Erotici tagged posts

La principessa nuda

La principessa nuda


-Che tipo di città è Milano? non ci sono mai stata
-È la città della tecnologia e del futuro altezza

Una critica all’Occidente e all’Africa. In parallelo. Contraddizioni, malcostume e loschi affari. Un ottimo spunto che Cesare Canevari cerca di sviluppare con grande impegno. Riuscendoci purtroppo poco e perdendosi in una storia che non si capisce bene dove voglia andare.

L’idea di base parte da un presunto scandalo erotico, che coinvolse la principessa ugandese Elizabeth Bagaya. Una donna famosa, amata e stimata in tutto il mondo apprezzata per la sua bellezza e per la sua intelligenza. Discendente della famiglia reale del regno di Toro, si laurea in legge a Cambridge e diventa la prima avvocatessa ugandese. Siamo negli anni sessanta e il dittatore Obote elimina...

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La mansion de los muertos vivientes

La mansion de los

muertos vivientes

-You know what we should do if they don’t show up?
-Of course sleep
-That’s impossible for me. I can’t sleep if I don’t make love.

Jesús Franco ci parla di zombie e ci fa vivere diverse emozioni. Per buona parte del film, sembra di essere davanti a una commedia da spiaggia, con tantissimi nudi e diverse scene lesbo soft-core. Poi, sembra un film horror che non ha grandi risorse. E infine sembra di essere alle prese con un regista, il grande Franco, un po’ appassito...

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Lolita from Interstellar Space

Lolita from

Interstellar Space



Basta cambiare il blockbuster di riferimento e il gioco è fatto. Il direct to video è un mondo semplice, con poche pretese. “Interstellar” di Christopher Nolan diventa nel giro di pochissimo tempo il titolo di un film soft-core sugli alieni che si prende anche la briga di usare il nome Lolita.

A voi decidere se dietro a “Lolita from Interstellar Space” ci sia oltre al già citato sci-fi, pure una citazione di Kubrick (o di Nabokov) che vada a intersecarsi con il parallelismo che alcuni critici hanno fatto tra il film di Nolan e “2001: Odissea nello spazio”.
Lolita from Interstellar Space Beh…fate voi. Noi abbiamo visto solo una grande quantità di tette, scene soft-core, poca trama, poca recitazione. Insomma tutto quello che un buon film di questo genere deve avere.
C’è q...

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L’ingenua

L’ingenua

-Ma come è audace ingegnere non insista
-Ma dai che piace anche a te…non fare l’ingenua
-Ingenua? Cosa vol dir? Però non lo faccio mica col primo che capita sa? Io la conosco appena

Tutti sbattono contro le porte e dovrebbe essere una gag comica, che però non fa ridere. Sbattere contro una porta è comunque meno fastidioso che vedere questo film del 1975 che ripropone buona parte del cast e dello staff tecnico de “La Nipote”. Stesso produttore, Armando Bertuccioli, stesso autore, Giacomo Gramegna, stessi protagonisti che vedremo dopo, ma un regista diverso. Non c’è Nello Rossati ma c’è Gianfranco Baldanello...

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Cecilia

Cecilia

I was yours, body and soul for two years, yours alone. I’d never been faithful to anybody before you. The first few months were marvelous, deliciously exhausting! We made love for nights on end. Then gradually…it’s true our passion died down

Pruriginose avventure di una coppia borghese in ovvia crisi per il bene della drammaturgia e del cinema erotico.
Cecilia (Muriel Montossè) ama provocare il suo autista fino a quando quello non la cede a un gruppo di bruti che la violenta. Per qualche turba mentale lei prova piacere, confessa tutto al marito e da qui nascono le piccanti e morbose avventure della coppia.
Idea facile, già vista e che naturalmente rivedremo è una di quelle miniere d’oro che non possono assolutamente fallire.

Invece Olivier Mathot che abbiamo visto co...

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Bath-man dal pianeta Eros

Bath-man dal

pianeta Eros

 Stravaganza della regia che ha voluto mettere anche il pianeta Eros. Quello di spalle è un mitomane. Quello con la faccia dipinta è Elios, un robot imbecille

Bathman con l’“h”, perché i diritti sono una cosa seria, ma fino a un certo punto, scende giù da una collinetta con una “Saltafoss” per risalire poi dall’altra parte. Ma non ci riesce. Deve scendere e spingere. E’ solo il grande inizio di un film porno ultra trash che ha fatto la storia, perché è il primo porno comico italiano.
Antonio D’Agostino famoso regista hard degli anni ottanta dirige nel 1982 quest’insana parodia comica di Batman, che non si eleva dal porno amatoriale, sia per u
623-bathmandalpianetaeros3na realizzazione più che casalinga, sia per gli attori.  L’italianissimo Mark Shanon che ab...

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Mark of the Whip

Mark of the Whip



The stinging pain shoots through her. She can hardly catch her breath before she feels the next strike.

“When a problem comes along/You must whip it” cantiamo per tutta la durata dei film. E sì che lo sappiamo che i Devo non hanno scritto “Whip it” per inneggiare al sadomaso, ma l’assonanza con la canzone e il film è automatica. D’altronde va anche detto che questo film non inneggia (o omaggia) il cinema e che dopo un po’ è automatico distrarsi dalla visione e magari canticchiare qualcosa. “Crack that whip!/Give the past a slip”. Il cinema estremo quello che osa l’inosabile e rompe i tabù ci piace, ma deve avere un senso, una struttura che giustifichi una storia che vada oltre il consentito. “Step on a crack/Break your momma’s back”.

Abbiamo già...

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Bikini time machine

Bikini time machine




 

Il caro Fred Olen Ray sa bene come si fa. Musica surf in apertura e poi via. Due donne iniziano a baciarsi a spogliarsi e danno vita a una lunghissima scena soft-core tra tette al silicone, gemiti e soddisfazione di entrambe. Ecco il nucleo centrale del film.

Non c’è da lamentarsi perché il genere “Bikini” di Fred Olen Ray è semplicemente questo e la “time machine” del titolo è solo un oggetto inutile che crea collegamenti tra una scena soft-core e l’altra. Ci dispiace deludere gli appassionati di “sci-fi”, perché oggettivamente l’idea di un viaggio nel tempo erotico non è male, ma qui non c’è davvero nulla di fantascientifico e purtroppo rispetto ad altri film del genere, serpeggia una certa noia e una grande inutilità globale. Bikini time machine

Dopo la scena iniziale, ambi...

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Downtown-die nackten puppen der unterwelt

Downtown-

die nackten puppen

der unterwelt

-Are you worried? Help me undress.
-I love doing that. You know that opening zips is my favourite occupation.

Intoccabili, belle, disinibite e fatali. Cynthia e Lola. Le protagoniste di un film strano, un film che mischia molti generi, mettendoci parecchio erotismo, molta ironia, una spruzzata di poliziesco e di giallo. Piacevole, non c’è che dire, ma si poteva sfruttare meglio le potenzialità della trama.

Perché alla fine a “Downtown” manca quel guizzo finale, quel colpo di reni, per dirla in gergsportivo, che poteva farne più che un film piacevole.
Downtown-die nackten puppen der unterwelt Franco invece preferisce concentrarsi maggiormente sui dettagli intimi delle due protagoniste e coinvolgerle in tante scene soft-core, relegando l’interessante storia a un ruolo minor...

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Laura’s Toys

Laura’s Toys



 She played a swapping game where three wasn’t a crowd

Un film pieno di belle ragazze nude e scene soft-core è una formula vincente o che almeno dovrebbe tenerci incollati allo schermo. Invece, incredibilmente, dobbiamo dire che “Laura’s Toys” riesce nell’intento di procurarci una certa noia. Annoiati dalle tette. Chi l’avrebbe mai detto. Annoiati da un film di Joseph W. Sarno. Sembra un affronto a un regista importante che se anche appare per la prima volta su queste pagine ha la nostra massima stima.

Joseph W.Sarno da New York è stato uno di quei pionieri, folli e sfacciati, che hanno traghettato il cinema dal nudismo, al nudie-cutie per arrivare alla sexploitation. Un po’ come il nostro amatissimo Russ Meyer che non citiamo a caso, perché i due hanno iniziato allo st...

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