Up your alley
They Gonna Kill You With Laffs!
Dicevamo che Seymour è il classico nerd che non ha mai avuto esperienze con una donna, nonostante i suoi sogni siano pieni di t...
Up your alley
They Gonna Kill You With Laffs!
Dicevamo che Seymour è il classico nerd che non ha mai avuto esperienze con una donna, nonostante i suoi sogni siano pieni di t...
Wayne’s World
I know I don’t have his looks. I know I don’t have his money. I know I don’t have his connections, his knowledge of fine wines. I know sometimes when I eat I get this clicking sound in my jaw.
Uscito turbato dalla visione del per me mediocre “Bohemian Rhapsody”, mi sono rifugiato in quello che è l’omaggio migliore del cinema a Freddie Mercury e ai “Queen”. Cioè, il viaggio in auto di quattro ridicoli cappelloni (più amico sbronzo), mentre ascoltano e cantano, appunto, “Bohemian Rhapsody”. Direi una delle scene più famose del cinema degli anni novanta.
A parte questo momento (e nuovamente ringrazio per avermi depurato dal biopic), “Wayne’s World”, a vederlo oggi si conferma un film fresco, divertente e stupidamente liberatorio...
Beat
Derrick, soci e cani poliziotto, sembra da un po’ di tempo che siano stati messi in cantina dai vari registi e sceneggiatori tedeschi. E per fortuna. Addio al nazionalpopolare (almeno in parte sia chiaro) e benvenute serie che osano e che sono riuscite ad alzare il livello delle loro storie. Tipo “Deutschland 83” e “Deutschland 86” e il ricchissimo “Babylon Berlin”. Tutte fondate tra l’altro su fatti storici. Ma è con “Beat”, a parer nostro, che i tedeschi mostrano definitivamente di saperci fare. Sia, chiaro, nulla da togliere alle sopracitate serie TV (a parte “Deutschland 86”), ma la seconda serie TV tedesca co-prodotta da “Amazon” vanta un’ambientazione a dir poco originale, che viene poi gestita al meglio.
Dietro a “Beat” troviamo l’interessante ...
Deutschland 86
con gli ideali non ci compro nulla, con i soldi sì
Che fine ha fatto quella bella ambientazione, la ricostruzione della vita e dei costumi della DDR? Spariti, quasi del tutto, diluiti in uno scialbo lavoro che richiama i più mirabolanti Eurospy degli anni sessanta.
“Deutschland 83” aveva fatto il botto ovunque (eccetto patria, dove per vari motivi si era rivelato un flop) aprendo le porte internazionali per le serie tedesche. Ed era a nostro modesto parere, superiore a un’altra notissima serie di spionaggio. Così è nata la spasmodica attesa per il suo sequel, ambientato tre anni dopo e finalmente trasmesso su SKY.
Le aspettative erano tante, ma già i primi minuti mostrano qualcosa che appiattisce il tutto. Ed è proprio il fatto che “Deutschland 86” si c...
Read MoreLa signora di
Wall Street
Forse posso fare qualcosa per tuo marito. Se tu sarai disponibile con me
Il genio colpisce ancora. Un paio di anni prima esce un film che narra degli eccessi e del rampantismo dell’epoca. Un film che vince un “Oscar” con Oliver Stone alla regia e Micheal Douglas come protagonista. E il genio, dicevamo, che fa? Ne crea una versione erotica, estremamente low budget con protagonista femminile. Lei, che usa la sua femminilità per scalare il mondo di Wall Street, è l’attrice e modella Tara Buckman, interprete di diverse serie TV, di vari B Movies e che con Joe D’Amato, il genio di cui parliamo, aveva già lavorato in “Blue Angel Cafè”.
Joe D’Amato, il nostro amatissimo Joe, è però lontano dai tempi migliori e se l’idea è stuzzicante e furbacchio...
Read MoreVenni vidi e m’arrapaoh
Domenica svortamo, sento odore di scopata. Finalmente scoprirò come è dolce la patata
Come se “Il Tempo delle mele”, odorasse delle scoregge infiammate di Alvaro Vitali. Cioè un’opera trash, d’incredibile qualità, purtroppo poco considerata. Dal titolo, che richiama un’altra opera di vitale importanza (ed è inutile che scriviamo quale), “Venni Vidi m’arrapaoh” non delude le aspettative, dando in ogni fotogramma una grande soddisfazione agli amanti di un certo cinema. E forse, diciamo forse, sappiamo chi è il colpevole. Alla regia c’è un certo Vincenzo Salviani (produttore di “Uomini si nasce, poliziotti si muore”) ma alla sceneggiatura c’è il mitico Mario Bianchi, già nel pieno del suo periodo porno trash.
Ma limitarci alle sco...
Read MoreChristmas Cruelty!
Advarsel! Inneholder ekstremt blodige og brutale scener
La musichetta da Grinhouse delle prime immagini può confondere le idee. Qui si fa sul serio, perché poi, troviamo un uomo nel bel mezzo di una mattanza. Il sangue già scorre e lui violenta una donna e affetta un bebè. Un inizio senza complimenti.
“Christmas Cruelty!” scritto e diretto nel 2013 da un gruppo di semi-esordienti norvegesi è un “simpatico” omaggio agli slasher, al cinema “Grindhouse”, ma allo stesso tempo è un film che la mette giù dura. E sapete quanto sono seri lassù, quando si tratta di fare le cose per bene.
La storia è molto semplice, come riferimenti culturali impongono. Questo killer, ama far fuori le persone che stanno festeggiando il Natale.
Dopo l’allegra famigliola...
Read MoreMatinee
Exactly! What a perfect time to open a new horror movie. Think of it, my friend. Millions of people looking over their shoulder, waiting for God’s other shoe to drop, never knowing if each kiss, each sunset…
“Matinee” ha da sempre un posto d’onore nella lista dei film che hanno ispirato questo sito. Quei film che in tempi non sospetti fanno scattare un’idea che pian, piano (molto piano a dire il vero, ma erano altri tempi) prende forma. La prima volta con “Matinee” fu negli anni novanta, a tarda notte, su Rai 3. Un film mai dimenticato che oggi ritrovo su “Amazon Prime Video”. Con qualche timore, perché si sa che i ricordi giocano brutti scherzi, schiaccio play. E posso dire che nonostante il tempo trascorso, i gusti cambiati e i capelli in meno, “Matinee” ...
Read MoreFirecracker
She’ll Send You To Heaven, And Then To Hell!
Potremmo mai parlare male di un film che nei primi minuti mostra la protagonista in un intimo trasparente che abbatte a suon di colpi di karate dei cattivoni che sono entrati nella sua stanza d’albergo? Potremmo mai parlare male di un film in cui l’antagonista ha il baffone biondo d’ordinanza? No, non possiamo.
Nonostante la trama scopiazzi un po’ in giro e nonostante le tante scene di lotta siano, come dire, leggermente assurde. Del nostro stesso parere è anche il sommo Roger Corman che inserisce questa pellicola nella sua “Cult Classic Lethal Ladies”. La consacrazione.
E se ancora avete dei dubbi su questo b movie americano/filippino sappiate che troviamo Jillian Kesner come protagonista...
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