Le viol du Vampire
Give me the kiss of the vampire
Per la prima volta e a modo suo nel 1968 Jean Rollin, morde con i suoi canini da vampiro il mondo del cinema. Si butta secco nella scia della fotografia alla Bergman e nella regia alla maniera dei suoi connazionali della “Nuovelle Vague”. O per meglio dire ci prova. Perché pur stimando Rollin bisogna ammettere che non è né Bergman né tantomeno uno come Truffaut. Va anche detto però, che probabilmente lui puntava ad altro e possiamo intuire quali siano i suoi interessi: vampiri, poesia ed erotismo.
Tette e poesia insomma, senza dimenticare un vago senso di critica allegorica alla società. Le prime si traducono in donne che finiscono con le tette di fuori per volontà propria o per vestiti che appaiono molto fragili...
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