Bethel Buckalew tagged posts

The Dirty Mind of Young Sally

The Dirty Mind

of Young Sally

She’s radio’s answer to Fanny Hill – turn her on and she’ll turn you on! Her throat will really get you up… in the morning!

Sally scappa dalla polizia sfrecciando su un van nella provincia americana. Sally è un’eroina perché è la DJ di una trasmissione radiofonica, pirata che dispensa consigli sessuali che vengono messi in atto dagli ascoltatori. Tutto questo non piace alle forze dell’ordine che cercano di acciuffarla. Inutilmente. Tra un discorso e l’altro assistiamo a varie scene di sesso che coinvolgono anche la nostra Sally. Tutti si divertono, eccetto la polizia.

Bethel Buckalew invece è in uno di quei rari momenti in cui si smarca dai suoi hillbilly e possiamo dire anche in uno di quei momenti rari in cui cerca di raccontare una storia, che ...

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Tobacco Roody

Tobacco Roody

Each Time It Was Harder– And Harder!


Vivere nelle fattorie dei film di Bethel Buckalew non deve essere male. Perché come sempre le giornate scivolano via lente tra sole, polvere, whiskey di contrabbando e ubriaconi. Tette e sesso. Soprattutto queste due ultime cose.
E così un’altra storia hillbilly ci passa sotto gli occhi, con il solito canovaccio, con la solita ambientazione e quel filo sottile di storia che serve per autorizzare le tante scene di nudo e di sesso.


Dicevamo che vivere nelle fattorie dei film di Buckalew non deve essere male, in particolar modo e a titolo puramente soggettivo, in questa. Perché tutto si può dire sui suoi film (scontati, banali ecc.ecc.) ma il regista americano, il cast lo sapeva scegliere bene. E naturalmente non per la bravura. Deb...

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The Pig Keeper’s Daughter


The Pig Keeper’s

Daughter

She brought a new meaning to the phrase, “driving a hard bargain”!

“Talk about the Pig Keeper’s Daughter (…) She is a queen/She is a bitchy queen”. La canzoncina catchy di apertura ci ricorda che qui si parla della figlia del guardiano dei maiali la quale ha un’attitudine per le storie di sesso. Per dirla bene.

E il film è tutto qui. Ed è forse l’episodio hillbilly più famoso (con “Country Cuzzins”) di Bethel Buckalew e sicuramente, a suo modo, il più riuscito. Perché bisogna ammetterlo, Buckalew e l’immancabile Harry H. Novak sanno come fare un pessimo film erotico con un filo di trama che giustifichi le tantissime
scene di sesso. Sanno scegliere gli attori e le attrici (non c’è stranamente Rene Bond ma ci le appariscenti meteore...

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Below The Belt

Below The Belt



A Penetrating Look Into the Sordid World of Bruises and Broads!

È da masochisti guardare un film di Bethel Bucklew ma è probabilmente per colpa del nostro cervello malato che continuiamo a farci del male e a insistere sulle opere di questo oscuro regista da “Grindhouse”.
Non sempre le cose vanno male però, qualche pellicola è più o meno decente, qualche altra lo è meno, ma scorre veloce, inutile, ma veloce. Altre ancora invece ti fanno rimpiangere di essere un cinefilo. Quest’ultimo è il caso di “Below The Belt”, un film apprezzabile per sole tre cose. Due le vedremo dopo, la prima invece è il titolo, un azzeccato doppio senso con il mondo della boxe.
Che poi la boxe, sia presente solo nel titolo e in poco altro è un discorso a parte che spiega anche...

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Southern Comforts

Southern Comforts




They felt the spirit of the hills in her jugs!

Senza la “s” in “Comforts” parliamo, come noto, di un liquore inventato a New Orleans. 
Comprate parecchie bottiglie, bevetele e poi mettetevi a guardare un’altra commedia soft-core “hillbilly” di Bethel Buckalew. È l’unica maniera per sopravvivere alla noia di una pellicola decisamente lenta e senza logica. 
Buckalew e il suo cinema bucolico, senza molte pretese e senza molti vestiti, spara alla velocità della luce, pellicole su pellicole, soprattutto nel biennio 1970/71 (ben quattro, su undici film diretti in carriera). 
E se per gli altri due “Country Cuzzins” e “Midnite Plowboy” possiamo dire che c’era una vaga trama a giustificare il tutto, in questo, non troviamo alcuna giustificazion...

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Midnite Plowboy

Midnite Plowboy



Meet The Original Hollywood Hillbilly
Questo film di Buckalew ha dell’incredibile: ha una trama! E ancor di più un titolo divertente, che prende in giro il “Midnite Cowboy” di Schlesinger. 
Cosa sia successo al regista bucolico e al produttore ultra trash Harry Novak, non lo sappiamo, ma qui, questi due ci stupiscono. C’è una storia, c’è un realizzazione migliore e un’ambientazione in una metropoli, esattamente Los Angeles.
Non immaginatevi però chissà che, perché la storia non l’ha scritta Waldo Salt, ma Bethel Buckalew che non può rinunciare a tante scene soft-core e a una quantità industriale di nudi. 
Però la storia del “contadinello” Junior ha un suo filo logico...
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Country Cuzzins

Country Cuzzins

The family that plays together – stays together!

Se la campagna statunitense degli anni settanta era come quella che si vede qui, ci viene un po’ di invidia di essere nati molto dopo e in un altro continente.

Evviva la liberta! Ragazze che fanno la doccia all’aperto, coppie che si appartano nel recinto degli animali, tutti che girano nudi o quasi e disinibiti al massimo senza contare l’aria buona. Non lo sappiamo se fosse così, ma non pensiamo che nudismo, voyeurismo e libertà estrema di consumi, fossero i cardini di quella vita in provincia.
Siamo sicuri però che queste tre cose sono al centro del film d’esordio del regista Bethel Buckalew...
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