Biancaneve e
i sette nani
Siete tutti così gentili, io non so se potrò mai sdebitarmi con voi…davvero
Sì…sì…certo che potrai…sì…sì…altroché
Ritrovare questo film è come ritrovare un vecchio amico in splendida forma, anzi, meglio di come lo ricordavi. È il 1995 e Franco Lo Cascio firmandosi Luca Damiano realizza questo film che arriva qualche tempo dopo, tagliato e oscurato, sulle TV regionali. Purtroppo. Il resto della storia la conoscete, arriva internet, si scarica, nascono siti che parlano di queste “meravigliose” perle.
Eccolo dunque, lungo e tutto intero nel suo splendore. “Biancaneve e i sette nani” noto informalmente anche come “Biancaneve sotto i nani” è un lavoro geniale e divertente, tra i migliori esempi di hard degli anni novanta. A parte frantumarci le orecchie con un’insopportabile musica di sottofondo in formato MIDI, Damiano ha per tutto il film delle trovate grandiose. Innanzitutto resta legatissimo alla storia di Biancaneve, al netto certo di agganci narrativi per le scene hard. E in secondo luogo cerca di creare dei personaggi identici in tutto e per tutto agli originali. Ha gioco facile con Ludmilla Antonova meteora dell’hard che già di suo somiglia a Biancaneve e che con un po’ di trucco diventa identica. Non gli serve molto per il principe e ingaggia la superstar russa Vicca per fare la regina cattiva. E soprattutto, il colpo di genio: i nani di Biancaneve sono nani veri con uno di loro che fa volutamente il verso a Davide Marotta attore noto per la pubblicità anni ottanta e novanta della “Kodak”.
Una produzione con poche cose ma ben gestite (scenografie, esterni e paradossalmente costumi, prestati a quanto scritto nei crediti, dal Teatro dell’opera di Budapest) e possiamo assistere a questa versione di Biancaneve. La regina cattiva tra un’orgia e l’altra chiede allo specchio, come sempre chi è la più bella del reame. Biancaneve è in casa senza slip, con il suo classico vestito, ed è soprattutto molto ingenua e all’oscuro dei piaceri del sesso. Scampa dall’omicidio del cacciatore alzando la gonna e poi i nani le insegnano i segreti del piacere. Tutti o quasi. In tutti i modi o quasi.
E va detto che Ludmilla Antonova è eccezionale nella varietà e intensità delle espressioni, da ingenua a stupita e a volte sarcastica. Così brava che siamo sicuri che sarebbe potuta uscire dal mondo dell’hard e fare film, come dire, più mainstream. Purtroppo però è sparita presto dalle scene.
Il principe invece è uno stupido incapace che fa sesso con sua cugina e con una lavandaia prima di trovare Biancaneve svenuta e avvelenata e svegliarla con un bacio per poi…beh…lo sapete. Girato in Ungheria e con Joe D’Amato a capo della seconda unità “Biancaneve e i sette nani” resta un film bizzarro e divertente ancora oggi. Damiano firma anche il sequel “Biancaneve dieci anni dopo” decisamente meno interessante.
Scheda Tecnica
Titolo originale: Biancaneve e i sette nani
Titoli alternativi: Schneewittchen… und die schwanzgeile Königin (Germania), Ho White and the 7 Midgets, Snow White & 7 Dwarfs (USA), Biancaneve sotto i nani (Informale(
Nazione: Italia/Ungheria
Anno: 1995
Regia: Franco Lo Cascio
Cast: Ludmilla Antonova, Djolt Gaber, Vicky C, Sean Micheals, Franco Roccavolte, Santino Lee, Julia St.Croix, Attila Schuszter, Julia Dobler
Casa di produzione: Luca Damiano Entertainment
Durata: 116’
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