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Stag Night of the Dead

Stag Night of the Dead


When there’s no more room in Hell…you get married

Lo Zomball è un gioco facile, simile al Paintball, ma ha regole più chiare. Stare sempre in gruppo e non umiliare uno zombie, che è quella più importante.
Noi ne aggiungiamo un’altra: cercare di divertire fino alla fine, cioè cercare di non sprecare una buona idea, che parte bene ma che si perde durante il tragitto.
Nessuna regola è rispettata, soprattutto l’ultima e questo “Stag Night of the Dead” appare come un film incompiuto con grandi potenzialità.
Come tutti i film horror/comici inglesi, usciti dopo il 2004, in particolar modo quelli sugli zombie, patisce la sindrome “Shaun Of The Dead” dal quale è condannato a prendere l’ispirazione e col quale è destinato a confrontarsi, ma qui però il pa...

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Bloody Sin

Bloody Sin


Tremate le streghe son tornate

Direttamente dall’”Oltretomba”, un esercizio di stile per mano di Domiziano Cristopharo, uno dei più interessanti registi del nuovo “cinema di genere”, che sembra divertirsi moltissimo dietro la macchina da presa.

Questo suo divertimento buca lo schermo e arriva fino allo spettatore, quello amante di un certo cinema. In questa pellicola del 2011 uscita da noi diverso tempo dopo, ci mette di tutto, mischiando tecniche, con inserti “Stop Motion” e fumetti e utilizzando l’odiatissimo (da noi ed è solo un nostro problema), split screen.

E soprattutto Cristopharo riesce a calibrare una certa seducente estetica (il film si autodefinisce “Glam”) nella fotografia e l’inevitabile e volutissimo trash con la forte volontà di non farsi...

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Suburban Gothic

Suburban Gothic


This dead end town just got a lot deader

I fantasmi possono essere spaventosi oppure semplicemente leggeri e trasparenti, come quelli di questo film di Richard Bates Jr.
“Suburban Gothic” è una comedia horror politicamente scorretta che non fa paura e che strizza l’occhio ai teenagers, quelli più vicini ai twenty. Se parliamo di obiettivi da raggiungere i suoi, il regista, li raggiunge tutti, perché questa leggerezza era esattamente quello che voleva trasmettere al pubblico.

Dopo il suo film d’esordio “Exicision” del 2012 Bates finisce nel dimenticatoio e in una sorta di depressione. Per uscirne decide di scrivere un altro film, accompagnando le sue giornate con la visione di “Scooby-Doo”, “Hard Boys” e “Are you afraid of the Dark?”, tutte ser...

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Ne prends pas les poulets pour des pigeons

Ne prends pas

les poulets

pour des pigeons

Il ritorno di Michel Gentil, ci lascia un po’ perplessi. Eravamo rimasti al fatto che Jean Rollin aveva ritrovato la gioia di dirigere e una certa serenità. E perché ritroviamo il suo “porno alterego”? Il mistero non è questo granché.

Il regista francese si trova in un film semplicemente commissionato. Jean-Claude Benhamou già autore e attore in “Les trottoirs de Bangkok” produce questa pellicola del 1985 del quale è anche uno degli interpreti principali. Una paternità quasi totale che come dice Rollin in un’intervista, spinge Benhamous a voler controllare quasi tutto.

Quindi possiamo immaginare il regista che qui fa come un dipendente statale...

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Street Trash

Street Trash


If you’ve never seen a melt movie before…. be prepared

Questo è un titolo che in due parole riassume l’essenza dell’intero film. La strada al centro di tutto, con storie spietate di emarginati ed esplosioni di sangue e budella, colorate come un bel graffito.
La sceneggiatura di Roy Frumkes è a dire il vero estremamente semplice. Addirittura banale e troppo assurda anche per un film splatter. Ma lui e il regista James Micheal Muro, famoso direttore della fotografia e spesso braccio destro di James Cameron, sembrano non farci caso. Anzi, sembra che facciano forza proprio su questa storia strampalata, raggiungendo con grande soddisfazione l’apice dell’assurdo nei momenti più splatter...

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The Old Dark House

The Old Dark House



The murder mistery with a difference: you die laughing

Dopo la gita fuori porta, il buon vecchio William Castle torna a casa. In una casa stregata, naturalmente, con nuovi amici e una vecchia idea. I nuovi amici sono rappresentati dalla “Hammer Film” che con William Castle e la “Columbia Pictures” producono il remake di un omonimo film del 1932. 

L’impresa è molto ambiziosa, perché l’originale ispirato alla storia “Benighted” di J.B. Priestley vanta la regia del mitico James Whale e ha come protagonista l’immenso Boris Karloff ma soprattutto i due avevano da poco creato e dato vita a “Frankenstein”. Ma nonostante questi due mostri il film non ottiene un grande successo negli Stati Uniti ma è molto apprezzato in Gran Bretagna.

Ed è forse per...

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L’ingenua

L’ingenua

-Ma come è audace ingegnere non insista
-Ma dai che piace anche a te…non fare l’ingenua
-Ingenua? Cosa vol dir? Però non lo faccio mica col primo che capita sa? Io la conosco appena

Tutti sbattono contro le porte e dovrebbe essere una gag comica, che però non fa ridere. Sbattere contro una porta è comunque meno fastidioso che vedere questo film del 1975 che ripropone buona parte del cast e dello staff tecnico de “La Nipote”. Stesso produttore, Armando Bertuccioli, stesso autore, Giacomo Gramegna, stessi protagonisti che vedremo dopo, ma un regista diverso. Non c’è Nello Rossati ma c’è Gianfranco Baldanello...

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Cannibal Girls

Cannibal Girls



-I notice you wear the same kind of things, you girls…you sisters?
-No, we share a lot of similar tastes

Quei film che dirigi o interpreti a inizio carriera, per farti conoscere, per lavorare. Quei film che poi vedi a distanza di anni, quando sei un regista affermato o un attore/attrice famoso/a.
È questa la storia di “Cannibal Girls” piccolo b movie canadese, girato da Ivan Reitman con Eugene Levy e Andrea Martin, un bel trio di semisconosciuti che nel 1973 danno vita a quella che è considerata una delle commedie canadesi più riuscite del decennio.
Reitman che scrive la storia con Daniel Goldberg (altro semisconosciuto destinato al successo) crea una pellicola ben bilanciata tra l’horror e la commedia che non dimentica qualche nudo qua e là...

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Downtown-die nackten puppen der unterwelt

Downtown-

die nackten puppen

der unterwelt

-Are you worried? Help me undress.
-I love doing that. You know that opening zips is my favourite occupation.

Intoccabili, belle, disinibite e fatali. Cynthia e Lola. Le protagoniste di un film strano, un film che mischia molti generi, mettendoci parecchio erotismo, molta ironia, una spruzzata di poliziesco e di giallo. Piacevole, non c’è che dire, ma si poteva sfruttare meglio le potenzialità della trama.

Perché alla fine a “Downtown” manca quel guizzo finale, quel colpo di reni, per dirla in gergsportivo, che poteva farne più che un film piacevole.
Downtown-die nackten puppen der unterwelt Franco invece preferisce concentrarsi maggiormente sui dettagli intimi delle due protagoniste e coinvolgerle in tante scene soft-core, relegando l’interessante storia a un ruolo minor...

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