Tiger King
There is a God. Her name is karma and she’s got a sick sense of humor
Ci vorrebbe il più scatenato John Waters e la presenza di Divine, per rendere “perfetta” questa serie. Perfetta, sia chiaro, tra obbligatorie virgolette. Dopo i primi cinque minuti la voglia di cambiare è tanta, stai guardando una serie che è un documentario crime, su uno che ha delle tigri, osteggiato da un’ambientalista che si batte contro una legge degli Stati Uniti. Facile no? Che sarà mai?
Però dopo dieci minuti ti prende un malsano senso di ficcare il naso nel sudicio e vedere quanto in basso possano andare i protagonisti, con il risultato che assisti esterrefatto, a ciò che vedi. Togliendo anche una percentuale di finzione scenica, il risultato non cambia. Questa è una serie filthy...
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