17 Luglio 2013,
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Lust For A Vampire
Ghoulish! Gory! Ghastly!
Costruire una scuola femminile vicino a un castello abbandonato e molto chiacchierato è una scelta vantaggiosa per tutti. Innanzitutto per le ragazze, che possono studiare l’epopea (sembra facciano solo quello) della famiglia Karnstein e fare simpatici scherzi. Poi, per i vampiri che hanno vicino a loro un serbatoio di vergini dagli occhi azzurri (!). E infine per regista e sceneggiatore, che così fanno muovere i personaggi da un ambiente all’altro in pochi secondi. Un po’ meno per noi, ma non importa. Marcilla, Millarca, Carmilla, a dire il vero Mircalla, torna nel secondo film della trilogia Karnstein della “Hammer”, iniziata con “The Vampire Lovers”. Una serie che doveva rinfrescare l’immagine della casa di produzione inglese, prendendo l’ispirazione da un racconto di Le Fanu e ficcando un po’ di tette, baci e palpate.
Avendo visto il gradevolissimo “The Vampire Lovers” speravamo che anche il secondo episodio fosse della stessa forza. Errore. “Lust For A Vampire”, parte male, già in pre-produzione. Jimmy Sangster sostituisce all’ultimo momento alla regia, l’infortunato Terence Fischer, una certezza d’incassi quest’ultimo, un eroe della “Hammer”, per la quale dirige diversi remake horror di grande successo come “The Curse Of Frankenstein”, “Dracula”, “The Mummy”, “The Phantom Of The Opera”. Sangster invece è molto più noto come sceneggiatore, anche lui di successo e di rilievo per la casa inglese, piuttosto che come regista.
Ingrid Pitt una delle protagoniste del precedente film, decide di non portare il suo accento tedesco nella storia, perché la sceneggiatura, pensa, è molto scadente. Poi ancora, Peter Cushing rinuncia, per star vicino alla moglie malata e al suo posto arriva, sempre all’ultimo, Ralph Bates, il quale svolge il compito, considerando in seguito questa interpretazione come la peggiore in carriera. Infine la bella Madleine Smith, altra protagonista di “The Vampire Lovers”, si “sacrifica” nelle primissime scene. E pensate che questi sono solo gli avvenimenti di pre-produzione!
Tornando a Ingrid Pitt che definisce scadente la sceneggiatura, bisogna dire che non è alle prese con un isterismo da star, ma decisamente vede lungo e capisce tutto. Perché anche se c’è Sangster, seppur alla regia e Tudor Gates che scrive nuovamente il copione, la storia è in effetti pessima e soprattutto poco sviluppata.
Nel gineceo della scuola femminile, con le alunne abilmente raffigurate alla maniera delle vestali, c’erano ampi margini per far esplodere una storia horror con un po’ di erotismo (sempre un briciolo, senza esagerare, ricordiamoci) come da progetto. Invece il tutto diventa presto un incessante romanzetto rosa che per di più abbatte i problemi di cuore del personaggio principale che invece sarebbero stati potenzialmente interessanti visto che c’è una vampira divisa tra la sua natura e l’amore.
“Lust For A Vampire” è anche un film che mostra in maniera più che gratuita alcuni topless, ad esempio quando le ragazze si cambiano per andare a dormire o durante un massaggio al collo! senza farci mancare tante soggettive sopra la spalla della attrice, così per mettere nell’immagine almeno una tetta. Il momento più hot è lasciato, ovviamente, al rapporto carnale tra la vampira e il principale personaggio maschile, una scena che ha l’onere di accontentare la morbosità del pubblico maschile (ci riesce discretamente).
Il resto poi è completato da scelte narrative, come quella citata all’inizio e anche dal più classico fatto che tutti vogliono andare in posti appartati e rigorosamente a mezzanotte.
Per fortuna l’eleganza “Hammer” con le sue belle ricostruzioni, bei costumi e parte degli ambienti all’aperto ricostruiti in studio (di una finzione estrema, ma che a noi piace), ci alza un po’ il morale, anche se un blooper clamoroso nel finale, abbatte definitivamente il film.
Mircalla, giovane e bionda ragazza, un giorno arriva in questo lussuoso collegio femminile, costruito vicino al castello abbandonato della famiglia Karlstein. Nello stesso momento arriva anche il noto scrittore Richard Lestrange, che prende una cattedra. Quasi subito iniziano a sparire misteriosamente alcune ragazze, tutte sedotte da Mircalla, che in realtà si chiama Carmilla Karlstein, vampira resuscitata in cerca di sangue caldo. Anche i professori Lestrange e Barton s’innamorano della bella bionda e il primo è ricambiato creando scompiglio nell’anima della vampira. Il tentativo di nascondere l’accaduto da parte della direttrice viene smascherato da un investigatore dalle movenze un po’ alla “Monty Python” e le sue indagini portano (dopo secoli!) alla rivolta in stile Frankestein del piccolo villaggio.
Il cast è composto da attori noti soprattutto all’epoca, Barbara Jefford, grande attrice teatrale (e in parte televisiva), Suzanna Leigh, vista in tante serie TV, Pippa Steel interprete di tutta la trilogia e David Healy, americano che ha interpretato lo stereotipo dello statunitense in diverse produzioni inglesi.
I protagonisti invece sono: Ralph Bates, Yutte Stensgaard e Micheal Johnson. Il primo, oltre a vantare una parentela con Louis Pasteur è stato un grande talento inglese diventato famoso per la serie TV “The Caesars” del 1968. In seguito diventa uno dei big della “Hammer” per la quale interpreta diversi film esordendo con “Taste The Blood Of Dracula”, interpretando il protagonista in “The Horror Of Frankenstein” e in “Dr.Jekyll and Sister Hyde” e naturalmente facendo qui il professor Barton (un ruolo che avrebbe, col senno di poi, preferito non ricoprire).
Con la crisi della “Hammer” ha iniziato a lavorare più spesso in produzioni televisive, non di altrettanta risonanza.
Micheal Johnson invece è stato un attore prettamente televisivo, che qui interpreta il Prof.Lestrange, scrittore horror, che s’innamora ed è ricambiato di Carmilla. Lei invece è interpretata da Yutte Stensgaard, bionda danese, dal grande fisico e dalla pessima espressione, emigrata in Gran Bretagna per cercare fortuna nel cinema, esordisce però nel film italiano “La ragazza con la pistola” di Monicelli. Appare poi in varie serie TV e film horror, alcuni dei quali comici, raggiungendo l’apice con questa pellicola. Visto l’insuccesso artistico, si trasferisce negli Stati Uniti, dove inizia a lavorare per un network di radio cristiane. In quel caso il crocefisso non l’ha spaventata.
Scheda Tecnica
Titolo Originale: Lust For The Vampire
Titoli Alternativi: Jeunes vierges pour un vampire (Belgio), Luxúria de Vampiros (Brasile), Vampyyrin himo (Finlandia), Sto parthenagogeio ton vrykolakon, To spiti me tous vrykolakes (Grecia), Mircalla, l’amante immortale (Italia), Prazeres de Vampira (Portogallo), Love for a Vampire, To Love a Vampire (USA), Nur Vampire küssen blutig (Germania)
Regia: Jimmy Sangster
Anno: 1971
Nazione: UK
Cast: Ralph Bates, Barbara Jefford, Suzanna Leigh, Micheal Johnson, Yutte Stensgaard, Helen Christie, Pippa Steel, David Healy
Durata: 95’
Casa di Produzione: Hammer Film Productions
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