Hyde’s Secret Nightmare

Hyde’s Secret

Nightmare

Beh… vedi, potremmo dire che sei morto
Non è vero, non è proprio morto
Ok…allora diciamo che non abbiamo ancora deciso cosa fare con te

Se volete un’etichetta potremmo dire che si tratta di un “porno-horror”. Ma i film di Domiziano Cristopharo sono difficili da catalogare, perché spaziano in lungo e in largo, nei più disparati e lontani territori. Un bell’esempio di come sia complicata e a 360° la testa del regista romano ci arriva da questo “Hyde’s Secret Nightmare”.

Il titolo ci porta subito a pensare a una delle tante varianti sul tema Jekyll & Hyde. Il punto di partenza è quello certo ma Cristopharo si lancia in simbolismi, citazioni, critica sociale, erotismo, porno, ironia/satira e tanto altro ancora in ben due ore di visione...

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Milano: il clan dei Calabresi

Milano:

il clan dei Calabresi


Mi hai sempre cacciato via come un lebbroso, ti vergognavi ad avere un parente come me. Come il Merenda. Eppure sono stato io che ti ho fatto arrivare un questa città…

Giorgio Stegani legato allo spaghetti western si dà al poliziesco e soprattutto cerca il colpo d’effetto. Lo cerca immediatamente piazzando una scena di stupro addirittura sui titoli di testa. Lo fa anche dopo mettendo in una storia di man hunting un aspetto che potremmo definire da fantascienza. E lo fa giocando sul sicuro, dando ad Antonio Sabato la parte principale, un malavitoso del sud (come in “Milano Rovente”) e a Pier Paolo Capponi il ruolo del commissario.

Di certo è un’idea originale nel panorama del noir/poliziesco italiano, ispirata da “Panic in the Streets” di K...

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Bill Huckstabelle: Serial Rapist

Bill Huckstabelle:

Serial Rapist


Inspired by the Bill Cosby rape allegations

Bill Cosby è l’ispirazione di questo film del 2015. E sarà l’eccitazione di vedere la caduta di un idolo, ma noi ci aspettavamo o una satira corrosiva oppure un torture porn. Ancor meglio entrambe le cose.
Jerry Landi alla regia di questa produzione indipendente non mantiene le promesse, anche se bisogna riconoscergli una certa bravura nella gestione delle poche cose a disposizione e un notevole impegno dietro la macchina da presa.

Ma “Bill Huckstabelle: Serial Rapist” non sfrutta né l’onda delle notizie, né la possibilità di sbizzarrirsi sull’argomento. Il tutto resta abbozzato, chiuso e poco sviluppato, lasciandoci alla fine un senso di incompletezza.
L’azione latita parecchio e si ferma a u...

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The Lady 3: la perfidia patinata

The Lady 3: la perfidia

patinata

Ode all’intelligenza del trash


Partiamo da un punto e ci troviamo in un altro. Saliamo al top, scendiamo negli inferi e risaliamo. Il centro della sfera è il buco nero che ci inghiotte

Poche ore fa si è chiusa una pagina importante delle serie e Webserie italiane. È terminata la terza stagione di “The Lady”, l’ultima in assoluto. A quanto pare.

Sui social e su siti vari qualche hater festeggia, “speriamo che anche tu ti ritiri dalle scene”, dimostrando di non aver capito un cazzo, oltre a essere il primo fattore di successo di “The Lady”. Altri con ironia piangono la fine e qualcuno anche con sincerità (i gusti sono gusti eh!).
Noi siamo convinti di quanto detto per la prima serie, ribadito per la seconda e confermato per la terza: Lo...

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Die Mädchenhändler

Die Mädchenhändler


Schwarzes Geld Für Weisse Frauen

Il trafficking secondo Erwin C.Dietrich va raccontato con una musichetta pop e con ragazze poco vestite oppure direttamente nude. Non siamo qui per criticare questa scelta narrativa (che oggettivamente è una vera porcata), perché Dietrich di certo non voleva toccare temi sociali, ma unicamente creare un sexploitation che tirasse su un po’ di soldi.

E lo fa con la cara vecchia pratica del taglia e incolla, utilizzando scene che vedremo in altri suoi lavori (“Vacation Temptation” o “Gefangene Frauen”) e qualche footage da film sull’Africa (magari di guerra). Così tanta confusione che per un po’ abbiamo pensato di essere di fronte al fenomeno del déjà vu...

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Trash Fire

Trash Fire


Oh, Owen… grow up. Your mother was a whore. Your father was a moron, and your sister’s an abomination.

Usare il cinema con sincerità e voglia di parlare sé con un po’ di catarsi. Richard Bates Jr. mette sul piano personale anche questo film, che arriva (esattamente come il predecessore “Suburban Gothic”), dopo un periodo di crisi.
Un lavoro ancora una volta molto intimo i cui personaggi riflettono i conflitti di Bates, il suo passato, i suoi fantasmi e la voglia/speranza di risolverli. In qualche modo.

Il risultato sembra a primo impatto ottimo, perché c’è una buona fotografia, c’è del black humour e un aspetto misterioso molto affascinante...

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Femmine Infernali

Femmine Infernali


Il nuovo direttore vi vuole pulite! È un patito dell’igiene ricordatelo!

Lloyd Kaufman non sbaglia mai. Fiuta un B Movie come il miglior cane da tartufo e ci si butta sopra. Cosa ci guadagni non è chiaro, ma anche in questo caso fa una scelta giusta. Pubblicato su DVD per la compagnia di New York, “Escape from hell” è un film italo-spagnolo del 1980 originariamente intitolato “Femmine Infernali”.

Si tratta di un Women in prison con qualche piccola differenza rispetto ai suoi simili, con una regia adeguata ma con una lunghezza eccessiva. Uno di quei lavori consigliabili ai fan dei film brutti e uno di quei film che per risparmiare ha diviso cast, crew, location (e forse pure giorni di ripresa) con “Orinoco: Le prigioniere del sesso”.
Alla regia c’è

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Viva Negan! Morte a Rick!

Viva Negan!

Morte a Rick!


È finita la settima stagione di “The Walking Dead” e ci sale un senso d’ingiustizia e parecchia noia dal nostro marcescente profondo. Anche se “TWD” è un prodotto mainstream e quindi lontano dalla nostra linea editoriale (linea editoriale in senso ironico eh!) non possiamo fare a meno di dire qualcosa in merito. Anche perché la serie TV ha come fondo un tema a noi caro: gli zombie. Va bene, va bene, i morti viventi del titolo non sono loro, ma quelli che scappano, ma tant’è, lo zombie c’è, sempre meno, ma è ben realizzato.

Dopo sette lunghi anni e parecchie avventure, che potevano essere riassunte in metà puntate, perché onestamente molto spesso non capita nulla, siamo giunti a un verdetto: Rick ha rotto i coglioni...

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The revenge of the naked cheerleaders

The revenge of the

naked cheerleaders


The girls cheers again!

Le Mary Jane del soldato Joker sono qui al gran completo e in grande forma. Tutte in un filmetto da college, tra le loro urla e quelle dei giocatori di football stereotipati ululanti e dopati. I due gruppi s’incrociano nel modo più classico possibile e nel posto più banale (cioè negli spogliatoi tra calzini sporchi e sospensori mai lavati). Mentre fuori dal college la vita scorre felice, tra villette color pastello, prati tagliati e crostate di mele.

Venti minuti così, con qualche patimento d’amore con colori saturi, ti fanno sperare che un asteroide non solo ti distrugga la casa ponendo fine alla visione di questo film, ma che distrugga tutto il pianeta evitando che qualcun altro realizzi una cosa del genere.
Ma, c...

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La banda del gobbo

La banda del gobbo


Nell’ultima parte dice: “C’è una cosa sola vera, per chi spera, che forse…forse, un giorno, chi magna troppo adesso, possa sputà le ossa, che sò sante. Questo dice la canzone. Invece Marazzi Vincenzo, Er Gobbo de Roma, dice “io quelle osse ve le voglio fà cagà!

“Lui c’ha sette vite come i gatti” dice il fratello leggendo una lettera d’addio. Sarà vero ma il Gobbo finisce nel Tevere sulle note di “Roma Capoccia” di Venditti e anche se non si vede il cadavere (e ha le vite di un felino), non lo vedremo più in un film. Pare per colpa di diverbi artistici tra Lenzi e Milian, ma va a sapere.

Nel 2013 il produttore Massimiliano Caroletti (a essere sinceri più noto per essere il marito di Eva Henger) annuncia il film “Roma Capoccia” che dovrebbe seg...

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