La Papesse
Somewhere in the world but outside of it, live a strange cult whose origins are lost in the mists of time. Possessing some powers established as popes, one women named Géziale will honor this tradition.
Su Mario Mercier si dicono cose interessanti. Un regista dalla carriera breve, per alcuni un satanista o comunque attratto dall’esoterismo che poi ha svoltato nella New Age e alla scrittura di libri sulla natura, lo sciamanesimo e lo spiritualismo. Vicino allo spirito di Rimbaud, Boheme, Borges aggiunge Wikipedia.
Questo suo terzo e ultimo film ha pure un titolo in italiano più seducente e più descrittivo di quello originale perché da “La Papesse” arriviamo ai “I riti erotici della papessa Jesial”, ultimo e decisivo tocco che ci ha convinti a guardarlo.
Il dubbio che fossimo alle prese con un Polselli o un Batzella d’oltralpe ci è venuto subito tanto quanto quello che saremmo andati incontro a un qualcosa alla Jean Rollin. E in effetti l’ombra del regista bretone c’è, precisamente quella del suo periodo meno ispirato e per quanto riguarda Polselli/Batzella possiamo dire che siamo proprio di fronte alla sua versione francese.
Tutto ciò può far intuire facilmente cosa sia “La Papesse”. Una produzione poverissima che fa del satanismo fatto in casa la sua bandiera e delle tette un modo di essere.
La storia narra di Laurent e Aline. Due coniugi. Lui una specie di artista entra in contatto con la setta della Papesse Jesial che lo sottopone a numerose prove prima di accoglierlo. Anche Aline vuole farne parte ma sarà la vittima di un sabba sfrenato in cui le fanno di tutto prima di farla mangiare da un cane. Laurent darà a Jesial una satanica discendenza prima di essere ucciso.
In una Francia rurale tra prati, rocce e baite, Mercier ambienta questa storia folle e decisamente artigianale, nella quale non traspare mai la minaccia satanica ma solo tanta incapacità. La violenza e il sesso sono una parodia trash in una storia, inutile da dire, piuttosto banale. La punta massima si tocca con lo sfrenato sabba che più che essere tale, sembra una festa di hippie fuori tempo massimo.
Speravamo che almeno nell’aspetto erotico si potesse salvare qualcosa. E invece no, tette e vestiti strappati inseriti gratuitamente e soprattutto di bassa qualità.
“La Papesse” è un dignitoso B Movie con alcuni interpreti (Lisa Livanne, Erika Maaz e Jean-François Delacour) che sono riusciti a fare carriera nel mondo dell’intrattenimento e forse a dimenticare questo lavoro. Beati loro.
Titolo originale: La papesse
Titoli Alternativi: I riti erotici della papessa Jesial (Italia), Папесса – одержимая бесами (URSS), A Woman Possessed (USA)
Nazione: Francia
Anno: 1975
Regia: Mario Mercier
Cast: Lisa Livanne, Erika Maaz, Jean-François Delacour, Mathias Von Huppert, Lina Olsen, Geziale
Durata: 94’
Casa di produzione: Les Films La Boetie, Regis Films
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