La fiancée de Dracula
Il est venu le jour
Un dramma più che un horror, che nonostante sia a tratti noioso, resta il lavoro pi...
La fiancée de Dracula
Il est venu le jour
The Babysitter
Dream girls can be a nightmare
The Walking Dead
nona stagione
I’ve seen how you live. I’ve walked your streets. It’s a joke. Your communities are a
shrine to a long dead world
Perché continuo a farmi del male guardando “The Walking Dead”? Bella domanda. Forse perché voglio vedere se succede qualcosa di interessante. Che non succede.
Beh, la nona e stanchissima stagione, un po’ di speranza l’aveva data, sembrava arrivare la svolta, il colpo che poteva riaccendere il tutto. Alla fine è Scooby Doo che uccide ogni speranza. Cioè, non proprio il famoso cagnone di Hanna & Barbera, più che altro una soluzione alla Scooby Doo, tanto banale quanto assurda...
Velvet Buzzsaw
Critique is so limiting and emotionally draining
They Bite
this has got to be more than just a dirty movie – this has got to be the “King Kong” of porno movies
Morderanno anche, ma più che altro vogliono fare sesso. O qualcosa del genere. In ogni caso questo è il senso di un fantastico B Movie del 1996 scritto e diretto da Brett Piper, un regista che ha dedicato la carriera ai B’s.
Piper fin dalle prime scene non nasconde le sue intenzioni: tette, mostri, demenzialità. Prendendo a piene mani dalla tradizione dei mostri della palude o provenienti dall’acqua, con un particolare affetto per “Humanoids From the deep” del 1980.
I mostri però non sono l’unica passione del regista, che dimostra di amare parecchio anche l’exploitation, lo sci-fi e sì, pure i porno...
Byleth
(il demone
dell’incesto)
Byleth, il demone dal viso d’angelo, dagli occhi profondi come quelli delle danzatrici sacre”
Horror Express
There’s a stink of hell on this train. Even the dog knows it!
Quei due mattacchioni di Cushing & Lee, se ne vanno in vacanza in Spagna. O per meglio dire salgono sulla Transiberiana portandosi tutto il loro bagaglio. Perché dalle prime immagini, questo film spagnolo diretto da Eugenio Martín, sembra uno dei tanti prodotti della “Hammer” con i due e quasi sicuramente la produzione, per ovvi motivi, decide di seguire lo stesso stile.
A loro si aggiunge Telly Savalas e una serie infinita di ottimi attori di genere tra i quali Alberto De Mendoza, Julio Peña, Helga Liné e tanti altri.
Nasce così un film curioso, stiloso, che vira incredibilmente sul finale verso un’inaspettata sfumatura sci-fi.
Le curiosità su questa pellicola sono infinite e Wkipedia, riporta ch...
Read MoreIl Rituale
My old scoutmaster used to say ‘If the shortcut was a shortcut, it wouldn’t be called a shortcut, it would be called a route’
A dire il vero, l’entità soprannaturale di questo film, protegge non solo i suoi adepti ma il film stesso. Dopo milioni di film horror/thriller ambientati nei boschi e dopo un miliardo di film che parlano di Dei cattivi, ci troviamo di fronte a un’altra storia sullo stesso argomento. Una bella noia in questi ultimi anni del secondo decennio del 2000, vero?. Eppure, per qualche ragione non ci sentiamo di bocciare “The Ritual”.
Sì, certo, la sceneggiatura non è assolutamente sorprendente, il titolo già spiega di che si tratta e il finale è un classicone...
Read MoreThe Black Room
Where the evil is seductive
Ci sono registi così trash, che per un sito come il nostro diventano dei beniamini. E non si può far meno che gioire per loro quando, ad esempio, una piattaforma come “Netflix” ospita uno dei loro film.
Il soggetto di cui parliamo è Rolfe Kanefsky, già visto qui per “The Erotic Misadventures of The Invisible Man”, “Sex Files: Alien Erotica”, “Jacqueline Hyde”, “Sex Files: Alien Erotica II” e “Adventures in to the Woods: a sexy musical”. Insomma, uno che seguiamo abbastanza bene.
Troviamo su “Netflix” questo regista americano, che ha fatto dei film erotici il suo credo, con “The Black Room” una comedy horror del 2017 scritta e diretta dallo stesso...
Read MoreCam
My rank needs to be better
Pur senza Tokens e in maniera quasi inspiegabile, almeno per me, questo film ha scatenato una serie infinita di blogger che si lanciano in spiegazioni e congetture. “Ecco spiegato il finale”, rassicurano in molti. La spasmodica voglia di decifrare tutto, anche l’indecifrabile. Manco fossimo di fronte a un film di Lynch o di Cronenberg. Sì va bene, “Cam”, ha diversi spunti interessanti, ma stiamo calmi.
Un fatto, questo, che probabilmente ha stupito anche Daniel Goldhaber e Isa Mazzei, rispettivamente regista e sceneggiatrice, entrambi al primo lungometraggio. L’idea nasce da Isa Mazzei ex cam girl che aveva in testa un documentario sull’argomento e quindi sui “Sex Workers”. Ma un film, pensano, può essere un mezzo migliore...
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