Creature dagli abissi

Creature dagli Abissi


Questi tipi di pesce sono carnivori e conducono vita planktonica. Hanno occhi mobili e un campo visivo che si sovrappone per 35°. Inoltre…vivono anche fuori dall’acqua!

Siamo nel 1994 e il cinema di genere è morto e sepolto da un po’. Sembra non voler farsene una ragione, un certo Al Passeri, pseudonimo semi ammmericano dell’italiano Alvaro Passeri. Un tizio che ha bazzicato parecchio (e pure in importanti produzioni) nel cinema come scultore e addetto agli effetti speciali e che un giorno decide di mettersi a fare il regista.
Gira qualche pellicola horror, alla faccia di una sua vecchia dichiarazione “Io non amo molto i film horror e gli effettacci voltastomaco” ma con un baldanzoso “Si parla tanto degli americani ma stiamo attenti a non mitizzare idee e procedimenti che noi conosciamo da anni”. Va detto che queste frasi le disse all’Unità nel 1982 e che tutto sommato uno in dieci e passa anni ha il diritto di cambiare opinione. Il dovere però di fare film uno non dovrebbe esercitarlo per forza ma dovrebbe limitarsi a comprendere i propri limiti e rendersi conto che non tutti hanno le capacità di sedersi dietro la macchina da presa.

Non si pone questo dubbio Passeri che, come detto, nel 1994 gira questo “Creature dagli abissi”, conosciuto all’estero come “Plankton”. Il suo esordio. Una pellicola scandalosamente trash, che per qualche ragione qualcuno ha cercato di attribuirsene la paternità. Come svela nel 2010 Nocturno, Massimiliano Cerchi, italiano trapiantato in USA e regista di film direct-to-video, Creature dagli abissiha cercato spesso di saccheggiare la filmografia di Passeri attribuendosi diverse regie. Una cosa che già di suo non ha molto senso (Passeri non è Fulci) e che ha generato molta confusione tra giornalisti e spettatori. Confusione su confusione.

Perché “Creature dagli abissi” altro non è, che un contenitore di cose sconclusionate che colpiscono pesantemente lo spettatore fin dalle prime immagini. Su una sceneggiatura povera che richiama i mostri incazzati, Passeri mette in piedi un carosello trash ma così trash, che alla fine fa simpatia.

Tra brevi flash-back, montati malissimo, si aprono immagini di tette più che gratuite (c’è ad esempio una ragazza davanti allo specchio che dice che deve comprare un reggiseno più grande), momenti da barzelletta (“Sai che differenza c’è tra una supposta e un fico d’india?”) o consigli sulla stitichezza da parte di un bagno hi-tec (?), personaggi stereotipati da horror e finalmente, dopo un bel po’, un (in)sano splatter. Passeri, dicevamo, ha lavorato spesso agli effetti speciali e alla realizzazione di mostri e dunque vieCreature dagli abissine normale pensare che almeno sotto quest’aspetto possiamo assistere a qualcosa di ben fatto. Invece no. Mostriciattoli palesemente finti e pesci di plastica si muovono con grande impaccio, a volte in stop-motion e in compagnia di effetti digitali scadenti anche per l’epoca. A ciò si aggiungono alcune scene weird, come vomiti gialli sull’obiettivo della macchina da presa, fluidi che escono da vagine e mostri che entrano ed escono dai corpi, magari dopo averci fatto sesso (da non perdere l’orgasmo del mostro).

Le soggettive dagli occhi dei pesci-mostri sono probabilmente una cosa che non dimenticheremo facilmente e sono l’emblema di una storia che parla di creature degli abissi che s’incazzano parCreature dagli abissiecchio. Cinque ragazzi (tre donne, due uomini) fanno baldoria in mare e poi naufragano. Trovano uno yacht (?) alla deriva e salgono a bordo. Super hi-tec, lussuoso e disabitato. I cinque si mettono a proprio agio. La barca è in realtà un laboratorio i cui scienziati, scomparsi, hanno scoperto alcuni arcaici esseri marini, capaci di vivere fuori dall’acqua, di parlare e di possedere l’essere umano. Il mostro che non manca mai nell’horror fa scempio anche dei ragazzi che nel frattempo, ballano, ridono, fanno sesso e si promettono amore eterno. A loro si aggiunge l’enigmatica figura di uno degli scienziati della barca. Peccato sia in stato catatonico e non possa aiutarli. Inutile.
Una perla trash questo “Creature dagli abissi”, un film che ha cercato di tenere a galla il cinema di genere. Ma lo ha affogato definitivamente.

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Creature dagli abissiScheda Tecnica
Titolo Originale: Creature dagli abissi
Titoli alternativi: Plankton, Creatures from the Abyss (USA), Creatures from the Abyss (Germania), Plasmata tis avyssou, Πλάσματα της Αβύσσου (Grecia), Object X (Giappone), Creatures from the Abyss (Malesia), Sea Devils (Filippine), Piranha 4 (Asia)
Anno: 1994
Nazione: Italia
Regia: Al Passeri
Cast: Clay Rogers, Micheal Bon, Sharon Twomey, Laura di Palma, Ann Wolf
Casa di produzione: Film 82
Durata: 86′

 

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