Decay
This film has not been authorized or endorsed by CERN. It is purely a work of fiction
“Decay” dimostra innanzitutto una cosa che per noi era impossibile. Anche i fisici possono avere un’anima e per di più artistica, un’idea creativa e un discreto gusto estetico nel senso cinematografico del termine.
Già questo dovrebbe permettergli di diventare un cult movie, perché noi i fisici ce li siamo sempre immaginati come dei nerd irrecuperabili, capaci solo di raccontare storielle sul bosone di Higgs e altre cose che noi non possiamo capire.
Invece no, c’è chi, studente di fisica, ha deciso di farci un film sul bosone di Higgs, anzi, di farci (quasi) un film con la “particella di Dio”, girando il tutto proprio al CERN, all’insaputa dei vertici del più grande laboratorio al mondo. Quando i capi hanno scoperto il tutto, non l’hanno presa bene, anche perché il film è incentrato su un’anomalia del famoso acceleratore LHC e il direttore generale appare come un uomo senza scrupoli. Ed è inutile a questo punto anche sottolineare che il CERN non ha messo un soldo e tantomeno autorizzato la pellicola, ma acconsentito comunque l’uscita.
Lo studente Luke Thompson da Manchester, nel febbraio del 2010 pensa che il CERN con i suoi corridoi possa essere un posto ideale e molto divertente per girare un film sugli zombie, magari su una malfunzione del famoso acceleratore. Trova un po’ di compagni e colleghi, qualche aiuto e un budget di 2.000 pound. Si fa prestare una telecamera professionale, gira nel CERN (eccetto che nel famoso laboratorio al quale non aveva accesso) lavora su “Adobe Premiere Pro” e nel dicembre del 2012 spara in rete, sui più importanti social network, il suo lavoro, scaricabile gratuitamente dal sito ufficiale e sotto licenza “Creative Commons”. Merita ancora di più di entrare nei “cult” no?
Girato interamente con una telecamera a spalla, il risultato è un film che s’ispira decisamente ai “B Movies”, con una trama semplicissima e uno svolgimento prevedibile. “Decay” passa comunque la prova, a parte per la curiosità della realizzazione, può vantare un’estetica affatto brutta. I colori scuri e l’effetto dinamico della camera in movimento rendono bene l’atmosfera horror e il senso di azione. Anche la fotografia e il montaggio non sono male, visto che nessuno è del mestiere, mentre gli zombie lasciano un po’ a desiderare. Thompson poi si è scusato o quasi per la recitazione, ma a parer nostro diversi “professionisti” recitano molto, molto, peggio.
Tirando le somme “Decay” è un piccolo “B Movie” interessante, buono soprattutto per i cinefili, che riesce a giocare bene le poche cose che ha a disposizione, mettendo a segno anche un finale a sorpresa.
La storia è incentrata su cinque studenti del CERN che si trovano in una sala controllo quando sugli schermi si verifica l’anomalia al famigerato LHC. Cercano di scappare, ma si trovano intrappolati nei tanti corridoi della struttura. Ben presto si rendono conto che qualcosa di grave è successo e che il CERN è pieno di zombie. La loro fuga verso la salvezza non è di certo facile.
Generalmente accolto bene dalla critica e dal pubblico, il progetto “Decay” ironizza più che spaventare sui tanti esperimenti fisici. Quelli del CERN hanno reagito dicendo che nessuna zona sensibile è stata ripresa e che la scienza evidentemente stimola la fantasia. Non ci dicono se Thompson e soci hanno finito gli studi senza problemi o se li stanno facendo correre con la particella nel tunnel.
Scheda Tecnica
Titolo Originale: Decay
Anno: 2012
Nazione: UK
Regia: Luke Thompson
Cast: Zoe Haterell, Tom Procter, Stewart Martin-Haugh, Sara Mahmoud, William P. Martin
Durata: 76’
Casa di Produzione: H2zz Productions
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