Demenziali tagged posts

The little shop of horrors

The little shop

of horrors



-You have perhaps an explanation for this?
-No, but if you give me a minute I’ll think of one.  

Quanto tempo ci vuole per creare un cult? Dipende dalla mano e dal genio. Nel caso di uno come Roger Corman bastano solo due giorni, più qualche ripresa aggiuntiva, per creare un classico del cinema.
Ed ecco “The Little Shop Of Horrors”, un capitolo imperdibile per ogni appassionato di nonché esempio perfetto e irresistibile di black humour. Un film che nasce dopo una lunga gestazione, folle e un po’ cinica tanto quanto il film stesso.

Siamo agli inizi degli anni sessanta e Corman ha in mente una storia su un investigatore privato. Il fidato Charles B.Griffith, che con lui scrive capolavori del tipo di “Not of This Earth” “Bucket Of Blood” “Att...

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Troppo Belli

Troppo Belli
In fondo ognuno corre dietro ai sogni che preferisce, no?

L’agghiacciante affermazione di Costantino Vitagliano: “penso che io lo vedrò per sempre, ma penso anche tantissima altra gente…” che definisce anche questo film “immortale”, è battuta soltanto dall’incredibile paragone con “Poveri ma Belli” di Dino Risi, i cui personaggi pare siano stati fonte di ispirazione per Dani e Costa.
Questo dice tutto su “Troppo Belli”. Potremmo fermarci qui, lasciandoli nella loro cieca convinzione.
Ma questa pellicola è entrata a far parte della storia, entrando nella Top 100 dei film più brutti secondo il sito IMDB. E quindi merita una recensione.
Caso raro di film trash che invece di suscitare simpatia, porta a considerare ancora più odiosi i protagonisti,

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Cannibal Women in the Avocado Jungle Of Death

Cannibal Women

in the Avocado

Jungle Of Death



-Let’s face it, who could have ever invented, but a man, the ’64 GTO? Or, for that matter, the Corvette Sting Ray, any year, any model. All you women have ever done is, what? Some French chick invented Kryptonite, or something. The important thing, like beer and meat, that was all men.
-Yeah, it’s hard to imagine a woman inventing nuclear weapons.
-Exactly! And where would we be without them?
-And the Nazi Blitzkrieg seemed like a male idea, not to mention South African apartheid. How about World War I? The Crusades? The Spanish Inquisition? The Rape of Shanghai?
-See, men have done a lot of things.

C’è un clima smaccatamente pop 80’s, ci sono una vasta serie di citazioni e ci sono, non fanno mai male, un gran numero di donne succintamente...

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Killer Condom

Killer Condom

 What can a man do in New York if he’s lonely and hasn’t a dick?

Italiani, pizza, maccheroni, mandolino, mamma e “na minchia tanta” (citando Frank Zappa). E a parte questa ironia scontata, “Kondom Des Grauens” mondialmente conosciuto come “Killer Condom” è un piccolo gioiellino trash, politicamente scorretto e ottimamente realizzato.
Parodia del poliziesco, dell’horror e materializzazione del peggior incubo maschile, in un film tedesco del 1996 per la regia di Martin Walz e la sceneggiatura di Ralph König, già autore dell’omonimo fumetto. I due sono coadiuvati da Jorg Buttgereit (proprio quello di Nekromantik 1 e 2) che agli effetti speciali compie un grandissimo lavoro realizzando l’aspetto migliore di tutta la pellicola. Il caro Erwin C.Dietrich è il produttore esecut...

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Desideri e voglie pazze di tre insaziabili ragazze

Desideri e voglie

pazze

di tre insaziabili

ragazze

-Quando la vostra povera madre morì, le promisi che vi avrei sistemato convenientemente ed è una promessa che voglio mantenere
-E allora procuraci due mariti zia
-Sì…ma devono essere due mariti coi fiocchi, non dimenticatevi che siete vergini!

Ci sono tre grazie. Una bellissima bionda di nome Angelica Ott, una seducente castana che si chiama Barbara Capell e c’è una ventenne bruna di nome Edwige Fenech. Il titolo quello italiano è molto pruriginoso (di certo di più dell’originale) e giochiamo pure sui doppi sensi, perché siamo nel 1969.
Tutto insieme suona molto, ma molto, interessante. Ma finisce qui. E spiace sottolineare che il picco di erotismo, nonostante le premesse, si ha nel titolo più che in ogni altra cosa...

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Gole Ruggenti

Gole Ruggenti
 
Una volta a un festival mi hanno mandato un muto. Dissero: Che te frega, tanto canta in playback!

Ed è Sanremo. Omaggiamo anche noi la rassegna canora con un film che ha lo stesso valore del Festival: inguardabile. Ci basta solo citare il cast per farvi capire in che mani siamo: quelli del “Bagaglino”. Che già non fanno ridere in TV, figuratevi sul grande schermo. Guidati dal solito Pingitore, che va detto che negli anni settanta fece qualche ottimo b movie, tutto lo stucchevole carrozzone tenta la via del grande schermo. E dopo aver visto questo film, si può proprio dire che non ce n’era bisogno.

 
Martufello, Manlio Dovì, Pippo Franco, Valeria Marini, Pamela Prati e tanti altri compreso Leo Gullotta (che è bravo per davvero) danno vita a un insulso filmet...
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Mutande pazze

Mutande pazze



-Se dobbiamo lavorare insieme devo sapere come sei fatta, fra di noi ci deve essere una fiducia totale, hai peli sotto le ascelle?
-Sì!
-Non tagliarli mai, che bel culo! Felice! Espressivo! Che incanta! Il culo non mente mai!

Roberto D’Agostino è uno di quei personaggi che si amano o si odiano. Una cosa però mette d’accordo queste due scuole di pensiero: D’Agostino è un pessimo regista. Per nostra fortuna però il boss del pungente sito “Dagospia” si è messo solo una volta dietro alla macchina da presa, nel 1992, con questo “Mutande pazze”.

Va detto che l’idea di base di questo film, non è affatto male. Trattasi o dovrebbe trattarsi di una satira corrosiva nei confronti del mondo dello spettacolo...
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Ultrachrist!

Ultrachrist!


He’s Back . . . And Better Than Ever!

Il diavolo non vuole farci andare in Paradiso e ci tenta con pellicole che ci faranno bruciare all’inferno. E così dopo   “Jesus Christ Vampires Hunter” finiamo nuovamente in un’altra avventura che ha per protagonista Gesù  in preda ai problemi e al logorio della vita moderna, per dirla come come la nota pubblicità dell’amaro al carciofo. “Ultrachrist!”.

Commedia low-budget del 2003, girata in digitale, prodotta dalla LeisureSuit Media per la regia e sceneggiatura di Kerry Douglas Dye.

Un film che in breve tempo ha raggiunto lo status di cult, ottenendo un notevole successo nei canali underground, spinto dal passaparola e da un divertente sito con tanto di merchandising.

Il Gesù di Dye torna sulla terra esattamente come Ter...

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Pink Flamingos

Pink Flamingos


An exercise in poor taste

Il re e la regina del cattivo gusto, si trovano nel loro regno di sudiciume abitato da fenicotteri rosa di plastica.
Il loro regno, “Pink Flamingos”, è un posto talmente oltraggioso, assurdo, disturbante, da essere un capolavoro, da vedere, senza farsi troppe domande.

John Waters e Divine sono i protagonisti di un’esplosione kitsch, di un oltraggio al cinema e agli spettatori che può essere paragonato al punk, la cui ufficiale esplosione però arriva qualche anno più tardi...

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Rock ‘n’ Roll High School

Rock ‘n’ Roll

High School



 Will be your School the next

Una bella gara rrhssi apre tra i Ramones, i Beatles, Elvis, Nino D’Angelo, Gianni Morandi, Little Tony e già che ci siamo gli 883. Non una contesa musicale, ma cinematografica: “Chi ha fatto più danni nel mondo del cinema?”.

A voi la sentenza, noi, visto il titolo del post, ci limitiamo a parlare di questo “Rock ‘n’ Roll High School” film del 1979 che ha per protagonisti i leggendari Ramones. I “Fast Four”  sguazzano allegri e bruttissimi in un mondo di teen-ager svegli e rockettari, oppressi da una preside che vuole riportare ordine e disciplina nella peggior scuola dello Stato: la Vince Lombardi High School (il cui nome è omaggio a un grande coach dell’NFL). E così i nostri eroi vengono chiamati da Rock ‘n’ Roll High Schoolun gruppo di stude...

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