Schiave Bianche
violenza in Amazzonia
Fare un film sui cannibali, senza cannibali e fuori tempo massimo, non è una grande idea. Nemmeno fare un film che richiama “Cannibal Holocaust”, lo è. E se proprio vogliamo fare i precisi, cercare di convincerci che si tratti di una storia vera quando tra gli sceneggiatori c’è un volpone del genere “Mondo” come Franco Prosperi non è, nemmeno questa, una grande idea.
Ammiriamo comunque la voglia e la volontà di Mario Garriazzo e va detto che nel suo curriculum questo film resta uno dei migliori.
Per il resto “Schiave Bianche violenza in Amazzonia” mostra tutti i limiti di un’idea arrivata tardi e troppo trattenuta, che oltre a non mostrarci cannibali ci lascia quasi a secco di sangue, eccetto un paio di scene iniziali.
Quindi s...
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