Galaxina
She’s too good to be true…and too real to be otherwise
“Galaxina” è uno di quei film che solo a nominarli aprono un grande immaginario. A parte il bellissimo titolo è una pellicola famosa per la sua protagonista, la Playmate Dorothy Stratten. Non una qualsiasi, ma proprio la “Playmate” dell’anno 1980, un’icona del suo tempo, una sfavillante stella spenta ingiustamente e dannatamente troppo presto, proprio nell’anno della sua consacrazione. Cioè questo, il 1980.
William Sachs, regista, produttore e sceneggiatore di vari generi ha appena finito di girare la commedia “Van Nuys Blvd” e la “Crown International Pictures” gli chiede di rimettersi al lavoro. L’idea del presidente della casa cinematografica è di fare una commedia western. Cercano le location, iniziano a costruire i set e Sachs guardando il tanto lavoro da fare dice che a quel punto potrebbero anche fare uno sci-fi. E sci-fi sia. Perché parliamoci chiaro, siamo a cavallo tra gli anni settanta e ottanta e “Star Trek” è già da tanto un successo, “Star Wars” ha strabiliato il pubblico e sono arrivati “Battlestar Galactica”, “Alien” e tanta altra fantascienza.
I soldi sono comunque pochi, la fantasia è tanta e Sachs scrive in un paio di mesi la sceneggiatura e ha una ventina di giorni per girare il tutto. Il casting è complesso, non cercano nessuna attrice con caratteristiche particolari, ma una che dia la sensazione di essere quella giusta. Si pensa a Concetta Sellecchia, modella italo-americana, conosciuta con il nome di Connie Selleca e famosa poi per “The Greatest American Hero” e per “Hotel” e a qualche altra modella. Poi un giorno in ufficio arriva Dorothy Stratten. Tutti si fermano incantati a guardarla e Sachs sa già da lontano che lei è l’attrice che sta cercando. Così Dorothy Stratten raggiunge Stephen Macht un attore che abbiamo visto in tantissime serie TV, l’attore comico Avery Schreiber e J.D. Hinton, già ingaggiati nei ruoli principali di “Galaxina”. Tra qualche problema tecnico dovuto al meteo e le visite sul set di un certo Paul Snider, di cui parleremo dopo, la troupe gira il film in un clima molto, molto, allegro.
La storia è molto semplicemente una parodia dei film di fantascienza e si apre con i titoli alla “Star Wars” e in un certo punto appare anche un barista chiamato Dr.Spot con le orecchie da venusiano (in realtà in stile cane) e la maglia blu. La struttura ha una trama centrale e una sottotrama che vengono raccontate con un ritmo lento e senza particolari colpi di scena. C’è qualche episodio comico piuttosto carino come il momento del mostro alla “Alien” o la segretaria del capo intergalattico che via video consola gli uomini soli dell’astronave e il fatto che Galaxina, come protezione, dia la scossa se toccata da qualcuno.
Le scene sul pianeta Altar One, residuo di quando la storia doveva essere un western, ma cambiate di colore per dare un effetto speciale, sono interessanti. Ma per il resto “Galaxina” è un lentissimo episodio molto sopravvalutato.
Siamo nel 3008 e l’astronave della polizia “Infinity” è abitata da buffi personaggi, come il sergente Thor, il Capitano Cornelius Butt e il tuttofare Buzz. Con loro c’è la splendida androide Galaxina interpretata da Dorothy Stratten. Dopo un paio di missioni la Federazione intergalattica manda la nave sul Pianeta Altar One per recuperare il Blue Star un misterioso cristallo portentoso. Il viaggio dura 27 anni e se il personale umano viene ibernato Galaxina passa il suo tempo ad auto programmarsi per avere sembianze umane e conquistare l’amato sergente Thor.
Il pianeta Altar One è abitato da personaggi cattivi, una banda di motociclisti e dal pirata Odric che cerca in tutti i modi, anche lui, di prendere il Blue Star. Sì, però, c’è Galaxina.
Dorothy Stratten è la ragione principale e forse unica per la visione di questo film. Bellissima e purtroppo per noi molto vestita, incanta lo spettatore per la sua bellezza naturale e allo stesso tempo fa venire molta tristezza per la sua vita. Il Paul Snider che irrompeva sul set era suo marito. Un uomo ossessionato che cercava di controllare la vita della moglie. Così ossessionato da non resistere al divorzio e uccidere barbaramente la bella Dorothy e suicidarsi. Ma ne parleremo in una monografia su questa stupenda e sfortunata icona.
Scheda Tecnica
Titolo Originale: Galaxina
Titoli Alternativi: Galaxina a Mulher do Ano 3000 (Portogallo)
Nazione: USA
Anno: 1980
Regia: William Sachs
Cast: Dorothy Stratten, Stephen Macht, Avery Schreiber, J.D.Hinton, Lionel Mark Smith, Tad Horino, Ronald Knight
Durata: 95′
Casa di Produzione: Crown International Pictures
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