Erotici tagged posts

Velluto Nero

Velluto Nero



-Mi hanno graffiata e morsa quelli, per fortuna che sei arrivata tu…ehi…ma non ti avrò mica scandalizzato?
-Ti è piaciuto?
-In che senso?
-Sei arrivata a un orgasmo?
-No!
-Non ci riesci mai vero?

Dopo qualche episodio di successo di “Emanuelle” e dopo i suoi vari spin-off, tra i quali “Laure”, la cosa più scontata, che sarebbe venuta in mente anche a noi, era quella di continuare la fortunata serie e di far incontrare due personaggi che avevano bucato lo schermo e acceso, come ben sappiamo, le fantasie del pubblico.

Coglie l’occasione di suggellare questo incontro, tra Laura Gemser e Annie Belle, Brunello Rondi più famoso come sceneggiatore (collaborò alla stesura di “8 e mezzo” e “La Dolce Vita”) che come regista...
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Fantasm

Fantasm

 The Sin-Sational Cult Film Classic

Ci scuseranno le lettrici, ma questo blog è scritto da maschi e ci consentirete una battuta: per capire le donne ci vuole uno studio approfondito, ci vuole un professore dal nome minaccioso e ci vogliono esempi e teorie (molti i primi, poche le seconde). Ed ecco Jungenot A. Freud, che analizza, sminuzza, teorizza il comportamento delle donne, in una pellicola australiana del 1976.

Noi, che psicologi non siamo, ma che scriviamo di cinema, ci limitiamo invece ad analizzare il film, lasciando lo studio della mente, ancora una volta misteriosa, delle donne, a un’altra occasione. Perché chiaramente “Fantasm” non è un’opera scientifica, ma uno dei tantissimi episodi dell’epoca fatti, pensati, per mettere un po’ di donne nude e diverse sc...

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Vacanze per un massacro

Vacanze per

un massacro

-Che cosa ha fatto a Paola?
-Le ho fatto quello che lei hai fatto tu. Non come hai fatto tu. Noi abbiamo fatto l’amore

Mario Gariazzo del quale abbiamo parlato per “Incontri Ravvicinati di un certo tipo”, scrive un soggetto. Per qualche motivo la produzione non lo vuole come regista e gli preferisce un ormai appassito, ma sempre di richiamo, Fernando Di Leo.
Così un po’ per colpa di una storia che non ha mordente e un po’ per colpa di un regista a corto di idee, ci si para davanti questo thriller del 1980, che crea situazioni piuttosto prevedibili e che ha un cast che non s’impegna più di tanto.
L’idea di base però non è male, rovinata da un sacco di scene inutili, a volte riempite nientemeno che con il commento sonoro di “Milano Calibro 9”

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Erotibot

Erotibot

 

No one wants to be create as a failure

Il Giappone visto da occhi lontani è un posto che mischia l’hi-tec, con una vita frenetica che sfocia a volte in un cinema folle. Non sappiamo se la vita in Giappone sia esattamente così (però se ci pagate il viaggio andiamo a vedere e poi ve lo diciamo), sappiamo invece che ogni volta che vediamo un film giapponese, restiamo stupiti da quelle che ci sembrano follie. In questo caso si parla di androidi e di alta tecnologia, in un film adorabile del 2011, per la regia di Naoyuki Tomomatsu, quello di “Zombie Self Defence Force”, di “Maid Droid” e co-regista di “Vampire Girl Vs Frankenstein Girl”, tra i film che abbiamo recensito.

Il titolo originale tradotto in inglese, suona un po’ diversamente (scusate eventuali inesat...

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Please Don’t Eat My Mother

Please Don’t Eat

My Mother

A Laugh With Every Burp
Tre cose valgono per questa pellicola. Può essere la parodia di “The Little Shop Of Horror” oppure la versione soft-core della stessa e infine la parodia in salsa soft-core. Fate un po’ voi, nessuna di queste possibilità è sbagliata, perché gli elementi ci sono tutti e fanno anche di questo film un episodio a volte simpatico, parodistico, ma a volte noioso per le lunghissime scene di sesso.
Con il “cult movie” di Roger Corman, questo film, condivide, a parte la pianta, anche l’estremo “low-budget” e la conseguente arte di arrangiarsi, ma va detto che il caro Roger con due e tre idee creò un gran bel film, invece qui, il regista Monson, si guadagna da vivere con un “sexploitation” molto lineare e senza grandi idee registic...
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Jeunes Filles Impudiques

Jeunes Filles

Impudiques

Che ci piaccia o no, anche i “motivi alimentari” hanno fatto la storia del cinema. Nel male, più che nel bene dobbiamo dire, ma nel girone infernale del molto “low budget” con speranze di guadagnare bene, ci finisce, dal 1973, anche Jean Rollin

Evidentemente vampiri e poesia non bastavano per campare e il regista francese si trova costretto in quegli anni a cambiare direzione. Come sappiamo i successivi sviluppi artistici sono molto più radicali, ma lasciando stare il futuro, è qui, che per la prima volta, Rollin si firma con lo pseudonimo di Michel Gentil, in un film trash disperso tra il poliziesco, la commedia e l’erotismo.
Mondialmente conosciuto come “Schoolgirl Hitchhikers” è un’opera criticabile sotto ogni aspetto. Jeunes Filles ImpudiquesNaturalmente si ...
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Evil Toons

Evil Toons



First they undress you, then they possess you!

Il live action “Who Framed Roger Rabbit?”, aveva un difetto. Ha fatto storia indiscutibilmente, ma lasciava un po’ a secco le voglie pruriginose di un certo pubblico. Nel 1992, diversi anni dopo quindi, ci pensa Fred Olen Ray a colmare quelle voglie, a mostrare che i cartoni animati non sono solo i gioiosi esseri di Zemeckis, ma possono essere tanto cattivi, quanto maniaci.
Precisiamo che non c’è il benché minimo legame tra le due pellicole, né a livello di trama, né a livello artistico, uno, come sappiamo, è stato pluripremiato e osannato e l’altro vero “B Movie”, è stato girato con 140,000 $ usando diverse cose di altre produzioni e soprattutto diverse pornostar.
Ma ci piaceva paragonare il film di Zemecki...

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Laure

 Laure

The Uncensored Erotic Odyssey

Ammettiamo una nostra grande mancanza, non parliamo mai di “Emmanuelle”, con due “M”, ma solo di quella con una. 
Certo, la prima “Emmanuelle” quella con Sylvia Kristel era tutt’altro che un “B Movie” e non meriterebbe di stare su queste pagine, ma le migliaia e migliaia di sequel e spin-off più o meno credibili, avrebbero diritto a uno spazio. 
Cerchiamo subito di colmare la lacuna con questo film del 1976, una pellicola curiosa, non tanto per la trama, perché siamo come sempre alle prese con la libertà di costumi e tanta gioia di vivere, ma per tutta una serie di situazioni che creano qualche mistero e numerosi intrecci. Riassumiamo: Emmanuelle Arsan, Annie Belle, Linda Lovelace e qualcuno che ha girato questa pellicola...

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Orgy of the Dead

Orgy of the Dead



In gorgeous and shocking ASTRAVISION and SEXICOLOR!

Jeron Criswell King, più conosciuto come “The Amazing Criswell”, dovrebbe dirci qualcosa. Anche una vampira, dovrebbe dirci qualcosa. Sì, è proprio quella “cosa”: Ed Wood. Lo spirito del regista si aggira su questo set lentamente (unicamente perché il film è lentissimo), in ogni scena, in ogni inquadratura. Solo lo spirito però, perché il buon Ed Wood, nonostante tantissimi suoi elementi, non è il regista, ma lo sceneggiatore. Dietro la macchina da presa c’è invece Stephen C. Apostolof, un grande, interessante, regista, tanto quanto il suo più celebre amico. Divaghiamo un po’ sulla sua vita, almeno fino al 1965, anno nel quale esce questo “Orgy of the Dead”. Stefan Hristov Apostolov nasce i...

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Les Cauchemars Naissent La Nuit

Les Cauchemars

Naissent La Nuit



But now I don’t know, who I am, or where I’m going, it’s horrible, the sickness starts with my dreams and…everything turns into a nightmare!

I corvi, non troviamo altra spiegazione, che i corvi. Gli sgraziati e neri pennuti, aprono questa pellicola e come da tradizione sono bollati come portatori di mala sorte.
Non ci crediamo molto a dire il vero, ma un po’ il dubbio che non abbiano portato fortuna a questo film, ci è venuto. Perché è il 1970, il periodo d’oro di Jesùs Franco, gli anni di “El Conde Dracula” di “Vampyros Lesbos”, di “She Killed in Ectasy” e di “The Devil Came From Aksava”. Insomma, lo sappiamo tutti benissimo, erano veramente dei bei momenti di cinema...

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