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Panarea

Panarea


 Cos’è cos’è che brucia piano piano, che brucia piano piano, che brucia piano piano? Il gazebo di papà, il gazebo di papà, il gazebo di papà, il gazebo di papà!

Chissà la reazione di chi, cercando informazioni su Panarea, s’imbatte nei film girati/ambientati sull’isola e legge: “L’Avventura” di Antonioni, “Caro Diario” di Moretti e soprattutto “Panarea” di Pipolo. Tre film che sono entrati, per diverse ragioni, nella storia del cinema. Se per i primi due, rimandiamo a siti istituzionali e importanti paroloni, per il terzo invece apriamo un (im)meritatissimo elogio.

Innanzitutto questo è l’ultimo film di Pipolo per il cinema e di certo il buon Giuseppe Moccia, mostra di aver perso tutta l’ispirazione che l’ha portato a creare tante commedie, alcune ...

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Abbronzatissimi – un anno dopo

Abbronzatissimi –

un anno dopo


 Ai Caraibi? I Caraibi sono out! Parola d’ordine…Made in Italy

A volte ci domandiamo il senso di un film e spesso è una frustrazione cercare risposte. Poi, ci si imbatte nell’intervista al regista Bruno Gaburro e tutto diventa più chiaro “Quei film nascevano anche perché, dovevo smaltire le raccomandate”. Gli fa eco Jerry Calà “Nel due hanno fatto un’accozzaglia, non si capiva, dove iniziavano e finivano le storie”. Se il regista e Jerry Calà, che con tutto il bene che gli si può volere non è sinonimo di cinema d’essai, si pronunciano con questi termini, cosa si può dire di questo film? Niente, a parte che è un’inguardabile accozzaglia.

“Abbronzatissimi – un anno dopo”, arriva in realtà due anni dopo, cercando di tenere i...

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Abbronzatissimi

Abbronzatissimi


Al “fratellino” del mitico non gli bastano più la Gina e la Pina, ma gli ci vorrebbero la Jessica e la Kim intesa come Basinger…

Ultime scene in quel di Cortina. “Perché non legarci anche a Vacanze di Natale?” avranno detto Castellano & Pipolo che hanno scritto la sceneggiatura e soprattutto Jerry Calà, dietro a tutto il progetto. Come dice quest’ultimo in un’intervista a “Stracult”, “Abbronzatissimi” nasce innanzitutto dopo un colpo di “mercato” di Vittorio Cecchi Gori, che strappa il comico alla concorrenza, cioè a De Laurentiis. I primi sono falliti e il secondo ha comprato il Napoli Calcio, tanto per sottolineare chi ne capisse di mercato.

Comunque il buon Jerry, propone un film fatto con amici e pronto a giocarsela con la concorrenza nel per...

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Rimini, Rimini – Un anno dopo

Rimini, Rimini

Un anno dopo


Ora rimangio e poi ti spezzo i globuli rossi!

Avremmo dovuto essere più curiosi, diciamo affamati, considerando che eravamo adolescenti di un anno più vecchi. E sì certo, anche il sequel di “Rimini, Rimini” ci riporta a qualche interessante ricordo adolescenziale, tra tette, battute volgari e doppi sensi, ma c’è sempre stato un qualcosa, anche all’epoca, che non ci hai mai convinti fino in fondo.

E quel qualcosa è che qui, seppur possa sembrare strano, si scende ancor di più di livello rispetto al predecessore. Bruno Corbucci, con Mario Amendola e Sergio Donati, scrive la sceneggiatura, restando fedele (inutile da dire) al canovaccio del genere e prendendo nuovi interpreti che dovrebbero richiamare un grande pubblico. Rimini, come scrisse qual...

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Rimini, Rimini

Rimini, Rimini

– Gildo che cosa fai?
– Niente, raccoglievo la forchetta.
– Non ne avrai mica approfittato per guardarmi le gambe? Lo sai che non porto le mutandine?
– Ah, mi sembrava tu avessi delle mutandine nere di peluche..

Colpa dei Vanzina o della tradizione dei film vacanzieri? Beh, forse non è colpa di nessuno dei due se dopo “Sapore di mare” prolificano negli anni ottanta e prima parte anni novanta una serie di filmetti scollacciati e senza arte, che riprendono il tema vacanziero e che ottengono quasi sempre buoni riscontri al botteghino. Alla fine la colpa è di produttori e sceneggiatori, semmai, che si lanciano, come sempre, su un soggetto potenzialmente redditizio.

La colpa in “Rimini, Rimini” è invece di Serena Grandi, che ci obbliga a scindere questa recensione i...

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Box Office 3D – Il film dei film

Box Office 3D

Il film dei film


-Dottor Strong, la sua competenza in simbologia mi imbarazza!
-Pensa quanto imbarazza me dire tutte ‘ste cazzate.

Sappiamo che non ci crederete, ma questa storia è vera. Ed è una doppia storia horror. Estate 2011, un amico resta folgorato da una ragazza che conosce a una festa. Inizia in tutti a modi a provarci, lei resiste e lui scopre che è una grande appassionata di cinema. Così gli viene in mente un’idea vincente: l’imminente Festival di Venezia. Brillante, elegante, perfetto e pure romantico. La convince ad andare con lui per un week-end tra amici sulla laguna e in gran segreto si procura i biglietti per il Festival. Anzi di più, per la preapertura del Festival...

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Chicken Park

Chicken Park

– Glielo dica anche lei dottoressa in che mani è il suo uccello…
-Non potrebbe essere in mani migliori…credimi…mmmm

Ogni volta che esce un nuovo capitolo del franchise “Jurassic Park”, il nostro cervello trash non fa altro che pensare al pezzo più pregiato dei film ispirati al lavoro di Crichton/Spielberg. Altro che blockbuster americano! E sì che di cose che hanno cercato di seguire la scia, ce ne sono state parecchie (a tal proposito si cita il godurioso “Dinosaur Island”), ma niente, nulla e nessuno, ha raggiunto le vette di “Chicken Park”. Jerry Calà dirige Jerry Calà. Ed è tutto dire.

Dietro a tutto ciò troviamo quel volpone di Galliano Juso che convince e sfrutta l’aurea del comico simbolo della più banale comicità anni 80, della “Milano da bere”, d...

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The Sexplorer

The Sexplorer


She is the interstellar traveller of love!

Gli alieni o per meglio dire le aliene che vengono qua per studiarci, normalmente atterranno in qualche posto soleggiato o quantomeno negli Stati Uniti.
Quindi una venusiana che ci appare già nuda dopo i primi minuti e che finisce a Soho ha già tutta la nostra simpatia. Poi senza complimenti comincia a girare senza vestiti, iniziando da una palestra dove tutti fanno attività nudi, si massaggiano nudi e s’intuisce che facciano anche altro.

La venusiana che si chiama semplicemente Explorer è interpretata da Monika Ringwald tedesca di nascita e famosa modella erotica e attrice della sexploitation inglese, che conquista subito tutta la nostra attenzione e stima...

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Travolto dagli affetti familiari

Travolto dagli

affetti familiari


Eppure stavolta faccio sul serio. Guarda qua se non ci credi, questo è un biglietto d’aereo! Parto!

I bamboccioni, quelli dell’infelice uscita di un Ministro di qualche anno fa, probabilmente esistono da quando è nato il genere umano. Sicuramente c’erano nel 1978 o almeno c’erano per Mauro Severino, che cerca di ironizzare sull’argomento in quella che è però la sua commedia più debole. Perché qui c’è un’ironia così amara che non si ride nemmeno a denti stretti, ma si prova una certa tristezza a vedere le vicende di due personaggi della storia. E alla fine il risultato è che questo non è un film grottesco, non è un dramma ma è un incerto tentativo di raccontare qualcosa, senza però comunicare niente.

Lando Buzzanca è colui che...

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Il debito coniugale

Il debito coniugale


Le zinne sono come i frutti, acerbe, mature, cadenti, grosse, piccole. A pera, a mela, a ciliegia, fragola, banana, quelle che appoggiano e quelle che non appoggiano. Poi ci sono quelle convergenti, quelle divergenti.

Ci sono scene che ti rimangono più impresse del film stesso. Perse nei ricordi di tarde notti davanti alla TV a guardare repliche di film erotici sui canali regionali.
Qual era quel film in cui Barbara Bouchet si faceva pesare una tetta per scommessa davanti a un folto pubblico maschile? E in un’altra scena “vendeva” i suoi già leggerissimi vestiti? No, non è il decamerotico in cui sta nuda a quattro zampe con Don Backy che la palpa (altra scena attaccata ai ricordi adolescenziali).
Quale allora?

Un grosso dubbio che mi assilla...

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