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Schiave Bianche violenza in Amazzonia

Schiave Bianche

violenza in Amazzonia


Fare un film sui cannibali, senza cannibali e fuori tempo massimo, non è una grande idea. Nemmeno fare un film che richiama “Cannibal Holocaust”, lo è.  E se proprio vogliamo fare i precisi, cercare di convincerci che si tratti di una storia vera quando tra gli sceneggiatori c’è un volpone del genere “Mondo” come Franco Prosperi non è, nemmeno questa, una grande idea.
Ammiriamo comunque la voglia e la volontà di Mario Garriazzo e va detto che nel suo curriculum questo film resta uno dei migliori.
Per il resto “Schiave Bianche violenza in Amazzonia” mostra tutti i limiti di un’idea arrivata tardi e troppo trattenuta, che oltre a non mostrarci cannibali ci lascia quasi a secco di sangue, eccetto un paio di scene iniziali.
Quindi s...

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I sopravvissuti della città morta

I sopravvissuti della

città morta


-No, questo scettro forse non esiste nemmeno
-Esiste Rick…
-Dean…devo rifletterci sopra
-Ti conosco bene, per uno come te è una sfida. Vero? Stai già pensando a come aprire quella porta
-Sei solo un ignobile bastardo!

Modellini che esplodono e colonne di cartapesta che cadono, accompagnano le avventure di Rick Spear un ladro un po’ alla Diabolik, che poi diventa un avventuriero un po’ all’Indiana Jones. Anthony M. Dawson o Antonio Margheriti se preferite, in “I sopravvissuti della città morta” ci racconta una storia piena di eventi e situazioni che come sempre sottolinea la vivacità del cinema di genere italiano.

Lasciate per un attimo le amate Filippine e i film d’azione, Margheriti si sposta in Cappadocia, dove aveva già diretto “I...

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Amazons

Amazons

An Age Of Magic And Mystery…A land where no man has entered

Roger Corman ha per le mani un’antologia di racconti scritta da Charles R.Saunders, intitolata “Amazons” e pubblicata nel 1979. Gli piace molto. Contatta la curatrice dell’opera, Jessica Salmonsons, che lo mette in contatto con l’autore che adatta uno dei racconti, “Agbewe’s Sword”, per il grande schermo.
Il risultato è un film d’azione e d’avventura sul genere di “Conan The Barbarian”, con bionde nordiche in costumini stretti che volano via spesso sia in combattimento e sia tra un’azione e l’altra.
Che c’è di male? Corman si sa, è un gran genio del cinema e non fa altro che seguire la moda dell’epoca.
No, nulla di male a parte il fatto che Saunders è uno scrittore afroamericano e c...

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Adamo ed Eva La Prima Storia D’Amore

Adamo ed Eva,

La Prima Storia

D’Amore

-Stavo solo guardando! Non posso neppure guardarlo il frutto proibito? Rispondimi! E’ forse proibito anche guardare? Dimmelo!
-No!
-E Allora io guardo!

Erano gli anni di “Laguna Blu” e di “Paradise” e gli adolescenti sognavano le prime avventure amorose in un luogo lontano da tutti, con Brooke Shields o Phoebe Cates oppure con Christopher Atkins e William Aames secondo i gusti. Due successi commerciali incredibili (e fondamentalmente ingiusti) che portano il solito astuto italiano a seguirne le tracce.

Così Enzo Doria e Luigi Russo realizzano nel 1983 “Adamo ed Eva, La Prima Storia D’Amore” con già nel titolo l’idea di due giovani inesperti che fanno ogni tipo d’esperienza.
Argutamente i due si svincolano dall’isola d...
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Black Mama, White Mama

Black Mama,White Mama

 
 Nothing behind but prison bars. nothing ahead but trouble

Mischiare! Contaminare! Incrociare! È questa la soluzione. Razze, culture, elementi e idee. Una cosa che può portare a creare qualcosa d’interessante di affascinante o semplicemente di curioso. Vale un po’ per tutto, per la musica, per il cibo e lo sapete bene che vale per la bellezza femminile (eh sì… ammettiamo anche per quella maschile ma non ci interessa).
Non sempre la cosa funziona nel cinema, questo va detto, ma non è assolutamente il caso di questo film del 1973. Perché qui il black e white, non sta solo nel titolo, ma è la spiegazione di un film che mischia diversi generi e due protagoniste esteticamente opposte, riuscendo a non uscire dalla strada...

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The Lost Empire

The Lost Empire
 
 
 
Ahhhh blood, My favorite wine!

Non ci vengono in mente molti registi che all’esordio saprebbero gestire una storia piena di misteriosi e antichi poteri, ninja, sette, girl power, tette, donne che lottano nel fango in una prigione ed effetti speciali di vario tipo. Beh, giusto qualcuno, tipo un Corman ecco, oppure uno che ne ha seguito le orme con passione, che è stato un suo fido collaboratore e che magari ha rifatto un suo famoso film. Sì certo, quel qualcuno è Jim Wynorski che negli anni è diventato uno dei grandi interpreti dei “B’s” grazie a una serie infinita di ottimi lavori.

Siamo nel 1985, Wynorski ha trentacinque anni e da qualche anno fa cose disparate nel mondo di un certo cinema, scrive sceneggiature, produce e si occupa di casting.

N...

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Barbarian Queen

Barbarian Queen



No man can touch her naked steel

Avremmo voluto che i libri di storia ci avessero raccontato le vicende di personaggi del genere. Sarebbe stato un piacere studiare le avventure di donne barbare bellissime, perfettamente in forma, depilate, avvolte in vestiti più che striminziti che i cattivi cercano di strappare o che in alternativa si impegnano a organizzare vaghi incontri di gladiatori di Serie B. Ognuno ha i propri obiettivi nella vita (e questo non è affatto male).

Sì, la storia come uno vorrebbe che fosse, in un film un po’ statunitense e un po’ argentino diretBarbarian Queento da Hector de Olivera che in carriera si è diviso tra cose serie e meno serie, lavorando anche per il grande Roger Corman. Il mestiere comunque si vede e abbondantemente, “Barbarian Queen”, c...

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Nudo e Selvaggio

Nudo e Selvaggio

Vedrete quello che non pensavate potesse esistere

La pietra tombale sui “Cannibal Movies”, la mette il caro Michele Massimo Tarantini, che dal Brasile, tra un film d’exploitation e l’altro, crea nel 1985 questo “Nudo e Selvaggio”. Un film che è un po’ cannibal e  un po’ commedia. Un film che prende un po’ da Indiana Jones e un po’ da Bud Spencer & Terence Hill. Un film che mette tette e nudi alla rinfusa, gettandoli addosso allo spettatore. E infine è un film che si apre sulle musiche del capolavoro “L’Allenatore Nel Pallone” e che utilizza anche quelle di “Blastfighter”. Sì, Tarantini, il caro Michele Massimo, uccide i cannibali.
A parte iniziare sulle celebri note del film di Martino, “Nudo e Selvaggio” prosegue con una rigida di sequenza di una scaz...

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Il fiume del Grande Caimano

Il fiume del

Grande Caimano



No…no…è stato lui. Ci ha aspettato sul fiume e ha rovesciato le nostre barche, non è un animale, è un demonio! Ecco questa è la sua immagine, l’ho fatta io con le mie mani! Tutti questi anni ci ho impiegato, lui non può entrare qui, non sopporta di vedere la sua immagine!

Ammettiamo che ogni tanto tifiamo l’animale incazzato che fa scempio di persone. Come in questo caso dove si costruisce un resort in piena foresta che poi viene riempito da squallidi turisti. Qui l’animale ha ragione e ancor di più quelli della tribù locale che pensano che l’uomo bianco abbia risvegliato lo spirito maligno del fiume.
A parte questo però, “Il Fiume del Grande Caimano” sfugge alle logiche di animali incazzati, mostrando più un aspetto da film d’avv...

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Gwendoline

Gwendoline



Here, when a man makes love, he dies

È dal 1950 che la povera Gwendoline se la passa male. Non proprio male, non esageriamo, ma diciamo che incappa in brutte avventure nelle quali perde vestiti e viene legata. All’inizio Gwendoline è disegnata dalla matita bondage di John Willie che tra il ’50 e il ’60 disegna storie che finiscono su diversi giornali e che soprattutto creano un’icona seconda nel suo genere, solo a Betty Page.

Gli anni passano e qualcuno decide di omaggiare nel 1984 Gwendoline, con un film. Quel qualcuno è niente meno che Just Jaeckin quello di “Emanuelle” (il primo e originale), quello di “Histoire D’O” con Corinne Clery e ancora quello de “L’amante di Lady Chatterley” con Sylvia Kristel.
Non c’è male, si può dire, le premesse sono...

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