Rape Zombie: Lust of the Dead 3

Rape Zombie:

Lust of the Dead 3


What do women know about love? Re-educate men!? Give me a break, women! We won’t let women control men’s concept of love or sex drive!

Dove eravamo rimasti? Ah sì, due donne che si strizzavano le tette, mentre zombie arrapati cercavano di violentarne il più possibile e gli ultimi maschi sani rimasti si godevano la scena. E dove siamo adesso? sempre nello stesso posto, sempre con gli stessi problemi, perché d’altronde il terzo capitolo dei rape zombie è stato girato in contemporanea col predecessore con il quale è stato anche presentato.

Ma a parte un inizio eccessivamente lungo che riassume le precedenti avventure il terzo capitolo della saga di Tomomatsu, prende pian piano, nuove e inaspettate strade evitando, almeno in parte, il rischio di annoiare. Solo in parte, perché alla fine la storia è sempre la stessa, le due fazioni in lotta hanno sempre la stessa rabbia, caratteristiche e voglie, ma qui il tutto è più incentrato sul fronte femminile che accusa diverse crepe al suo interno.

Al grido di “L’amore è fare i bambini in primo luogo, le donne con donne non possono fare bambini. La popolazione in Giappone stava diminuendo e poi questa sindrome degli uomini tossici… non abbiamo altra scelta che l’annientamento. Quindi stiamo solo uccidendo il tempo fino alla fine” nel quartier generale femminile si fa del gran sesso saffico, sfumato di bullismo, generando ovvie e violente gelosie. Nei laboratori invece si cerca di “rieducare” gli uomini, usando una cavia e cercando di raccogliere lo sperma dell’unico uomo sano rimasto lì dentro.Rape Zombie: Lust of the Dead 3

Cose che creano grossi problemi, spiegati in parte dal solito irresistibile scheletro porcellone. Il fronte maschile invece, pianifica la vendetta sulle donne “3D” e l’assalto al loro quartier generale. E quindi sangue, tante scene di sesso diversi momenti demenziali e tanta violenza. Violenza sessuale e fisica che tocca punte alte di misoginia concentrandosi sulla parte finale in cui gli zombie e i maschi incazzati assaltano con successo il “fortino” delle donne, facendo come si può immaginare. una carneficina che a volte è apprezzata dalle vittime (!!!).

Le note dell’Ave Maria di Schubert, aleggia su tutto questo trash, sui cazzi enormi e sulle fiche in fiamme. Il contrasto è decisamente forte e in fin dei conti riuscito, stando agli obiettivi del regista e alla solita folle craziness nipponica. Non c’è dunque molto da aggiungere, in un capitolo migliore del predecessore e che si spinge maggiormente verso il soft-porn e in cui Tomomatsu usa tecniche e un cast già visto. E non poteva essere altrimenti.

 

 

Rape Zombie: Lust of the Dead 3 Scheda Tecnica
Titolo originale: Reipu zonbi: Lust of the dead 3
Titoli alternativi: Rape Zombie: Lust of the Dead 3 (Internazionale), Rape Zombie 3. Apocalipsis final (Spagna), Reipu zonbi: Lust of the dead 3 – Akiba teikoku no gyakushû (Giappone), Lust of the Dead 3 (USA)
Nazione: Giappone
Anno: 2013
Regia: Naoyuki Tomomatsu
Cast: Yui Aikawa, Asami, Iona, Saya Kobayashi, Takeshi Nakazawa, Alice Ozawa, Tomoaki Sandan,
Casa di produzione: Gensou haikyuu-sha Ltd., Laughter, New Select
Durata: 68’

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