Jesùs “Jess” Franco
Caro Jess,
Grazie di tutto, lo diciamo seriamente, non così per dire, perché se esiste questo blog è in buona parte merito tuo. L’asino simbolo di queste pagine si chiama Morpho, come il servo muto di “Vampyros Lesbos” e lo spettro inquieto che s’aggira di tanto in tanto è un certo Dr.Orloff, un altro tuo personaggio. Quindi puoi capire quanto la notizia della tua morte ci abbia colpito. Ti rendiamo omaggio, non con una biografia, ma con qualcosa di personale, con le nostre sensazioni, quelle che abbiamo provato guardando i tuoi film.
E poi diciamolo senza nasconderci, un po’ come hai sempre fatto tu, così è più facile, perché IMDB ti accredita sceneggiature, 92 apparizioni, 71 colonne sonore, 28 produzioni e tanto altro ancora. Per dare spazio a tutto ci vorrebbe un blog intero! (non è detto che poi un giorno…). Ancora, onestamente, ammettiamo che abbiamo visto solo una ventina o poco più di tuoi film (per ora) e ne abbiamo recensiti tredici. Non abbiamo un quadro completo della tua arte e piuttosto che scrivere stupidaggini, guardiamo alla nostra piccola esperienza. Tanto se uno vuole leggere la tua storia può andare su Wikipedia.
Poi saltiamo un bel po’ e ti rivediamo nel 1970, nientemeno che con il “Count Dracula”. Una versione fedele della nota storia, forte di protagonisti eccezionali. Christopher Lee, Klaus Kinky e soprattutto Soledad Miranda. Senza nulla togliere ai primi due, ma Soledad è Soledad. La nostra attrice preferita e lo diciamo da anni, un’attrice che tu hai riscoperto, portato alla ribalta e aiutato a far esplodere in tutta la sua bravura artistica (la bellezza però, caro Jess, non è merito tuo!).
Con lei, intorno a lei, hai creato quello che il tuo massimo capolavoro,“Vampyros Lesbos”, quel film che ci ha fatto innamorare definitivamente del tuo cinema, grazie a una storia affascinante, vellutata, piena di immagini incredibili e con un erotismo elegante. Il tuo periodo migliore è questo, non c’è dubbio, incorniciato da altri due incredibili film. “She Killed In Ectasy” un thriller erotico, affascinante come “Vampyros Lesbos” e dalla comicità di “The Devil Came From Aksava”, che sembra più una festa nella quali i tuoi fedeli attori si divertono un mondo (e c’è anche Horst Tappert!). Tra questi “Les Cauchemars Naissent La Nuit” interessante incubo, ma non del tutto riuscito.
Il 18 agosto 1970 Soledad Miranda perde la vita e sui tuoi film cala un po’ di oscurità. Nerissimo è “Female Vampire”, dove però scopri un’altra musa, Lina Romay, giovane, bella esuberante, la donna della vita, nel cinema e non.
Nasce una coppia che non ha peli sulla lingua, che parla a 360° dell’essere umano, dei suoi istinti, tutti compresi. Già a partire da quel “Female Vampire” del 1973, nel quale Lina è una seducente vampira vestita, si fa per dire, di sottili strati di veli
L’erotismo da qui in poi diventa potente come ad esempio nel femminista “Le Journal Intime D’Une Nymphomane”, “Doriana Grey”, “La nuit des ètoiles filantes”, piccolo gioiello, come l’hai definito tu stesso, come in “Lorna The Exorcist”, nel women in prison “Barbed Wire Dolls”, in “Die Sklavinnen” e negli eccessivi “Midnight Party”, “Voodoo Passion” (il remake di “Les Cauchemars Naissent La Nuit”) e nel comico/erotico/giallo “Downtown-Die Nackten Puppen Der Unterwelt”.
Continueremo a guardare i tuoi film, aggiornando questo tag. Noi abbiamo anche la curiosità di capire come era la tua regia in questi ultimi anni, perché hai avuto coraggio di non mollare mai, di continuare a divertirti anche dopo la morte di Lina Romay. Fino alla fine. Come un innamorato.
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