Project Moonbase

Project Moonbase

Sorry for going female on you, Major.

according to my calculus 36 milions miles should be equal to a ratio of 67 milions miles
Non c’è bisogno di traduzioni per questa frase che evidenzia che in questo film c’è un po’ di confusione. E contraddizioni. Perché “Project Moonbase” vorrebbe essere un film “progressista” dal punto di vista del ruolo delle donne.
Ad esempio, gli USA hanno una donna a capo del paese e c’è sempre una donna a capo della missione, ma allo stesso tempo, sono descritte come delle grandi rompicoglioni che senza l’aiuto dell’astuto maschio non andrebbero da nessuna parte, oltre ad essere buone per mettere su famiglia.

A volerne parlare bene diciamo che Richard Talmadge con questo lavoro del 1953 ci prova e qualche idea piuttosto...

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L’onorevole con l’amante sotto il letto

L’onorevole con

l’amante sotto il letto

Noi sièmo stronzi, noi l’abbièmo scritto in fronte che siamo stronzi.

C’è modo e modo, canta Lino Banfi nella canzone dei titoli di testa. E, in effetti, c’è modo e modo per mettere a segno, una commedia sexy all’italiana quando ormai il genere è al tramonto.

“L’onorevole con l’amante sotto il letto” del 1981 non fa altro che utilizzare vecchi canovacci e idee già viste, mescolandole e masticandole senza vergogna. E non è tutto perché cita (per non dire copia) la memorabile scena del treno di “Totò a Parigi”, questa volta con Banfi e Reder protagonisti. Il film di Mariano Laurenti, non è nient’altro che questo: amanti, equivoci, stanze di hotel, incontri mancati e nuovi e il corpo delle due protagoniste femminili: Jan...

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Maniac Nurses

Maniac Nurses

I love the sound of death!

Dedica in apertura a Ilonna Staller, (sì, con due “n”) a Jeff Koons e Traci Lords, “Maniac Nurses”, con l’aggiunta di “find ecstasy” nella versione internazionale è uno di quei sogni che si fanno, ad esempio, se si mischia un forte medicinale con l’alcol. Cioè, una visione distorta, allucinata, a tratti noiosa e priva di alcun senso logico.

Tutto ciò fa di questo film belga, girato in Ungheria, una cosa perfetta per la Troma, che, in effetti, lo distribuisce e soprattutto lo incornicia come un pessimo lavoro che tutti gli amanti dei film brutti devono vedere.
Uno “scult” in piena regola, che omaggia i grandi personaggi della sexploitation con particolare predilezione per il women in prison visto che la warden di turno si chiama I...

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Provocazione Fatale

Provocazione Fatale

Quindi credo che non arrossirà se le chiedo di spalmarmi l’abbronzante sulla schiena. Sa, è un classico della seduzione

Non è ben chiaro a cosa si riferisca il “fatale” del titolo. Diciamo che pensandoci su, forse voleva essere “fatale” per il cinema, dargli un colpo finale, ma anche su questo aspetto il film di Grassia fallisce miseramente.
Prima di parlare di questo orrendo capitolo erotico, ci tengo a dire che non tutto è da buttare. Dalla Lancia Beta Montecarlo che si vede nelle prime immagini, per passare alla location di Palinuro e chiudere, perché di film erotico si parla, con la batteria femminile.
Un trio schiacciasassi guidato dalla splendente meteora Deborah Calì per passare ad Anna Maria Clementi in grande forma all’ultima apparizione in un ...

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Attack of the 60 Foot Centerfolds

Attack of the

60 Foot Centerfolds

You looked in the mirror lately? How old are you – THIRTY? Are your breasts getting smaller?


Ho letto recensioni negative su questo film e non me ne capacito. A parte il fatto che al Fred Olen Ray dei B’s bisogna solo volergli bene, che volete dire a un film che ha una donna di 18 metri che passa quasi tutto il suo tempo in (e senza) bikini?
Non vorrei entrare nel dettaglio ma credo che ci siamo capiti.
Oltre a questa enorme abbondanza, il regista americano parodia gli sci-fi degli anni ‘50 con palese riferimento a “Attack of the 50 Foot Woman” del 1958, aggiungendo come già detto dosi abbondanti e tette gigantesche. Il binomio perfetto.La storia è stupida al punto giusto con un sacco di battute idiote, creando così il giusto mix tra la presa ...

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I padroni della città

I padroni

della città

-A chi lo devo intestare?
-Eh?
-Di chi è questo cesso?
-Di Luigi…
-Luigi chi?
-Luigi Cerchio

Se dico che è un Fernando Di Leo, più leggero, temo che svilisca un po’ il senso di questo film. Allora forse è meglio dire che “I padroni della città” è un film alla Di Leo, in cui il grande regista inserisce con grande capacità noir, poliziottesco e comicità. “Tragedia e farsa si mescolano” disse d’altronde il regista.
Un’altra cosa però va detta, che siamo lontani dai suoi capolavori e non tutto funziona, ma alla fine “I padroni della città” è un film piacevole, frizzante e sì…divertente.

Produzione italo tedesca con un altro mix di attori eterogeneo e curioso. Andiamo da Jack Palance e Edmund Purdom, per passare ai tedeschi Harry Baer

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Black Snake

Black Snake

No white man gets whipped on Blackmoor… unless I do it. How can you keep that rabble in line when you fight amongst yourselves? Whip him!

Il cinema come liberazione, come vendetta per gli orrori del passato, cambiare la storia, capovolgerla. Un’idea affascinante, bellissima e liberatoria che abbiamo visto in alcuni degli ultimi film di Tarantino e in serie TV come “Hollywood”.
Ci ha provato in tempi non sospetti, cioè nel 1973, anche il buon Russ Meyer. Ma alla fine, è stato lui a doversi liberare da questo film.

Il “King of Nudies” terminato il contratto con la 20th Century voleva tornare al cinema indipendente. E in primis si mette a lavorare a un horror, intitolato “The Eleven” che all’ultimo minuto salta.
Per qualche ragione rivolge le sue attenzioni al...

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Femme Fontaine: Killer Babe for the C.I.A.

Femme Fontaine:

Killer Babe

for the C.I.A.

Who would kill a bunch of innocent monks?

L’amata e soprattutto gradevole sigla della Troma non è sempre garanzia di vedere scorregge, tette e teste spiaccicate. Quella garanzia la dà soltanto la firma di Lloydo. E basta.
Quindi se iniziate a vedere questo film e vi entusiasmate per la presenza della Troma sappiate che la casa del New Jersey è presente in veste di distributore. E basta.

Questo per dire che non vedrete un briciolo di stile Troma, scoregge e teste spiaccicate, (le tette ci sono) ma un film che avrebbe fatto la gioia dei Grindhouse. Un action movie tanto ridicolo quanto malfatto. Un perfetto b movie.
Margot Hope produce, scrive, dirige ed è la protagonista di questo film del 1994 in cui lei è Drew Fontaine una pericolosa kil...

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Girl Slaves of Morgana Le Fay

Girl Slaves

of Morgana Le Fay

Trapped by the Queen of Evil, with only her body to save her

Una serie piuttosto ampia di cliché del cinema horror, accoglie sfacciatamente lo spettatore fin dai primi minuti di questo film che segna l’esordio di Bruno Gantillon regista francese passato presto alla TV.
Un villaggio sperduto, gente strana, auto che si rompono nel bel mezzo della notte, una casa disabitata, due ragazze da sole in un fienile (…) e una di loro una che sparisce. Un tizio strano che porta l’altra in un grande posto, abitato da gente strana.
Il tutto condito da uno stile che ricorda moltissimo quello di Jean Rollin. Una malinconia di fondo, una lentezza piuttosto marcata nei dialoghi e una mano che cerca di seguire i movimenti che farebbe Rollin.
Non ci sono vampiri...

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Delinquent School Girls

Delinquent School

Girls

This is one class you won’t want to miss!

Conosciuto anche come “Carnal Madness”, questo film dà allo spettatore un carico di trash senza alcun senso. O per meglio dire un insano senso. Quelle pellicole da pronti e via, girate in un week end (a Santa Barbara in questo caso) senza un vero copione, ma forse, dico forse solo una traccia di storia.

“Delinquent School Girl” ha grandi ambizioni. Vorrebbe, evidentemente, essere un sexploitation, un rape revenge o forse più una parodia degli stessi. Dico forse. La cosa certa è che il regista Greg Corato ambienta tutto in una scuola dove come requisito per iscriversi tutte le allieve devono avere le tette grosse...

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