Sorceress

Sorceress

She gets what she wants. She keeps what she gets. She never lets go.
Intrighi e magia nera ma soprattutto tette e silicone in un b movie molto assurdo e kitsch, che alla fine mostra una sua grande dignità. Lo stregone dietro a questo film del 1995 è Jim Wynorski che nel 1982 scrisse un altro “Sorceress” diretto poi da Jack Hill e che qui si trova a dirigere un film scritto Mark Thomas McGee, attore, regista e soprattutto autore con il quale già in passato aveva lavorato. McGee per la cronaca ha scritto anche per Fred Olen Ray, così, a chiudere un triangolo magico (forma citata anche non a caso) che ha dato grandi soddisfazioni al soft-core e al direct-to-video.

Le prime immagini di “Sorceress” fanno già capire le intenzioni: Julie Strain (Erica) mostra le tette men...
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Alien degli abissi

Alien degli abissi

-Non stai difendendo una postazione in Vietnam
-Lascia perdere il fottuto Vietnam e sta a sentire: ho giurato che avrei fermato quei maledetti verdi e lo faro!

Inutile sprecare parole sulle fonti di ispirazione di questo film. D’altronde il titolo “Alien degli Abissi” spiega molto, se non tutto. Non spiega però che il buon Antonio Margheriti ha perso parecchio smalto e che Tito Carpi, che scrive la sceneggiatura, non è da meno. Anzi, il problema principale è proprio la sceneggiatura.

E eccoci dunque in un fanta-horror noiosissimo divisibile in due parti. La prima fanta-ecologista e la seconda avventurosa e horror...

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The Student Nurses

The Student Nurses

They’re learning fast …
Inutile dirlo, il titolo apre all’immaginario di un filone dell’exploitation e sexy comedy, molto apprezzato e che ci accompagnerà per un bel po’. E quindi è lecito aspettarsi storie sensuali, nudi, sesso e tutto quello di pruriginoso che vi viene in mente.
Invece, questo film che ispira un bel po’ di sequel e spin-off ha nel titolo e in qualche veloce scena di nudo, tutto il suo erotismo. Delusi? Da un lato sì, dall’altro è interessante vedere come nel 1970 una pellicola dell’exploitation prenda una via intellettuale, progressista e femminista. E che dietro di tutto ciò ci sia Roger Corman.
Il grande Roger ha appena fondato con suo fratello la “New World Pictures” e gli viene suggerito da alcuni distributori di fare un ...
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Il sottile fascino del peccato

Il sottile fascino

del peccato

Non mi sfidare Fabrizio! Non ci provare! Chi l’ha fatto è morto!
Specificano i titoli di coda che il film è ambientato ad Alberobello, ma che la cittadina pugliese non ha nulla a che vedere con la “bieca” storia. Il problema non è tanto essere abbinati alle oscure vicende, ma esserlo a un film come questo, che non va oltre alla fiction o soap opera fatta piuttosto male.
Prima cosa non va confuso con “Il fascino sottile del peccato” di Nini Grassia e seconda cosa va notato un cast di nomi famosi, un po’ in declino, che avrebbero potuto fare di più ma che probabilmente è stato annientato da una sceneggiatura fiacca, da una regia amatoriale e da un doppiaggio fastidioso. C’è Nino Castelnuovo, Nando Gazzolo, Laura Troschel, Lorenza Guerrie...
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Las orgías inconfesables de Emmanuelle

Las orgías

inconfesables

de Emmanuelle

 

Este bella señora qui sas non sabe que un noble espanol esta sempre al servizio de las damas
Redenzione e ricaduta nella lussuria. Soprattutto la seconda cosa. Ma soprattutto un film con soli obiettivi commerciali, a partire già dal titolo in cui spicca Emmanuelle, che nulla ha a che vedere con la serie. Comunque non è la prima volta che Franco segue la traccia della famosa donna libera, anche se la volta precedente, cioè nel 1973, era alle prese con l’Emanuelle con una “m” sola.
E non è di certo la prima volta che ci troviamo in un suo film che è un lungo carosello di scene di sesso, tenute insieme da una sottile trama che giustifica il tutto.
 
Pronti e via e i due protagonisti fanno sesso in un museo delle cere...
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The Last Sharknado: It’s About Time

The Last Sharknado:

It’s About Time

History’s biggest disaster comes to an end
Non c’è tempo da perdere nel mondo trash di “Sharknado”. Finiti i titoli di testa, ci sparano subito tre citazioni: “Jurassic Park” “Guerre Stellari” e soprattutto “Ritorno al Futuro” che sarà la colonna vertebrale di tutto il film.
Il nostro immancabile eroe Ian Ziering si lancia a ottantotto miglia orarie in improbabili scene d’azione, sbeffeggiando dinosauri e portando una borsa con la testa (del robot) dell’amata April.
Questo è l’inizio dell’ultimo capitolo di una delle saghe più assurde che il cinema ricordi, arrivata alla meritata fama per puro caso.
L’ultimo capitolo è una specie di ritrovo di vecchi personaggi ritornati in vita grazie ai soliti sceneggiatori scriteria...
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Il regista nudo

Il regista nudo

We’ll create a new era together a sexual revolution
Alla fine bastava raccontare le cose come sono realmente andate per avere una storia già interessante. Ma a Masaharu Take che supervisiona questa serie, evidentemente, non bastava e con il permesso del “The naked director” originale, che ha detto di sì a patto che le dinamiche fossero interessanti, sono stati aggiunti fatti e situazioni inventate. Cose così strane e paradossali che non di rado ci si chiede “Ma questo è successo davvero?”. E, sì, le cose più strane sono davvero accadute.
D’altronde Toru Muranishi, regista, attore, autore e produttore non poteva di certo avere una vita tranquilla considerando che è chi ha rivoluzionato l’industria dell’hard giapponese negli anni ottanta e novanta...
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Terror at Orgy Castle

Terror at Orgy Castle

a succubus sent to suck the strength from her male victim
La vecchia Europa è fatale per una giovane coppia in vacanza. Prenotano una stanza in un castello di proprietà della Contessa Dominova che ha alle sue dipendenze il solito bieco servo di nome Igor. Quei posti, si direbbe, dove appena entrati, dovresti fuggire, chiamare chi te l’ha prenotato e farti ridare i soldi.
Ma se Bill e Lisa avessero rinunciato, non avremmo potuto ammirare questo film estremamente trash che non ha né titoli di testa, né di coda, forse per la classica “vergogna” di apparire e preferisce la narrazione con voce esterna ai dialoghi.
Innanzitutto dallo “spaventoso” titolo si può benissimo togliere la parola “Terror” e lasciare il più corretto “Orgy Castle”, perché non c’è nulla ...
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L’insegnante al mare con tutta la classe

L’insegnante al mare

con tutta la classe

-Potrebbe essere un valido collaboratore. È un ottimo architetto
-Io preferisco le architette
L’insegnante al mare con tutta la classe è in realtà Gino Pagnani, in un non meglio definito, professore veneto. Ma tranquilli, non è lui che si spoglia. L’onere di mostrarci un po’ di carne è sulle spalle di Anna Maria Rizzoli, sfruttata il più possibile con le sue tettole (come dice Banfi nel film) e il suo lato B.
Come si può intuire siamo nell’ennesima declinazione del sotto genere insegnanti, in un film che ha qualche spunto interessante, ma una terrificante e noiosissima seconda parte. Tarantini alla regia, con Milizia alla sceneggiatura, mostra ancora una volta di saper scegliere bene protagonisti e caratteristi.
Perché quello c...
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La Casa di Carta – Terza stagione

La Casa di Carta

terza stagione

Se adesso ci comportiamo come topi in trappola loro ci colpiranno di nuovo, uno a uno. E c’è solo un modo per evitarlo. Affrontarli
Mi immagino che le cose siano andate in un certo modo, con un gruppo di sceneggiatori tipo quelli di Boris, che devono aver avuto una discussione di questo tipo.
“Massì dai, ripeschiamoli così…de botto…senza senso. Facciamo iniziare il tutto con dei dirigibili che volano su Madrid”
“E Berlino? Non c’è più Berlino! Ci deve essere Berlino!”
“Berlino…facciamo che ha un altro piano geniale e lo mettiamo in vari flash back e mettiamo un nuovo personaggio che un po’ lo ricordi nei modi”
“E la fregna?”
“Tokyo...
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