Arabella l’angelo nero

Arabella

l’angelo nero

-Posso offrirti un drink?
-Preferisco una scopata!

Il buon Stelvio Massi, quello dei poliziotteschi, di qualche thriller, passeggia sulle rovine fumanti del cinema di genere. E si vede.
Qui dirige un thriller in cui mostra la solita buona mano e l’altrettanto nota cura, ma, di fatto, tutto gira sull’attrice protagonista più che su una storia che cerca di rinverdire i fasti del cinema che fu.
Lei è Tinì Cansino nota star della TV 80’s che passa buona parte di questo film nuda, mezza nuda e a fare sesso. Senza ipocrisia, lei è una buona ragione per guardare questo film, che, va aggiunto, ha anche momenti in cui la storia è interessante e con sprazzi di “splatter” che alzano il livello.
A un certo punto però buttano via tutto...

Read More

Captain Kronos: Vampire Hunter

Captain Kronos:

Vampire Hunter

The only man alive, feared by the walking dead

Non ne abbia a male Horst Janson, che naturalmente immagino mi segua, ma per me, non ha il physique du role dell’eroe affascinante e senza paura. A parte questo difetto, troviamo qui Caroline Munro, che invece, ha tutto quello che deve avere la bella e intelligente di turno e ci delizia pure in una scena sexy. Una rarità nella sua carriera. Anche il film stesso ha tutto ciò che serve per un interessante intrattenimento. Anzi, a dire il vero, ha pure di più, perché abbiamo una commistione tra avventura e vampiri, che non è niente male.

La Hammer ormai quasi al tramonto, prova a cambiare le carte in tavola e la proposta è originale anche se forse meno maliziosa del passato...

Read More

Blu Angel Cafe

Blu Angel Cafe

– Che ti salta in mente? Cosa speri di ottenere comportandoti così?
-Io voglio solo te. E per averti sono pronta a qualsiasi pazzia

Di certo non è il Joe D’Amato che più ricorderò con piacere. Storia alla mano e vista anche l’ambiziosa ispirazione a “Der blaue Engel” con Marlene Dietrich, speravo e immaginavo un film in cui esplodesse in tutte le sue grandi capacità, dando un dignitosissimo film erotico e morboso. Un film alla Joe D’Amato insomma.

Il contesto si prestava, ma alla fine ci troviamo in un “dramma” del 1989, che sembra un prodotto televisivo e il cui lato erotico, comunque centrale nella storia, è poco convincente, molto tirato e tratti pure comico. Involontariamente.
I riferimenti al lavoro di Josef von Sternberg, già presenti nel titolo...

Read More

The Room

The Room

– I gotta tell you something.
– Shoot, Denny.
– It’s about Lisa.
– Go on.
– She’s beautiful. She looks great in her red dress. I think I’m in love with her.
– Go on…

Si dice che il culto di questo film sia nato da una persona (se non ricordo male, una giornalista) che passando davanti a un cinema lesse “non si rimborsano i biglietti”. Incuriosita, compra un biglietto, guarda il film e inizia a inviare messaggi a tutti gli amici e conoscenti.

Non so se sia una storia vera o no, ma di certo questo film del 2003 merita la sua fama di “Citizen Kane” dei film brutti, com’è stato definito. E il culto di cui sopra.
A voi definire, se mai avrete coraggio di vederlo, in quale posto della classifica dei film peggiori di sempre si piazza “The Room”...

Read More

Poliziotto solitudine e rabbia

Poliziotto solitudine

e rabbia

-Ma non mi inviti a sedere?
-Preferisco vederti in piedi
-Perché aspetti qualcuno?
-No, no, è per un altro motivo, le tue gambe sono così perfette che è un peccato che tu non ne abbia tre

Il baffo pettinato. Lo sguardo di chi è stanco della vita. La lingua tagliente di chi sa dire la cosa giusta al momento giusto. E anche fare la cosa giusta. Sempre.
Maurizio Merli, che non ha bisogno di presentazioni, si mette per l’ultima volta il distintivo per una co-produzione tedesca girata dal buon Stelvio Massi.
Siamo ormai nel 1980, il genere poliziottesco è tramontato, ma Massi ci prova con impegno, partendo anche da un titolo gustoso come da prassi.
Ma la professionalità e l’impegno del regista, che mostra come sempre una buona mano, soprattutto nelle ...

Read More

The playmates in deep vision 3-D

The playmates

in deep vision 3-D

The First X-Rated Sextravaganza

Due pezzi di cellophane trasparente o ancora meglio di carta colorata trasparente, un pezzo di cartone per fare gli occhiali e magicamente dal vostro schermo usciranno un sacco di ragazze nude o seminude e vogliose. Che ci vuole?
Il tutto grazie a un rivoluzionario processo, come dice lo slogan. Se non dovesse funzionare però, vedrete un film con quel fastidioso effetto bi-colore, ma in ogni sempre un sacco di ragazze nude o seminude e vogliose.
Fondamentalmente questo film è tutto lì. Il classico filmetto degli anni settanta, 1973 per la precisione, che mette insieme scenette softcore unite da un sottile filo, questa volta rappresentato da uno “studio” della dottoressa Kinsey sulle abitudini sessuali degli scambisti...

Read More

Camping del terrore

Camping del terrore

Lui uccide, Ben! Ha ucciso senza pietà tutti i nostri amici!

Super cast con David Hess, Mimsy Farmer, Charles Napier, John Steiner, Ivan Rassimov una ventiduenne Nancy Brilli, senza dimenticare Bruce Penhall, famoso per la serie Chips. E super regista, visto che c’è il buon Ruggero Deodato.
Che potrà mai andare storto? Bella domanda la risposta è: tutto. A cominciare dalla sceneggiatura, (quasi) un plagio di “Friday the 13th” ma sei anni dopo e fuori tempo massimo, che oltre a questo non è altro che un “Body Count” (come il titolo internazionale) di ragazzi e ragazze fatte a pezzi dal solito maniaco.
Deodato di certo non è l’ultimo arrivato e cerca di sopperire alle mancanze della sceneggiatura di Alessandro Capone, Luca D’Alisera e Sheila Goldberg

Read More

365 giorni – adesso

365 giorni

adesso

-È stato un piacere, Laura dalla Polonia
-Piacere mio, Nacho il giardiniere

Prima scena: scopano. Su una terrazza panoramica. Sempre loro, Massimo “sempre incazzato” Torricelli e Laura “l’algida vittima polacca” (Michele Morrone e Anna Maria Sieklucka). Seconda scena, lei dice a un’amica che ha perso il figlio di Massimo, causa quell’incidente al termine del primo film. Seguono luoghi comuni sui mafiosi e soprattutto sui siciliani. Olè!
Il secondo capitolo della saga scritta da Blanka Lipińska, definibile come le “50 sfumature” dei poveri, possiamo dire, che inizia col botto.
Chiaro, fin da subito, che i registi Barbara Białowąs e Tomasz Mandes, tra il primo capitolo e questo, non hanno fatto corsi di regia e che riprendono lo stile e le moda...

Read More

Bad Girls Dormitory

Bad Girls Dormitory

These Bad Girls Don’t Get Much Sleep!

La prima, arrestata ingiustamente per prostituzione, un’altra, incastrata per spaccio. La terza fermata per essersi difesa da un tentato stupro.
La premessa da classico WIP, cioè che le detenute non sono (tutte) cattive, per un film terribilmente assurdo di Tim Kincaid che ha il pregio di trasmettere l’aurea anni 80. Stupida, volgare e vuota. Ma ci riesce bene.
Tim Kincaid, che spesso si firma Joe Cage, è un regista, produttore, noto per diversi b movies passati alla storia come “Breeders”, “Robot Holocaust” e soprattutto per film porno gay, un genere in cui ha fatto storia. Un tipo eclettico direi.
Qui lo troviamo nel 1986, con un film che s’ispira chiaramente al Women In Prison, ma cambiando qualche cosa.

Inna...

Read More

Girl Boss Guerilla

Girl Boss

Guerilla

You punk! Shithead!

Vado a memoria, ma sono abbastanza sicuro. È la prima volta che vedo uno che si spaventa perché una ragazza gli fa vedere le tette. Va anche detto che è la prima volta che vedo un gruppo di ragazze che se le tatuano come simbolo di appartenenza a una gang.
E se di prime volte parliamo, qui, ci troviamo con uno dei primi episodi del Pinky Violence.
Siamo nel 1972 e Norifumi Suzuki, uno dei pilastri del genere, ha già diretto un anno prima “Sukeban burûsu: Mesubachi no gyakushû” il primo della fortunata serie sulle Sukeban, le famose gang femminili.
Sempre per la Toei un anno dopo dirige questo “Sukeban gerira”, ovvero “Girl Boss Guerilla” che diventa uno dei cult del genere. Meritatamente.
Passata la parte storica e anche un po’ n...

Read More