è l’unico sci-fi di Warren perché qualche anno dopo è di nuovo dietro alla macchina da presa con “Inseminoid”.
Il cast è composto da attori già utilizzati da Warren in altre sue pellicole, come Barry Stokes (Oliver) e Glory Annen (Cosia), visti in “Prey” e da Bob Saget, Bill Mitchell e Ava Cadell. Saget e Mitchell che danno la voce al Wurlitzer rispettivamente alla versione americana e a quella inglese, sono attori e narratori diventati famosi per diverse serie TV. Ava Cadell invece, prosperosa bellezza che interpreta la divertente Partha è nata in Ungheria e poi ha vissuto diversi anni in Gran Bretagna, dove è apparsa in varie trasmissioni televisive e in film. Ha fatto anche qualche veloce apparizione in pellicole mainstream come “Commando”, “Mel Brooks’ History Of The World Part I” in “Dallas” e “Love Boat”. Si è laureata in quello che da noi è psicologia, diventando poi un’apprezzata e famosissima sessuologa che lavora tuttora negli Stati Uniti.
Scheda Tecnica
Titolo Originale: Outer Touch
Titoli Alternativi: Spaced Out (USA)
Anno: 1979
Nazione: UK
Regia: Norman J.Warren
Cast: Barry Stokes, Tony Maiden, Glory Annen, Micheal Rowlatt, Ava Cadell, Kate Ferguson, Lynne Ross, Bill Mitchell, Bob Saget
Durata: 77′
Casa di Produzione: 362 Pictures
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