L’occhio dietro la parete

L’occhio dietro

la parete

Io non voglio essere responsabile di altre vite! E’ la mia sola vera arma contro la vita! Il rifiuto di creare altri passeggeri per questo ignobile autobus!

Giuliano Petrelli nel cinema ha fatto l’attore e l’autore e il regista di un solo film. Questo. Poi non so cosa sia successo, ma non importa, fossi stato in lui, se avessi potuto, ci avrei riprovato a sedermi dietro la macchina da presa.
Perché se a questo film del 1977 togli tutti i difetti, le ingenuità, le assurdità, si scorge qualche cosa di positivo. Certo, le cose che non funzionano sono tante, tantissime e colpiscono duramente tutto il film ma qualche lampo di genio non manca.
A cominciare, anzi a finire, dal colpo di scena finale, che per quanto tirato e veloce dà un senso a tutto.
Un’alt...

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Más allá del terror

Más allá del terror

When I want something I get it no
matter what it takes, understand?

Lo stupore, la gioia, che uno prova quando scopre una vera propria perla del fatato mondo b’s è impareggiabile. Una di queste perle è “Más allá del terror” conosciuto anche come “Beyond Terror”, film spagnolo del 1980 per la regia di Tomás Aznar che in una carriera molto breve è passato da più generi.
Qui Aznar dirige un film la cui etichetta di horror è molto stretta. “Más allá del terror” è sì un horror, ma di quelli che quando lo guarderete vi sentirete drogati da qualche sostanza allucinogena che vi porta a vedere cose che non hanno un gran senso e vedere scene di violenza del tutto gratuite. Più qualche veloce scena di nudo.
Weird dal primo all’ultimo minuto, con un...

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El barón Brakola

El barón Brakola

-Cualquiera creía lo que usted me está contando es una locura
-Parece inconcebible pero es cierto

Il gran ritorno dei vampiri tra i nemici de El Santo. Anzi, del vampiro. Un certo Brakola, che deve essere imparentato in qualche modo con quell’altro. Il conte. Con buona pace dei discendenti di Stoker. Va anche detto che a differenza del fascino del conte, il barone ha un trucco che lo fa apparire un po’ “buffo”.
Il canovaccio è sempre lo stesso, ci mancherebbe, ma qui vediamo l’antenato del nostro eroe, Caballero Enmascarado de la Plata, vissuto nel 1765 già nemico di Brakola. E vediamo anche la “promozione” dell’onnipresente Fernando Osés che diventa il cattivo numero uno.
Tra flashback “storici” e solite dinamiche, El Santo, le dà di santa ra...

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Slave Girls from Beyond Infinity

Slave Girls from

Beyond Infinity

I have a strangest feeling that the normal laws of time and space no longer apply

Due bionde in bikini fuggono da una prigione su qualche pianeta non ben definito. Quello che si può dire un buon inizio di un film che ha tutte le caratteristiche per essere un b movies di tette e alieni, come il gustoso titolo ci suggerisce.
Né di più né di meno.

Beh, in effetti, questo film del 1987 è proprio così. Ma bisogna dire che il regista Dixon e la produzione cercano di fare le cose per bene. Non ci riescono, almeno, non sempre, ma gli va riconosciuto che ci provano a cominciare dalla voce robot, fatti da costumi piuttosto dignitosi.
Probabilmente buona parte del budget è finita lì e nel set principale (una sorta di fortezza) e si sono dimenticati di pagare...

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Tarzoon, la honte de la jungle

Tarzoon, la honte

de la jungle

Jesus Christ where the fuck are we?, we’re in the worst goddamn fucking shit hole I’ve ever seen!

Devo ammettere le mie colpe. Non mi filo moltissimo, per non dire per niente, i film di animazione per adulti e quando mi imbatto in uno di questi, lo guardo con grande interesse ed entusiasmo.
E la cosa crea grandi aspettative per questo genere. Così è stato anche per questo cartoon franco/belga del 1975 di Picha e Boris Szulzinger, presentato a Cannes e poi diventato un grande successo internazionale soprattutto grazie alla versione inglese, censurata, che vede le voci di Bill Murray e John Belushi e altri eroi del Saturday Night Live.

Come facilmente si può intuire questa è la parodia di Tarzan, cosa che non è particolarmente piaciuta agli eredi di Ed...

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La moglie in vacanza…l’amante in città

La moglie in vacanza…

l’amante in città

-È un bel modellino vero? Sa il mio sarto è molto bravo. Ha tagliato molti tanti anni a Parigi
-Non c’è niente da fare Diciamolo papele papele dal bel taglio si vede la gran signora. Lo diceva sempre la mia memmé. La mia povera memmé
-È morta?
-No è viva, non c’ha una lira ed è povera

C’è una cosa in questo film che non riesco a capire. Voglio dire sei sposato con Barbara Bouchet e hai bisogno di un’amante?
Beh certo, il punto non è questo, diciamo che la questione non è filosofica ma commerciale. Soprattutto perché se nel ruolo dell’amante hai Edwige Fenech, significa che a livello commerciale hai per le mani un gran bel cast. Già, solo, con loro due.
La bionda e la bruna duellano per tutto il film e se volete sapere chi v...

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Fit to Kill

Fit to Kill

Captain Burke, you naughty nautical boy!

Inizio col dire che con questo film Dona Speir termina la sua carriera. Smette dunque la playmate di marzo 1984 e oserei dire una delle muse ispiratrici di Andy Sidaris. Almeno credo. E se non lei, di sicuro le sue tette.
E voglio dire, sottolineandolo, che chiude la carriera con un Triple B, che ci riappacifica con una serie trash e assurda che negli ultimi episodi stava esagerando con la bruttezza. Ma qui non è così.

Cioè Sidaris ci dà sempre un film che ha bombe, proiettili e ragazze (il Triple B in inglese chiaramente) e che si apre pure con una scena con due ragazze a mollo nell’acqua e segue con proiettili ed esplosioni, ma nel suo solito trash mette in piedi una storia divertente che si lascia seguire.
Una storia di tradi...

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Project Moonbase

Project Moonbase

Sorry for going female on you, Major.

according to my calculus 36 milions miles should be equal to a ratio of 67 milions miles
Non c’è bisogno di traduzioni per questa frase che evidenzia che in questo film c’è un po’ di confusione. E contraddizioni. Perché “Project Moonbase” vorrebbe essere un film “progressista” dal punto di vista del ruolo delle donne.
Ad esempio, gli USA hanno una donna a capo del paese e c’è sempre una donna a capo della missione, ma allo stesso tempo, sono descritte come delle grandi rompicoglioni che senza l’aiuto dell’astuto maschio non andrebbero da nessuna parte, oltre ad essere buone per mettere su famiglia.

A volerne parlare bene diciamo che Richard Talmadge con questo lavoro del 1953 ci prova e qualche idea piuttosto...

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L’onorevole con l’amante sotto il letto

L’onorevole con

l’amante sotto il letto

Noi sièmo stronzi, noi l’abbièmo scritto in fronte che siamo stronzi.

C’è modo e modo, canta Lino Banfi nella canzone dei titoli di testa. E, in effetti, c’è modo e modo per mettere a segno, una commedia sexy all’italiana quando ormai il genere è al tramonto.

“L’onorevole con l’amante sotto il letto” del 1981 non fa altro che utilizzare vecchi canovacci e idee già viste, mescolandole e masticandole senza vergogna. E non è tutto perché cita (per non dire copia) la memorabile scena del treno di “Totò a Parigi”, questa volta con Banfi e Reder protagonisti. Il film di Mariano Laurenti, non è nient’altro che questo: amanti, equivoci, stanze di hotel, incontri mancati e nuovi e il corpo delle due protagoniste femminili: Jan...

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Maniac Nurses

Maniac Nurses

I love the sound of death!

Dedica in apertura a Ilonna Staller, (sì, con due “n”) a Jeff Koons e Traci Lords, “Maniac Nurses”, con l’aggiunta di “find ecstasy” nella versione internazionale è uno di quei sogni che si fanno, ad esempio, se si mischia un forte medicinale con l’alcol. Cioè, una visione distorta, allucinata, a tratti noiosa e priva di alcun senso logico.

Tutto ciò fa di questo film belga, girato in Ungheria, una cosa perfetta per la Troma, che, in effetti, lo distribuisce e soprattutto lo incornicia come un pessimo lavoro che tutti gli amanti dei film brutti devono vedere.
Uno “scult” in piena regola, che omaggia i grandi personaggi della sexploitation con particolare predilezione per il women in prison visto che la warden di turno si chiama I...

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