Il fascino sottile del peccato

Il fascino sottile

del peccato

Anche se sei mio figlio sei pur sempre un uomo

Mi ci sono voluti circa venti minuti prima di capire la storia di questo film. Venti minuti di lunghi dialoghi e povere scene di sesso, per fortuna salvate dalla presenza di una scatenata Claudia Cavalcanti. Almeno quello.
Dal ventunesimo minuto in poi mi è stato tutto chiaro: questo è un film che rimanda alle soap opera del tempo (tipo Dinasty e Dallas) cercando di seguire l’erotismo di 9½ Weeks. Due cose che vi fanno capire che razza di pellicola sia questa.

Per tutta la prima parte lo schema è composto da quello che ho detto nelle prime righe (non mi fate ricordare i dialoghi e le scene di sesso per favore!). La seconda parte cambia un po’ registro, ma tranquilli il trash regna incontrastato.
Dunqu...

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Veneciafrenia

Veneciafrenia

¡Es vuestra culpa!
¡Turistas de los cojones!

Non so se ve la ricordate, ma nel 1996 il gruppo ska veneziano Fahrenheit 451, pubblicò il brano “Uccidiamo il chiaro di luna” divenuto poi famosissimo grazie a un bellissimo video animato. Beh, se non ve lo ricordate andate a cercarlo, anche perché loro avevano messo in luce il fatto che Venezia era diventata un posto finto, gentrificato, venduto per soldi ai turisti che arrivano sulle grandi navi da crociera.
Non credo che Alex De La Iglesia abbia sentito questa canzone prima di scrivere con il fido Jorge Guerricaechevarría la sceneggiatura di questo film, ma, di fatto, il tema di fondo è proprio il turismo frenetico che colpisce la città della laguna. Da lì il gioco di parole del titolo.

Prodotto in collaborazion...

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Blood Games

Blood Games

You’re fuckin’ with the devil now, boy

Il redneck che già prova repulsione verso chi non è del proprio territorio, di certo non può essere indifferente a una squadra di baseball femminile in calzoncini molto corti che ha pure l’ardire di battere la locale selezione di qualche paesello degli Stati Uniti del Sud. Il villico importuna le ragazze durante la partita, commette scorrettezze, le insulta e le spia negli spogliatoi.
Che poi che ci faccia una squadra femminile di baseball che gira il paese per esibirsi un posto così retrogrado, non è chiaro. O almeno non è chiaro dal punto di vista logico, ma è chiarissimo dal punto di vista narrativo, considerando che è la scintilla che genera un pruriginoso men (women) hunting del 1990 diretto da Tanya Rosenberg alla sua pr...

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Arabella l’angelo nero

Arabella

l’angelo nero

-Posso offrirti un drink?
-Preferisco una scopata!

Il buon Stelvio Massi, quello dei poliziotteschi, di qualche thriller, passeggia sulle rovine fumanti del cinema di genere. E si vede.
Qui dirige un thriller in cui mostra la solita buona mano e l’altrettanto nota cura, ma, di fatto, tutto gira sull’attrice protagonista più che su una storia che cerca di rinverdire i fasti del cinema che fu.
Lei è Tinì Cansino nota star della TV 80’s che passa buona parte di questo film nuda, mezza nuda e a fare sesso. Senza ipocrisia, lei è una buona ragione per guardare questo film, che, va aggiunto, ha anche momenti in cui la storia è interessante e con sprazzi di “splatter” che alzano il livello.
A un certo punto però buttano via tutto...

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Captain Kronos: Vampire Hunter

Captain Kronos:

Vampire Hunter

The only man alive, feared by the walking dead

Non ne abbia a male Horst Janson, che naturalmente immagino mi segua, ma per me, non ha il physique du role dell’eroe affascinante e senza paura. A parte questo difetto, troviamo qui Caroline Munro, che invece, ha tutto quello che deve avere la bella e intelligente di turno e ci delizia pure in una scena sexy. Una rarità nella sua carriera. Anche il film stesso ha tutto ciò che serve per un interessante intrattenimento. Anzi, a dire il vero, ha pure di più, perché abbiamo una commistione tra avventura e vampiri, che non è niente male.

La Hammer ormai quasi al tramonto, prova a cambiare le carte in tavola e la proposta è originale anche se forse meno maliziosa del passato...

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Blu Angel Cafe

Blu Angel Cafe

– Che ti salta in mente? Cosa speri di ottenere comportandoti così?
-Io voglio solo te. E per averti sono pronta a qualsiasi pazzia

Di certo non è il Joe D’Amato che più ricorderò con piacere. Storia alla mano e vista anche l’ambiziosa ispirazione a “Der blaue Engel” con Marlene Dietrich, speravo e immaginavo un film in cui esplodesse in tutte le sue grandi capacità, dando un dignitosissimo film erotico e morboso. Un film alla Joe D’Amato insomma.

Il contesto si prestava, ma alla fine ci troviamo in un “dramma” del 1989, che sembra un prodotto televisivo e il cui lato erotico, comunque centrale nella storia, è poco convincente, molto tirato e tratti pure comico. Involontariamente.
I riferimenti al lavoro di Josef von Sternberg, già presenti nel titolo...

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The Room

The Room

– I gotta tell you something.
– Shoot, Denny.
– It’s about Lisa.
– Go on.
– She’s beautiful. She looks great in her red dress. I think I’m in love with her.
– Go on…

Si dice che il culto di questo film sia nato da una persona (se non ricordo male, una giornalista) che passando davanti a un cinema lesse “non si rimborsano i biglietti”. Incuriosita, compra un biglietto, guarda il film e inizia a inviare messaggi a tutti gli amici e conoscenti.

Non so se sia una storia vera o no, ma di certo questo film del 2003 merita la sua fama di “Citizen Kane” dei film brutti, com’è stato definito. E il culto di cui sopra.
A voi definire, se mai avrete coraggio di vederlo, in quale posto della classifica dei film peggiori di sempre si piazza “The Room”...

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Poliziotto solitudine e rabbia

Poliziotto solitudine

e rabbia

-Ma non mi inviti a sedere?
-Preferisco vederti in piedi
-Perché aspetti qualcuno?
-No, no, è per un altro motivo, le tue gambe sono così perfette che è un peccato che tu non ne abbia tre

Il baffo pettinato. Lo sguardo di chi è stanco della vita. La lingua tagliente di chi sa dire la cosa giusta al momento giusto. E anche fare la cosa giusta. Sempre.
Maurizio Merli, che non ha bisogno di presentazioni, si mette per l’ultima volta il distintivo per una co-produzione tedesca girata dal buon Stelvio Massi.
Siamo ormai nel 1980, il genere poliziottesco è tramontato, ma Massi ci prova con impegno, partendo anche da un titolo gustoso come da prassi.
Ma la professionalità e l’impegno del regista, che mostra come sempre una buona mano, soprattutto nelle ...

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The playmates in deep vision 3-D

The playmates

in deep vision 3-D

The First X-Rated Sextravaganza

Due pezzi di cellophane trasparente o ancora meglio di carta colorata trasparente, un pezzo di cartone per fare gli occhiali e magicamente dal vostro schermo usciranno un sacco di ragazze nude o seminude e vogliose. Che ci vuole?
Il tutto grazie a un rivoluzionario processo, come dice lo slogan. Se non dovesse funzionare però, vedrete un film con quel fastidioso effetto bi-colore, ma in ogni sempre un sacco di ragazze nude o seminude e vogliose.
Fondamentalmente questo film è tutto lì. Il classico filmetto degli anni settanta, 1973 per la precisione, che mette insieme scenette softcore unite da un sottile filo, questa volta rappresentato da uno “studio” della dottoressa Kinsey sulle abitudini sessuali degli scambisti...

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Camping del terrore

Camping del terrore

Lui uccide, Ben! Ha ucciso senza pietà tutti i nostri amici!

Super cast con David Hess, Mimsy Farmer, Charles Napier, John Steiner, Ivan Rassimov una ventiduenne Nancy Brilli, senza dimenticare Bruce Penhall, famoso per la serie Chips. E super regista, visto che c’è il buon Ruggero Deodato.
Che potrà mai andare storto? Bella domanda la risposta è: tutto. A cominciare dalla sceneggiatura, (quasi) un plagio di “Friday the 13th” ma sei anni dopo e fuori tempo massimo, che oltre a questo non è altro che un “Body Count” (come il titolo internazionale) di ragazzi e ragazze fatte a pezzi dal solito maniaco.
Deodato di certo non è l’ultimo arrivato e cerca di sopperire alle mancanze della sceneggiatura di Alessandro Capone, Luca D’Alisera e Sheila Goldberg

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