Bacchanales Sexuelles
They’re nude…they ‘re screwed…get used to it!
Ormai è una regola certa quando Michel Gentil si “impossessa” del corpo di Jean Rollin, l’arte e le visioni, del regista francese, lasciano spazio a cose molto più semplici. Una trama facile, facile, tonnellate di nudi, una regia senza particolari colpi e una recitazione scarsa. Sì, anche per “Bacchanales Sexuelles” la scusa è la stessa di “Jeunes Filles Impudiques”: Jean Rollin era a caccia di soldi.
“Bacchanales Sexuelles” è la versione lunga, distribuita dalla Synapse nel 2002 e costruita da Lionel Wallman, produttore esecutivo già all’epoca, di “Tout le monde il en a deux” del 1974. Film che regala effettivamente un successo commerciale al regista francese, che però in un’intervista a “Video Watchdog” del 1996 dichiara di non esserne troppo legato e si rifiuta, sempre nello stesso periodo, di fare l’introduzione per la versione VHS della “VSOM“.
Ok, farà di peggio nei confronti di un suo altro celebre lavoro ma questa distanza è comprensibile e forse è anche visibile nel modo apatico di girare, peraltro in parte a casa sua, questa storia.“Bacchanales Sexuelles” è un film erotico vagamente horror, sgangherato, pieno di contraddizioni, di scorciatoie narrative, create per mandare avanti la storia.
Si fa notare a parte per la casa del regista (una chicca per i fan accaniti) anche per la presenza di Joelle Coeur, nel suo penultimo lavoro con il regista, (forse ultimo girato ma “Les Demoniaques” esce diversi mesi dopo) e per l’esordio cinematografico di Annie Belle, attrice che conosciamo molto bene.
La storia racconta di Valerie (Joelle Coeur) che va a vivere per sei mesi a casa della cugina che è partita per gli Stati Uniti. La cugina è una giornalista d’assalto, che smaschera sette segrete. Uno di questi gruppi rintraccia il suo indirizzo, irrompe in casa e rapisce Sophie, un’amica molto intima di Valerie. Naturalmente la bella Valerie cerca con ogni mezzo e con l’aiuto di un amico di Sophie di liberare l’amica e quelli della setta sono sempre alla ricerca di foto compromettenti che sono nella casa della giornalista e soprattutto sono pronti a un nuovo raduno.
Quale sia la loro ideologia, non è chiarissimo. Non sono satanisti, forse un po’ massoni ma è chiaro che vogliono fare molto sesso (viste le premesse, era ovvio) e sono comandati da una certa Malvina, una bisessuale sadomaso.
La storia è semplicemente assurda e si manifesta per quello che è già dai primi minuti, quando Valerie è da sola a casa e avendo paura invita l’amica Sophie. E ci fa esso. Ma non solo, Sophie di notte sente dei rumori, Valerie è in una specie di coma etilico e quindi chiama in soccorso un caro amico, il quale però arriva a casa e trova solo Valerie. E ci fa sesso. Potremmo anche aggiungere che una adepta della setta mandata a casa a cercare le foto finisce a letto sia con Valerie sia con l’amico di cui sopra ma anche che Sophie imprigionata e incatenata tutto sommato passa degli ottimi momenti. Tante altro ci sarebbe ancora da dire su questa pellicola decisamente brutta ma innocua.
Titolo Originale: Tout le monde il en a deux
Titoli Alternativi: Bacchanales sexuelles (Alternativo), Parthenika paihnidia (Grecia), Schiave del piacere (Italia), Fly Me the French Way (USA)
Anno: 1974
Nazione: Francia
Regia: Jean Rollin
Cast: Joelle Coeur, Marie-France Morel, Brigitte Borghese, Annie Belle, Jean-Paul Hazy, Agnès Lemercier, Catherine Castel, Marie-Pierre Castel
Durata: 106′
Casa di Produzione: Nordia Films, CTI
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