Erotici tagged posts

Without a stitch

Without a Stitch

“People often use the words “sexual morality” It is a confusing expression”

È che uno dice Danimarca e gli si apre un mondo di luoghi comuni. Biondi esseri perfetti disposti a fare sesso quando e con chi gli pare. Si dice no?
Ed ecco noi, che vogliamo fuggire da queste leggende perché si ok, magari le cose lì sono un po’ diverse, ma non esageriamo. Restiamo dubbiosi delle storie di viaggi di amici e conoscenti che raccontano di quanto sia facile introdursi nei letti dei nordici anche perché siamo italiani. No, rifuggiamo da tutto ciò anche perché in Danimarca ci siamo stati. 

Poi ci troviamo per le mani questo “Without A Stitch”, traduzione letterale dall’originale “Uden en trævl” e ci crolla un mondo...

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The Dicktator

The Dicktator



Viva La Revolucion!
La verifica sullo Zanichelli conferma il nostro dubbio che la parola “dittatore” non sia scritta correttamente in inglese. E sarà che abbiamo visto la pellicola, sarà che certe cose le impari per prime, ci godiamo il gioco di parole contenuto nel titolo.
Non fate subito quell’espressione da “abbiamo-già-capito-questo-film-è-l’ennesimo-capitolo-annisettanta-softcore”, perché anche se effettivamente lo è, “The Dicktator” ha un fondo niente male e alcuni spunti più che decenti.
 The Dicktator
Sì ok, la trama è molto facile ed è una scusa: in un futuro prossimo gli uomini sono stati sterilizzati per due anni. Ma a causa errore la pillola ha un effetto perenne...
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Jacqueline Hyde

Jacqueline Hyde


She ‘ll love you to death

Passati solo due anni dalle erotiche avventure dell’uomo invisibile, il regista sexy-horror Kanefsky si butta su un altro tema classico: “Dr.Jekyll e Mr.Hyde“.
Naturalmente lo fa, per fortuna, alla sua maniera, portando la storia su binari soft-core e in parte horror, con qualche spruzzata di comicità.
Ma la formula di “Jacqueline Hyde” non funziona. Se nella storia dell’uomo invisibile, Kanefsky raggiungeva risultati più che buoni per un “B Movie” qui invece gli sfugge l’obiettivo e tutte le caratteristiche presenti restano solo un esile abbozzo. Tutto di tutto, ma con porzioni veramente esigue.

Buoni comunque gli effetti speciali e possiamo anche dire che la recitazione...

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Driller

Driller
there is a little of beast in all of us

Una in più, una in meno non fa differenza. Il “Re Del Pop” Micheal Jackson è stato parodiato in una marea di modi. Qualcuno riuscito, qualcuno meno e qualcuno veramente stravagante. Ed è il caso di questo “Driller”, del 1984, addirittura un film per adulti che prende in giro la buonanima di Jacko.

“Driller” è un trash incredibile. Un miscuglio di tante cose e di plagi che iniziano già con il nome della regista: Joyce James, che tra l’altro resta nel cinema meno tempo di un passo di danza di Jackson. Poi la pellicola si prende il lusso di copiare personaggi e situazioni oltre che dalla nota canzone anche dal “Rocky Horror Show”.

Quel filo di storia che c’è parte da un concertoTajita Rae di tale “Mr J.” un’amatissima  pop star...

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Orgia stin Kerkira

Orgia stin Kerkyra



No-one can escape… but who’d want to?

Questa è una pellicola che vi farà restare incollati alla sedia, dal primo all’ultimo minuto. Lì, attenti e vigili in spasmodica attesa di un avvenimento. Che non arriverà mai. “Orgia Stin Kerkira” molto più noto come “The Pussycat Syndrome”  è uno di quegli episodi pretesto per vedere un po’ di donne che vagano per tutta la durata del film ignude senza un vero e proprio perché. Tanti sono gli esempi e le pellicole che ci vengono in mente tra queste vogliamo citare il nostro “Le Porno Killers” di tre anni precedente che ha qualche similitudine strutturale con questa pellicola anche se al confronto il film di Mauri passa per avere una trama degna di Hitchcock. “The Pussycat Syndrome” invece è un fil...

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Spiando Marina

Spiando Marina

Alla fine mi sono abituata a sopportare è brutto come ci si può abituare a tutto. E ti piace? Sì credo di sì
Con una tetta già mostra sulla locandina, sarete d’accordo con noi che non è affatto difficile spiare Marina. Lei d’altronde non fa nulla per nascondersi, lasciando aperte porte e finestre e facendo sesso ad alto volume.
Al regista l’idea non dispiace, anzi la sfrutta al cento per cento, quel  George Raminto pseudonimo del nostro beneamato Sergio Martino, che concentra tutto quanto sulle rotondità e la fama altamente erotica dell’epoca di Debora Caprioglio.
Così l’attrice veneta un anno dopo l’exploit di “Paprika” nei, pochi, panni di Marina se va in giro quasi sempre nuda, si diverte con un serpente e ha una caldissima storia di sesso con il vicino d...
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Sex Files: Alien Erotica

Sex Files:

Alien Erotica


Where the erogenous zone meets the twilight zone!

Alieni ninfomani vagano per l’universo. Uomini e donne, scienziati bellissimi, palestrati e rifatte, cercano un rimedio. E scanzonati, sempre belli, agenti dei servizi segreti indagano fornendo la versione sexy demenziale di Moulder e Skelly.

La serie “Sex Files: Alien Erotica” viaggia su queste latitudini, ma va anche detto che siamo molto lontani dalle banalità e da una realizzazione artigianale. Ok, tutto  porta al soft-core le scene di sesso sono lunghe, le nudità ci sono come se piovesse, ma il film ha una storia e ha una scenografia (e qualche effetto speciale) non male.

Il primo episodio di questa saga, ha per protagonista un “fungo” alieno che s’appiccica a una navicelSex Files: Alien Eroticala spaziale in m...

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Suor Emanuelle

Suor Emanuelle

-Renè vuole che gli porti nel torrione anna. Ha detto che se non gliela porto io verrà lui a prenderla, con tutto quel che segue
-Ma Anna è una bambina ed è ancora vergine. Almeno con gli uomini

Suor Emanuelle fa sesso davanti all’allieva Monica che denudata e legata implora pietà e rispetto, visto che il compagno della suora è il suo amato. Questa è la scena più famosa, che ha bazzicato per in anni in trasmissioni di spezzoni hot su canali regionali, di “Suor Emanuelle” spin-off del 1977 della serie “Emanuelle Nera” per la regia di Joseph Warren pseudonimo di Giuseppe Vari.

Fondamentalmente un nunsploitation, praticamente un film erotico, che spinge sul sesso dall’inizio alla fine. Come ovvio c’è la versione hard artefatta.
Tutto scorre sui bina...

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Rolls Royce Baby

Rolls Royce Baby

I’m a flame, a flame with a such burning desire

Quasi una rarità vedere Lina Romay senza Jesus Franco. E si vede. E quasi una rarità bocciare completamente un lavoro di Erwin C.Dietrich prolifico produttore e genio dei B Movie.

Ma questo “Rolls Royce Baby” è un lungo e noioso film senza trama e che avrebbe fatto meglio a sviluppare tutte le intenzioni di essere un porno, invece di cercare una via di mezzo tra lo stesso, il soft-core e l’erotismo raffinato. Lina Romay ci accoglie fin dalRolls Royce Babyla prima inquadratura a gambe aperte e la situazione cambierà di rado nel corso del film.
La trama è molto facile da raccontare. Lina interpreta Lisa, una ricca modella ninfomane che a bordo della sua Rolls Royce raccatta uomini e donne per strada per farci sesso...

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The Erotic Misadventures Of The Invisible Man

The Erotic

Misadventures

Of The Invisible

Man

-Norman not here! Shame on you!
-Why? Nobody can see me!”

Argomento molto buono, per mille e svariate idee. Più o meno tutti ci abbiamo pensato una volta nella vita, variando da fantasie normali a quelle più hot. Ovvio che anche diversi registi e autori abbiano voluto sfruttare l’argomento.

Tra i tanti troviamo anche il regista  “underground” Rolfe Kanefsky faimages2moso per film horror, splatter nonché per il primo episodio di Sex Files Alien Erotica”.  Lontano dai suoi generi amati e da alieni in calore lo troviamo a dirigere questa commedia soft-core che a tratti è davvero divertente e a tratti si trascina eccessivamente. Non trascendentale, sia chiaro, ma nemmeno pessima.

Scontato dire che il lato estetico sia l’aspetto p...
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