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La Bimba Di Satana

La Bimba Di Satana


Non stai sognano dottore, una volta mi amavi Juan. La tua memoria è labile Juan Suarez. Forse ora riconoscerai il mio volto dottore non era così? E pure Juan una volta mi amavi approfittavi di ogni momento per fare l’amore con me. Non te lo ricordi?

Da Andrea a Mario, sempre di Bianchi si tratta e sempre di registi che riescono a regalarci cose difficili da spiegare a parole.  Se Andrea ci aveva esaltato nel 1979 con il magnifico “Malabimba”, Mario, riesce addirittura a superarlo con questo “La Bimba Di Satana” del 1982. Non abbiamo citato a caso la pellicola del 1979 perché questo film è una sorta di remake che ne segue orgogliosamente la scia, forte anche dello stesso sceneggiatore Gabriele Crisanti il quale oltre ad aver realizzato cose di qualità ...

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Quella età maliziosa

Quella età maliziosa

-Una danza fallica, è questo che vuol dire?
-Esattamente
-È il suo modo di esprimersi, è un pescatore e come tutti i primitivi trasferisce nella danza le sue sensazioni, lo trova strano?

I primi minuti di questo film, sono un piacere per ogni uomo. Non ce ne vogliate care amiche, ma, la scena è esaltante: c’è un uomo che è travolto da un fiume di parole da parte di una donna, la moglie, che genialmente non vedremo mai. E le parole sono quelle che immaginate, una critica al suo apporto alla coppia, esagerata, spossante, che crea un quadretto ironico molto convincente. E va bene, va bene, siamo di parte ma bisogna ammettere che a livello narrativo e tecnico che “Quella età maliziosa” parte molto bene.
Purtroppo però pochissimi minuti dopo inizia a scr...

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Entrails of a Beautiful Woman

Entrails of a Beautiful


Woman

Più piccante del wasabi, più indigesto di un pesce palla tagliato male, Kazuo “Gaira” Komizu, chiude il dittico iniziato con “Entrails Of A Virgin”, con una brusca accelerata verso l’estremo. Tutto è di più. Scene di sesso tendenti all’hard, splatter come se piovesse (sangue), bad taste senza freni, droga e alla voce violenza troviamo donne violentate e un mostro orrendo con un pene dentato enorme.

Il regista giapponese sembra che qui non si voglia porre grossi limiti e segue la linea del primo film con riferimenti al “Pinku Eiga” e scivola anche nello stesso punto, cioè in una trama che ha diversi buchi.Entrails of a Beautiful Woman
Come in “Entrails Of A Virgin” gli ultimi minuti riservano allo spettatore il meglio, che nel nostro caso è il peggio del peggio...
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Bikini Frankenstein

Bikini Frankenstein
She’ll Love You To Pieces!

L’industria dei Bikini “qualchecosa” di Fred Olen Ray questa volta va dritta, dritta e cerca di penetrare (sì, sono doppi sensi ragazzi!) nientemeno che nel mito di Frankenstein. Non ci sono bikini al contrario di quello che promette il titolo e ci sono pochi abiti in generale, ma non è un problema, perché seppur resti lontanissimo dall’essere una memorabile parodia sul tema, questo film è un ottimo capitolo per il suo genere, quel “direct to video” soft-core fino al limite consentito, tanto caro al regista.

L’idea è molto semplice. Una realizzazione e una regia molto lineari, un’infinita serie di scene di sesso simulate e accompagnate da una musica perenne, inframmezzate da un filo sottile di storia che le giustifica...
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Doriana Grey

Doriana Grey

Little Doriana when you’ll grown you ‘ll be like venus

Le sexy vampire crescono. Non assetate di sangue ma di calore umano. L’evoluzione di questo tipo di personaggio caro al mitico Jess Franco si chiama “Doriana Grey”, parente stretta della contessa Irina Von Karlstein di  “Female Vampire” e un po’ più  alla lontana della contessa Carody di “Vampyros Lesbos”.

La somma di questi due film ci porta a questa pellicola del 1976, che riprende le basi del secondo e un po’ il personaggio del primo del quale vendica il parziale flop. 
La protagonista è la sempre poco vestita Lina Romay che vaga con pochi vestiti addosso o che al massimo ha un sottile strato di tessuto. 
Conosciuto con due titoli “Doriana Grey” e “Die Marquise Von Sade”, dai chiari riman...
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Necromania: a Tale Of Weird Love!

Necromania: a Tale Of

Weird Love!

 Our Cast Wish To Remain Anonymous

Tim Burton lo dice nel film che ha dato fama mondiale a Ed Wood: il peggior regista di Hollywood a fine carriera si è dato ai porno-horror. Un conto però è ripetere come un mantra “il peggior regista di Hollywood a fine carriera si è dato ai porno horror” (che poi non è il peggiore) nelle discussioni tra cinefili snob e un conto è perdere tempo e guardare uno di questi film.

Se siete nel secondo gruppo, siete come noi e avete tutta la nostra stima ma sinceramente fare i cinefili snob e non perdere tempo con un film come “Necromania: a Tale Of Weird Love!” dobbiamo ammettere che non deve essere affatto male.
Già che abbiamo perso ore di vita guardandolo, ci prendiamo il diritto di dire che ha tutte l...
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Entrails Of A Virgin

Entrails Of A Virgin



There is no moral in show business

Quell’attesa nervosa, quando aspetti che capiti qualcosa. Quando vuoi che capiti qualcosa. E quando ci resti male se la svolta arriva soltanto alla fine, dopo lunghi, incessanti minuti, di chiacchiere inutili e situazioni già viste o esagerate. Ecco in tre righe spiegato questo splatter erotico giapponese del 1986, diretto da Kazuo “Gaira” Komizu
Regista e sceneggiatore giapponese prende il suo soprannome di “Gaira” da un Gargantua del film “War Of Gargantua” del 1966 e con questa pellicola inizia un dittico horror estremo, sia nei temi, che nella realizzazione.
Violenze, scene di sesso, eiaculazioni, peni enormi, sono le caratteristiche in sintesi di questi suoi due film che escono nello stretto giro di tempo.
Que...

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Undici Giorni, Undici Notti

Undici Giorni,

Undici Notti


-La tua banca è d’accordo Micheal, dovrai fare solo dei piccoli versamenti mensili. Vogliamo che Ellen sia felice. Sei contento Micheal?
-Mi scusi signora ora devo scappare…ho un lavoro urgente da finire

Con l’occhio critico e col senno di poi dire che “Nove Settimane e mezzo” fosse un pessimo film è cosa mondialmente nota, tanto quanto parlare del suo successo e tanto quanto il fatto che Joe D’Amato fosse un fottutissimo genio.

A dire il vero era il mondo del cinema italiano a essere geniale, frequentato da un manipolo di menti malefiche pronte a buttarsi nella scia di grandi film di successo. Così un anno dopo l’uscita delle storie pruriginose di Kim Basinger e Mickey Rourke arriva la “Filmirage” con una versione “low cost” del noto ...
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Les Demoniaques

Les Demoniaques
 

l want to feel their bones breaking between my finger

Jean Rollin ha grandi intenzioni, come quelle dei suoi primi film, per “Les Demoniaques” definito da lui stesso un film espressionista. Cerca di fare un bel lavoro, con una storia valida che s’ispira ai classici dell’avventura, con una buona location ed è alla ricerca dell’estetica, di una buona fotografia in (quasi) ogni inquadratura. 

Purtroppo però questo titolo porta con se un destino maledetto e “Les Demoniaques” è un film non riuscito al cento per cento. Parte della colpa non è attribuibile al regista francese ma è la somma di eventi sfortunati e contrari che ne minano la qualità. 
Innanzitutto il titolo viene cambiato da “Les Diablesses” a causa di diritti di copyright, poi i produttori Wallman e...
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Nuda Per Satana

Nuda Per Satana

 

Che orribile giornata, sono viva per miracolo. Viva? O forse sono morta? Sì ecco perchè questo sembra il castello dei fantasmi. E quel dottore vestito in quel modo! Che pagliacciata, che scherzo di cattivo gusto!”

Ci siamo cascati in pieno. Per circa venti minuti abbiamo avuto l’impressione d’essere di fronte a un film interessante. Fatto bene. Un horror sulla falsa riga di quelli di Jess Franco, tra scenari gotici e utilizzo smodato di zoom. Sì ok, qualche stranezza c’era, un flash con una donna nuda, o il fatto che si capiva il problema di fondo, ma tutto sommato il gioco funzionava.
Poi questo “intro” già lungo di suo e pieno di paroloni non ha un crescendo drammatico, ma si allunga fino al termine del film. Parole, parole, parole. Nudi, nudi, nudi...

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