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Midnight Party

Midnight Party


I minuti nei quali Lina Romay ha dei vestiti addosso sono inferiori ai dieci minuti sui settanta e passa di tutta la pellicola. Contateli anche voi. Ma non pensate solo ed esclusivamente male. “Midnight Party” non è soltanto una carrellata di scene per vedere la Romay, ancora una volta, nuda in ogni visibile dettaglio. No. “Midnight Party” è qualcosa di più. È uno psichedelico e bizzarro sberleffo al cinema, con particolare attenzione alle “spy story” e al cinema porno.
Tutto subito disorienta perché non è chiaro l’obiettivo di Franco, ma man mano che il film si srotola e la Romay rotola nei letti, il quadro appare più chiaro, anzi più confuso e bizzarro nella sua azzeccata parodia.

L’infallibile Franco centra l’obiettivo, rovesciando e utilizzando le ...

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Rolls Royce Baby

Rolls Royce Baby

I’m a flame, a flame with a such burning desire

Quasi una rarità vedere Lina Romay senza Jesus Franco. E si vede. E quasi una rarità bocciare completamente un lavoro di Erwin C.Dietrich prolifico produttore e genio dei B Movie.

Ma questo “Rolls Royce Baby” è un lungo e noioso film senza trama e che avrebbe fatto meglio a sviluppare tutte le intenzioni di essere un porno, invece di cercare una via di mezzo tra lo stesso, il soft-core e l’erotismo raffinato. Lina Romay ci accoglie fin dalRolls Royce Babyla prima inquadratura a gambe aperte e la situazione cambierà di rado nel corso del film.
La trama è molto facile da raccontare. Lina interpreta Lisa, una ricca modella ninfomane che a bordo della sua Rolls Royce raccatta uomini e donne per strada per farci sesso...

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Caligola: La storia mai raccontata

Caligola:

La Storia mai

raccontata

Ma posso fare di meglio, impalare gli uomini per ricacciare nel nulla la loro vita. O accecarli per impedirgli in questo modo la vista del sole. Io deciderò chi vivrà e chi morirà.

C’è un capo di governo che continua a comandare tra festini, dichiarazioni immortali, progetti di grandi opere, gridando al complotto contro di se e cercando di far star zitti gli oppositori.
Avrete sicuramente capito di chi stiamo parlando. No, non è Silvio. È un personaggio dell’epoca romana e la sua storia, sottolineiamo, quella mai raccontata, fa parte di un film del 1982 del grande Joe D’Amato.
“Caligola: La storia mai Raccontata” è un “Kolossal” del cinema estremo, il film più ambizioso di D’Amato che qui si firma David Hills.
La mano calda di ...

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Immagini di un Convento

Immagini di

un Convento


-Noi siamo rassegnate alla volontà del Signore. E poi non abbiamo tesori da attirare dei maleintenzionati solo qualche candelabro d’argento nella cappella
-Avete ben altri tesori Madre, la vostra virtù per esempio!
-Che intendete dire?
-Che io sono un uomo e che voi sotto quell’abito siete una donna

Medioevo. Anno più anno meno. Nel giardino di un Convento c’è una statua con tanto di corna e barbetta, molto demoniaca, denominata statua de “Il Dio Sconosciuto”. Il convento stesso è costruito su un tempio pagano. E le suore che ci vivono sono giovani, belle, portano più o meno tutte la terza o hanno un fisico marmoreo. Indossano poco intimo e una sorta di calze autoreggenti.
Dietro alla macchina da presa c’è Joe D’Amato, che cura anche la fotograf...

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Porno Holocaust

Porno Holocaust

Non sarà di certo un’altra guerra ma qualcosa di anormale sì.

Animali enormi e un mostro superdotato vivono su un’isola deserta, oggetto in passato di esperimenti nucleari. Basta questo per incorniciare “Porno Holocaust”, come un imperdibile e geniale scult.
Joe D’Amato nel suo periodo porno horror caraibico ci regala una pellicola trash di indiscusso valore. La più folle di questo suo periodo. Una trama horror pressoché inesistente, la totale assenza di momenti splatter, su una storia esile e prevedibile che più che scoprire i risultati della follia dell’uomo, preferisce mostrare i protagonisti che ci danno dentro in ogni momento possibile, riassumendo a volte le vicende in lunghe scene di chiacchierate.
Scene porno esplicite di ogni tipo e posizione, tr...

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Le notti erotiche dei morti viventi

Le notti erotiche

dei morti viventi

vieni ti farò felice

Vendetta, astuzia commerciale o semplice follia. In ogni modo uno dei film più trash e più leggendari del grande Joe D’Amato. “Le notti erotiche dei morti viventi”. Insana e originale commistione tra l’horror e l’erotismo arriva nel 1980, in un periodo in cui il buon regista romano è nel pieno del suo “periodo esotico” e nel pieno di un uragano di film che escono nello stretto giro di tempo (“Orgasmo Nero”, “Porno Holocaust”, “Hard Sensation”, “Porno Esotic Love” e “Paradiso Blu”).

Forse un po’ offeso per essere stato escluso dalla regia di “Zombi 2”, D’Amato si ritrova tra le mani un copione scritto da un certo Tom Salina, che altri non è che il fido George Eastman...

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