Flashman
-Ti metti addosso roba da fantascienza ma sei un gretto conservatore!”
-Vedi cara quando uno ha tanti soldi come me deve pur inventare qualcosa per trovare interesse alla vita. C’è chi fa collezione di stampe cinesi, chi di farfalle…io di delinquenti!
Come la peggiore macchietta italiana Flashman cerca di arrangiarsi arraffando a destra e a manca, cercando di guadagnarsi la pagnotta. Un già poco credibile eroe con tutina grigia rossa (non migliore di un costume di carnevale) è in realtà un miliardario playboy, che indaga in tutto il mondo tra spie e contro spie, cercando di recuperare un’importante invenzione fantascientifica, lottando anche contro un inetto ispettore della polizia. Ed è probabilmente inutile sottolineare che il regista Mino Loy, con Luciano Martino non accreditato, prenda senza tanti complimenti da Batman, dall’Eurospy, da Peter Sellers e pure dallo sci-fi.
Una commistione che diventa indigesta già poco dopo l’allegra canzoncina di testa (bella ma alla fine la colonna sonora gira sempre sulle stesse note) e che ci porta in una storia che perde interesse minuto dopo minuto.
Paolo Gozlino è il sorridente Flashman alias Lord Burman che tra le sue tante proprietà ha anche una banca. Per indagare su un raggiro da parte di una banda di bellissime ragazze capitanate da Alika (Claudie Lange), si finge un impiegato imbranato. Si trova però in mezzo a un’altra rapina, fatta da Kid (il buon Ivano Staccioli) un criminale che ha rubato la pozione dell’invisibilità a un noto professore.
Da qui partono gli intrecci, gli intrighi, i tradimenti e contro tradimenti di una storia che inizia a Londra e si sposta poi a Beirut, dove è inserita anche la figura di un ricco sultano.
Flashman con i suoi incredibili super poteri (solo fisici nessuna flash…arma) lotta contro Kid e contro la banda di Alika e anche contro lo stupidissimo ispettore di Scotland Yard.
Fiacco scritto di Ernesto Gastaldi (che poi in carriera realizza sceneggiature di un certo livello per il cinema di genere) è un film che cerca di stupire e divertire mettendosi in scia di cose già viste. Il tentativo va incredibilmente a vuoto, un po’ per l’eccesso di situazioni, un po’ per l’apatia degli attori (fastidioso l’ispettore) e a nostro avviso, soprattutto per una produzione non ricca che non si sforza più di tanto. L’invisibilità, al centro dell’ondata di crimini, è trattata con fili trasparenti che creano inevitabili traballamenti di pistole e oggetti tenuti dall’uomo trasparente. Per molti un “cult”, per noi al massimo uno “scult”
Scheda Tecnica
Titolo Originale: Flashman
Titoli Alternativi: Flashman – Der Unsichtbare (Austria), Flashman contra el hombre invisible (Spagna), Flashman contre les hommes invisibles (Francia), Flashman, o anthropos astrapi (Grecia), Flashman Contra o Homem Invisível (Portogallo), Osynlige mannen (Svezia), Der Unsichtbare schlägt zu, Flashman – Der Unsichtbare, Superflashman (Germania)
Regia: Mino Loy, Luciano Martino
Cast: Paolo Gozlino, Claudie Lange, Ivano Staccioli, Jack Ary, Micaela Pignatelli, Anne Marie Williams, Seyna Seyn
Nazione: Italia
Casa di produzione: Zenith Cinematografica
Durata: 89’
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