The Erotic Dreams of Cleopatra

The Erotic Dreams

of Cleopatra

My life was only important, because I always supported Anthony

Cleopatra oggi sarebbe un’influencer di grande successo e fatturerebbe così tanto che Chiara Ferragni sarebbe una poveraccia. Entrata nell’immaginario collettivo tra leggende e ricostruzioni storiche, Cleopatra, vanta un alone di bellezza e seduzione, alla quale, dicono gli storici (tra cui Alberto Angela) va aggiunta una grande dose di intelligenza e di diplomazia.

Tra presentarsi a Giulio Cesare dentro un sacco di canapa, per poi convincerlo della sua bontà e sedurre Marco Antonio, scendendo da una nave seminuda, la regina, forte anche di una morte romantica (forse molto fantasiosa) ha ispirato in lungo e in largo l’arte.
Inutile fare la conta delle opere ispirate a lei e dei film che ...

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The Ribald Tales of Robin Hood

The Ribald Tales

of Robin Hood

His Lusty Men and Bawdy Wenches

Ho vaghi ricordi d’infanzia di quello che oggi scopro essere “When Things Were Rotten”, una serie TV comica di Mel Brooks che parodiava Robin Hood. Per me la figura leggendaria dell’arciere è sempre stata legata a questa serie, più che a quella cazzata con Kevin Kostner o ad altri mille film sull’argomento, compreso quello di Mel Brooks del 1993, che aveva luci e ombre.

Ora devo rivedere i miei riferimenti, perché ho visto questo “The Ribald Tales of Robin Hood”, del 1969, che supera abbondantemente in interesse e serietà tante altre versioni più ricche e famose e, aggiungendo il grande carico di nudi e sesso, posso dire che le supera abbondantemente.
Un film più misterioso del personaggio cui s’ispira e ...

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Scuola di ladri – Parte seconda

Scuola di ladri

Parte seconda

-D’accordo cagasotto!
-Giù i titoli eh!
– È lui che fa questo, perché ha un tipo di alimentazione scorretta

E va bene che il primo ebbe un buon riscontro al botteghino e va bene che negli anni ottanta c’erano soldi da buttare, ma mi sfugge la necessità di fare il sequel di un film che era già bollito al primo episodio.
Una seconda parte che appare terribile già nei primi secondi con Villaggio che ripete una battuta identica di “Fracchia contro Dracula” (lo farà altre volte) e con Boldi che poco dopo parte con il suo più classico “Bella Fressssca! Bella Fressssca!”. In più non c’è Lino Banfi che nel primo film era quello del “divertente trio” che si salvava, perché impegnato in un altro film.
Sta dunque ai soliti ripetitivi Vill...

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Cobra Non È

Cobra Non È

-Devo andare fuori a chiamarlo. Aspettami qua
-L’ultima volta che l’hai detto non è andata bene

Prima di dire cosa è o non è Cobra, bisogna dire che Mauro Russo non è Tarantino. Nessuno di noi è Tarantino. Non è nemmeno Guy Ritchie di “Lock & Stock” o di “The Snatch”. È un regista all’esordio in un lungometraggio che ha fatto diverse esperienze di livello nei videoclip girando per Fedez, Club Dogo, Salmo, Marracash, Clementino, Gue Pequeno e Rocco Hunt e ha una cultura pop, da quel che si vede, invidiabile, oltre ad essere un fanatico del cinema di genere.
L’esperienza nella musica, è il lato positivo, quello che salva questo film, che imita troppo lo stile e i modi del Tarantino più pulp e degli epigoni vari.
Poco originale dunque, ha anche un momen...

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Torino Violenta

Torino Violenta

Certo non c’è da stare allegri. E poi c’è chi sostiene ancora che non è vero che Torino è diventata la capitale della criminalità italiana

“Da anni quella che era la città più pacifica e cortese d’Italia, subisce le scosse della criminalità e del teppismo. La mafia, la delinquenza minorile, la corruzione sconvolgono la vita di molti cittadini.” Sembra una battuta di questo film, ma è una frase presa da un breve articolo comparso sul quotidiano “La Stampa” dell’epoca, che critica i torinesi, non per essere violenti, ma per lamentarsi sempre di tutto e di non aver idea di come sia vivere in una metropoli (una cosa che vale ancora oggi, ma è un altro discorso).

Il capoluogo piemontese, forse per questo suo modo di essere, ha attratto di più altri ...

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Scuola di Ladri

Scuola di Ladri

-Per favore!! Uno alla volta eh?! Parli uno alla volta, però bene scandito.
– Zio…
-Aliprando…
– Vaffanculo!

Ho sempre provato una forte antipatia per Enrico Maria Salerno, non solo sul grande schermo ma anche nelle interviste e nelle trasmissioni tv. Ma a parte questo l’ho sempre considerato, come giusto che sia, uno dei migliori attori italiani del suo periodo. Ed è per questo che ogni volta che mi capita di incrociare “Scuola di Ladri” e relativo sequel, mi stupisco come un grande artista possa aver accettato di partecipare a quest’accozzaglia comica tristemente 80’s.
“Scuola di Ladri” che segue e si ispira a “Scuola di polizia”, capovolgendo la prospettiva, senza dimenticare la vaga ispirazione da “I Soliti Ignoti” e da “I sette uomini d’oro”...

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Rektor på sengekanten

Rektor

på sengekanten

Nessuno può essere felice col matrimonio!

Vorrei iniziare parlando di Birte Tove che ci appare, in maniera molto interessante, nelle prime scene. E Birte Tove, è Birte Tove. Ma permettetemi di dire, innanzitutto, che ho avuto difficoltà a capire questo film, manco fosse di David Lynch.
A parte l’ovvia e furbetta traduzione italiana, “Le svedesi continuavano a ballare…la mazurka a letto”, che cambia nazione (siamo in Danimarca naturalmente) per dare al maschio italico che sognava le svedesi un titolo più succulento, e più simile al primo episodio della serie, rispetto a “Il rettore sul comodino”, cioè la sua traduzione letterale. Ecco, a parte questo dicevo, il terzo capitolo dei “Bedside Films” è un film comico così pieno di situazioni e di ev...

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Frauen im Liebeslager

Frauen im Liebeslager

An inferno of warped women!

Solo uno dei tanti Liebes Lager o Love Camp, cioè quelle prigioni con carcerieri maniaci e carcerate poco vestite. E uno dei tanti Women in Prison, della coppia Erwin C. Dietrich e Jesùs Franco, col primo che scrive storia e sceneggiatura, oltre a produrre e il secondo che si siede dietro la macchina da presa.

Non c’è stranamente Lina Romay e ci troviamo da qualche parte nel Sud o Centro America. Qui, una warden, interpretata da Muriel Montossé rapisce alcune prostitute per tenerle nella sua prigione a uso ricreativo dei ribelli, che quando staccano dalla battaglia si distraggono un po’.

Tra queste c’è anche Angela, la protagonista, interpretata da Ada Tauler, che non è una prostituta e viene rapita in casa appena dopo essers...

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Baywatch

Baywatch

(ode a)

Are you sure this is a life guard initiation thing?
In questo periodo storico, dopo due minuti di telegiornale del mattino, mi viene l’angoscia. Pessimismo e fastidio per questa spiacevole situazione, ma per fortuna c’è “Paramount Network” che riesce ad alleviare il mio stato d’animo. E lo fa con le repliche di “Baywatch”. E non una puntata sola, ma ben due. L’oceano, la spiaggia, il sole e i salvataggi. Ok va bene: le bagnine in costume rosso. E sappiate che buttarsi in quel mare trash e improbabile è un raggio di sole che distrae da tutto quanto.

Sinceramente non avrei mai pensato che “Baywatch” potesse avere quest’onore...

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La Casa di Carta

La Casa di Carta

Quarta Stagione

Tutto può andare a puttane in un millesimo di secondo

Attenzione! Contiene spoiler!

“Tutto può andare a puttane in un millesimo di secondo”, dice Tokyo e, in effetti, il dubbio che stia per accadere mi viene quasi subito. Matrimonio in un chiostro. Ci sono il Professore, Palermo, Marsiglia e Berlino che è lo sposo. E soprattutto c’è un coro di frati che intona “Ti Amo” di Umberto Tozzi. Poco conta che subito dopo cantino “Centro di gravità permanente” di Battiato, perché è evidente che la quarta serie de “La casa di carta” ha già scelto cosa essere.

Va bene, se fossi Umberto Tozzi o Battiato direi che le cose stanno andando alla grande, un po’ di pubblicità non fa mai male...

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