Strippers Vs Werewolves

Strippers

Vs

Werewolves



No werewolves were harmed during the making of this motion picture

Tempi duri per i lupi mannari che vanno negli strip club e tempi da sempre duri per le spogliarelliste, fatte a pezzi, mangiate, trasformate in qualcosa in numerose storie. Ma i tempi sono duri anche per Jonathan Glendening eclettico artista che ha fatto un po’ di tutto nel mondo cinema e diretto film di generi diversi. Glendening qui però, sbaglia decisamente tutto e la lista degli errori è lunga: innanzitutto spreca un titolo che poteva aprire diverse strade, si dimentica praticamente sempre di usare il british humor, che tanto ha dato anche nell’horror, butta via un cast di star e soprattutto perde l’onda giusta, quella della moda dei revival dei b movies. 
E se non vi basta banalizza pure i tanti omaggi presenti a pellicole come “An American Werewolf in London”, “Monster Squad” e a un grande lupo come Lon Chaney Jr.

Ambientato in uno strip club, cosa banale già di suo, che però giustifica le immancabili tette da b movie, “Strippers Vs Werewolves”  ha un inizio esplosivo, nel vero senso della parola. Promette bene, ma poi in fretta finisce in una lunga guerra di trincea fatta di parole, poca azione, poco sangue e pure poche tette. Strippers Vs Werewolves

Glendening assesta il colpo del ko con una serie infinita di effetti registici, dominati da un quasi perenne split-screen e da qualche frame con cartoon, cose che danno l’impressione che il regista nella sua vita abbia visto solo i due “Kill Bill” (ma senza capirli).
Un po’ di vero movimento si vede soltanto negli ultimi quindici minuti finali, nei quali il regista inglese sembra ritrovare la via giusta. E lo fa con le strippers vestite da Cappuccetto Rosso, divertente gag e con qualche scena più o meno splatter. Ma anche qui dopo un bello spunto tende a perdersi con i soliti effetti grafici e con un inutile conto di come sta andando la sfida finale tra le due fazioni. Niente da fare, questo film non funziona e ci sentiamo solo di salvare le spogliarelliste, decisamente ben scelte. Anche gli effetti speciali deludono e si limitano a un make up semplice, a qualche schizzo di sangue nemmeStrippers Vs Werewolvesno troppo pensato e a qualche momento digitale molto banale.

Resta il cast di stelle e lo diciamo senza esagerare. C’è il mitico Robert Englund che si ritrova in questa storia e ci fa pensare a un sorta di unione con le sue “Zombie Strippers” del 2008, c’è Alan Ford che interpretava Brick Top in “The Snatch” e il narratore in “Lock & Stock”, (per citare due film noti a tutti) e soprattutto c’è Steven Berkoff. Londinese, apprezzatissimo attore di teatro e di TV, raggiunge la notorietà grazie ovviameRobert Englundnte ad alcuni film mainstream degli anni ottanta: “Octopussy” del 1983, “Beverly Hills Cop” con Eddie Murphy e “Rambo II”, nei quali interpreta sempre la parte di un cattivo. Altri nomi noti molto al pubblico inglese sono Lysette Anthony, Sarah Douglas e Billy Murray

Chiudiamo con l’avvertire tutti i lupi mannari che ci stanno leggendo e frequentano gli strip club. In questo film uno di voi viene ucciso in un locale, da una spogliarellista spaventata. L’omicidio causa la voglia di vendetta della famiglia dei lupi mannari, un’organizzazione molto mafiosa. Di contro le spogliarelliste hanno poco tempo per organizzarsi e fermare questa rappresaglia. Fate voi se vale la pena rischiare o se è meglio restare ad ululare alla luna, come ai vecchi tempi.
 
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SStrippers Vs Werewolvescheda Tecnica
Titolo Originale: Strippers Vs Werewolves
Anno: 2012
Nazione: UK
Regia: Jonahthan Glendening
Cast: Alan Ford, Robert Englund, Steven Berkoff, Lee Asquith-Coe, Lysette Anthony, Sarah Douglas, Billy Murray
Durata: 92′
Casa di Produzione: Black & Blu Films
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