Scontri stellari
oltre la
terza dimensione
Ho un asso nella manica: posso fermare il tempo!
Gli Stati Uniti chiamano e l’Italia prontamente risponde. Una risposta non richiesta che non rinverdisce il duello USA-URSS tra “2001 Odissea Nello Spazio” e “Solaris”. Lewis Coates cioè Luigi Cozzi, preso dalla febbre di “Star Wars” si butta nella scia, dimenticandosi però che per fare un buon “sci-fi” servono molti soldi o un grande artista degli effetti speciali. Cozzi, però non ha né uno né l’altro e il suo tentativo genera quello che è un grandissimo “scult”.
Il dubbio che anche lui si fosse reso conto dell’inadeguatezza della sua pellicola emerge qua e là ma contrasta con l’onesto tentativo di creare fondali raffiguranti pianeti, con imbarazzanti luci colorate, di usare malissimo lo stop motion e di incollare altrettanto male su pellicola vari robot, mostri e astronavi. Chissà se Ray Harryhausen ha visto questo film e chissà, nel caso, che faccia ha fatto. Ma a parte una pessima realizzazione, bisogna riconoscere a Cozzi che lavora con un buon cast, almeno in parte.
C’è la bella attrice e modella inglese Caroline Munro, vista in tanti film horror o in diversi film della Hammer e in “The Spy who loved me” che duella e duetta in bellezza con Nadia Cassini che per una volta cambia ruolo e non mostra il culo. Da parte maschile c’è un sempre adeguato Christopher Plummer finito chissà come in questa produzione e un ridicolo Joe Spinell che tengono quasi a battesimo un giovanissimo David Hasseloff.
E bisogna anche riconoscere, sempre al netto di una pessima realizzazione, che “Scontri stellari oltre la terza dimensione” ha una trama serrata, piena di eventi, che non conosce momenti di pausa. Anzi, a un ipotetico e movimentato happy ending viene aggiunga una coda, fatta di esplosioni, spade laser e missili.
Del lavoro di Lucas, senza dimenticare citazioni di altri sci-fi e romanzi di fantascienza, comunque c’è poco o nulla, se escludiamo l’idea di scontri stellari e spade laser. Questo film molto più noto come “Starcrash” ci racconta in un fumettone epico che le avventure della criminale Stella Star (Caroline Munro) del suo inseparabile amico e socio Akton, interpretato Marjoe Gortner ex predicatore evangelista e attore. I due dopo una rocambolesca fuga dal carcere sono catturati dall’imperatore universale (Plummer) che li ingaggia per ritrovare il figlio Simon o Raima (dipende dalle versioni) e soprattutto combattere il Conte Zarth Arn (Spinell). Con loro c’è un robot, un po’ a forma di pene che prende solo un sacco di botte in tutti i pianeti in cui finiscono. Ci sono le amazzoni, guidate da Corelia (Nadia Cassini) e ci sono i trogloditi, alcuni con giganteschi robot (quelli incollati alla pellicola e mossi in stop motion) e altri con armi più rudimentali. C’è pure un emissario del conte, ma tutte queste cose non impediscono ai nostri eroi di ritrovare Simon (Hasseloff), che gira con una maschera di carnevale e spara laser dagli occhi e abbattere il cattivo.
Tra astronavi che finiscono sulle spiagge e bidoni rovesciati che fungono da reattori, “Starcrash” è un film divertente, trash al punto giusto.
Scheda Tecnica
Titolo Originale: Scontri stellari oltre la terza dimensione
Titoli Alternativi: Starcrash uchyu dai sensou (Giappone), Starcrash: Ataque interstelar (Messico), Ataque estelar del tercer tipo: Starcrash (Perù), Star Battle Encounters (Filippine), Pekel v vsemirju (Slovenia), Столкновение звёзд (URSS), Fezada Çarpisanlar (Turchia), Star Crash, Starcrash, The Adventures of Stella Star (USA), Star Crash – Sterne im Duell (Germania), Starcrash (Internazionale)
Cast: Marjoe Gortner, Caroline Munro, Christopher Plummer, David Hasselhoff, Robert Tessier, Joe Spinell, Nadia Cassini
Nazione: USA
Regia: Luigi Cozzi
Casa di produzione: Nat and Patrick Wachsberger Productions
Durata: 92’
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