Il Triangolo delle
Bermude
-Bambina vuoi dei biscotti?
-Per me un biscotto e per la mia bambola carne cruda
Sì certo l’abbiamo pensato tutti. Dici Gloria Guida aggiungi “Il Triangolo delle Bermude” e un certo immaginario appare all’orizzonte. Tanto più che siamo nel 1978 e la nostra eroina è già entrata da tempo nei sogni proibiti degli spettatori. Invece “Il Triangolo delle Bermude” non è riferito a quel triangolo ma proprio alla famigerata zona geografica, tra Bermuda, Florida e Puerto Rico.
Leggende e misteri di sparizioni e sinistre apparizioni molto traballanti a dire il vero, che negli anni sessanta con Vincent Gaddis e soprattutto nei settanta grazie al Bestseller di Charles Berlitz “Il Triangolo delle Bermuda”, che mischia la storia con quella di Atlantide, conquistano il pubblico. Poco più di una leggenda metropolitana, ma confesso che qualche anno fa passandoci sopra in aereo qualche brivido l’ho avuto e sebbene noi siamo “astutissimi” uomini del futuro e non quelli degli anni settanta che dopo il clamore del libro di Berlitz correvano al cinema a vedere film sull’argomento. Già perché Berlitz oltre ad arricchirsi vendendo un sacco di libri, fa arricchire anche registi, produttori e sceneggiatori che si buttano a volte con successo sull’argomento.
Uno di questi fortunati è il buon René Cardona Jr, che con questa pellicola ottiene un incredibile risultato al botteghino. Una co-produzione italo/messicana che vanta nomi importanti come John Huston, Marina Vlady, Claudine Auger, Hugo Stiglitz (uomo di fiducia di Cardona visto anche in diversi film di genere nonché ispiratore del nome di un personaggio in “Inglorious Basterds”). E naturalmente la bellissima Gloria Guida. La nostra beniamina finisce chissà come in questa produzione, che però segna un notevole cambio di genere e in parte anche di personaggio.
Resta la bella della situazione, naturalmente, quella che va in giro con un fantastico bikini rosso, flirta con un marinaio ma nulla più, anzi alla fine si trova le gambe maciullate. Interessante quindi vederla in un altro contesto ed è l’aspetto migliore di un film che butta via un soggetto suggestivo e di moda. Come già riportato dalle recensioni dell’epoca “Il Triangolo delle Bermude”, ha un’aura tutt’altro che di mistero o di thriller. Trattasi di un film marittimo che cita il mistero e che alla fine esplode in una scena che definire poco credibile non rende l’idea. E cioè negli abissi ci sono colonne e reperti di un’antica civiltà che crollano su dei poveri sub, tra i quali c’è Michelle interpretata da Gloria Guida.
Lei e circa altre dieci, dodici persone è su uno yatch nel famigerato tratto di mare e iniziano a succedere cose inspiegabili. Cose che si sviluppano tra dialoghi noiosissimi e personaggi più che abbozzati, con una regia con ben poche idee. Il mistero più interessante è: come è potuto diventare un grande successo commerciale? (Scusate è l’unica frase che ci è venuta in mente per chiudere. Ma sappiamo che è bastato un soggetto forte un cast di interpreti famosi).
Scheda Tecnica
Titolo Originale:The Bermuda Triangle
Titoli alternativi: The Secrets of the Bermuda Triangle (Alternativo), O Triângulo Diabólico das Bermudas (Brasile), Bermuda-trekanten, The Bermuda Triangle, Mysteriet i dybet (Danimarca), El triángulo diabólico de las Bermudas (Spagna), Le mystère du triangle des Bermudes (Francia), To mystirio tou trigonou ton Vermoudon, To trigono ton Vermoudon (Grecia), Il triangolo delle Bermude (Italia), El triángulo diabólico de las Bermudas (Messico), O Triângulo Diabólico das Bermudas (Portogallo), Bermuda seytan üçgeni (Turchia), Devil’s Triangle of Bermuda (USA), SOS Bermuda-Dreieck, SOS-SOS-SOS Bermuda-Dreieck (Germania)
Nazione: Italia/Messico
Anno: 1978
Regia: René Cardona Jr.
Cast: John Huston, Andrés Garcia, Hugo Stiglitz, Gloria Guida, Marina Vlady, Claudine Auger
Casa di produzione: Corporación Nacional Cinematográfica (CONACINE), Productora Filmica Real, Nucleo Internazionale
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