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Big Tits Zombie

Big Tits Zombie

Kyony? doragon:

Onsen zonbi

vs sutorippaa 5



Questa recensione è contenuta nel nostro libro “Cinquanta Sfumature di Zombie” che potete trovare su Amazon, su Il Mio Libro e in tutte le librerie on line

-Who is he?
-Some Local Resident
-Is He Human Or a Zombie
-Hard To Tell. He’s always been half-dead
-Let’s kill him just to be sure

Il mestiere duro della spogliarellista fa sì che ancora una volta un gruppo di stripper se la deve vedere brutta contro la classica invasione zombie. Questa volta però il locale è in Giappone, siamo nel 2010 e il regista è quel folle di Takao Nakano che abbiamo già apprezzato per “Sumo Vixens” e per “Sexual Parassite: Killer Pussy ”.

Così presentato e grazie anche al titolo internazionale “Big Tits Zombie”, decisamente ammiccante e banale, qu...

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La Montagna del Dio Cannibale

La Montagna Del Dio Cannibale

 La Montagna Del

Dio Cannibale

Ma che fantasmi! Non si dimentica il sapore della carne umana!


Non siamo dei grandi esperti in materia, ma a quanto leggiamo su internet il mercato dell’uranio negli anni settanta era in grande crisi. Quindi c’è da chiedersi innanzitutto perché usarlo come causa scatenante degli eventi in una pellicola del 1978.
Che poi l’uranio non faccia bene è cosa nota ed evidentemente ha contaminato il DNA di una tribù di nome Puka. Assurdi. Cannibali. Porcelloni. Ma ne parleremo dopo.
A chi invece questa montagna d’uranio non ha fatto male, visti i riscontri commerciali, sono i fratelli Martino, Sergio come regista/sceneggiatore (con Cesare Frugoni) e Luciano come produttore.
I due assolutamente non adatti al genere, iniziano con questo film una sorta di...

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Fascination

Fascination

Fascination

Who is stiII to come?
A few friends.
Come, Iet’s go and receive them. But first, Iet me Iook at you. You’ve been bIeeding.
A bit.
That’s good. You’re handsome. And strong.
ReaIIy?
You don’t mind if I examine you as if you were my horse?
That’s very amusing.

Nemo propheta in patria è la nota locuzione latina che trova in Jean Rollin una grande eccezione. Perché dopo aver girovagato tra porno e zombie, il regista francese torna a casa e crea il suo film più famoso. Non il più bello. Il più famoso.  Perché “Fascination” è oggettivamente inferiore a lavori come “Le Viol Du Vampire”, “La Vampire Nue” o “La Rose De Fer”, ma resta in ogni caso un imperdibile esercizio cinematografico, che assume un ruolo di simbolo nella carriera del regista francese. Fascination

A ...

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Sting Of Death

Sting Of Death
Sting of Death



La physalia physalis o caravella portoghese, viene scambiata spesso per una medusa, ma in realtà non lo è (per la cronaca è un celenterato marino).

Allo stesso modo qualcuno potrebbe scambiare “Sting Of Death” per uno sci fi/horror serio, ma in realtà non lo è.
Special Singing Star Neil Sedaka!
“Sting Of Death” è invece un incredibile pasticcio cinematografico, che prende dai “Beach Movies” e dai film con animali incazzati. Sting Of Death
Immaginatevi una festa in spiaggia con Annette Funnicello e Frankie Avalon che ballano allegri, ma a un certo punto sbuca una roba simile al Gill Man di Jack Arnold. La cosa potrebbe anche funzionare, se studiata bene, ma il problema è che lo pseudo Gill Man è visibilmente a disagio, con il tipico atteggiamento di quello che ...
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13 Ghosts

13 Ghosts
 

I fantasmi sono in mezzo a noi. Da sempre. Conviviamo con loro, leggiamo storie, guardiamo film e opere in generale a loro dedicate, senza contare strane cose che ci accadono (cos’è quel rumore che state sentendo adesso?).

13 Times the Thrills! 13 Times the Chills! 13 Times the Fun!

Eppure nel 2014 ci troviamo a esaltare un film sull’argomento, nemmeno un film recente, ma uno del 1963, che per di più è ambientato in una casa maledetta e ha come sfondo le solite bieche mire dell’essere umano.
No, niente di nuovo. Nemmeno per l’epoca. Eppure quel gran genio di William Castle riesce come il solito a rielaborare in maniera convincente storie già sentite, modificandole, ingrandendole e soprattutto contaminandole con le sue idee geniali.
Così “13 Ghosts”, sebbe...
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The Mummy’s Kiss

The Mummy’s Kiss



Ci piacerebbe essere divulgatori di cultura, fare i documentaristi, parlare dell’antico Egitto e dirvi che già all’epoca c’era un ampio uso del silicone. Chirurghi estetici così bravi che poi le pazienti erano molto invogliate a mostrare il risultato. Cioè, facevano vedere le tette. Spesso.Suona bene, vero? E sarebbe bello studiare questa storia, conoscere la vita di principesse e sacerdotesse disinibite che pensavano a divertirsi e nient’altro. Per poi resThe Mummy’s Kissuscitare ai nostri giorni.Niente, dispiace, non è così. Questa è solo la trama di un filmetto che potremmo definire inutile alla storia del cinema. Uno di quei film che mettono dentro con la forza chili di carne nuda, scene lesbo e una trama più facile che mai...
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Sharknado 2: The Second One

Sharknado 2:

The Second One
 La storia è sempre la stessa e noi amanti dei B Movies la conosciamo bene. Se vuoi diventare famoso, se vuoi diventare un idolo, devi fare un capolavoro oppure un film bruttissimo. Una roba davvero inguardabile che diventi, grazie ai social, un fenomeno virale.
 Shark Happens!
Questa storia la conoscono bene Anthony C.Ferrante e ancor meglio il canale “SyFy”. Breve riassunto delle puntate precedenti: nell’estate scorsa, un anno fa quasi esatto, “SyFy” trasmette senza clamori o ambizioni il film “Sharknado” di Ferrante. Deve esserci poco o nulla in TV quella sera e grazie a un tweet e poi ai re-tweet milioni di persone cambiano canale. Guardano il film. Lo commentano pesantemente su Twitter. “Sharknado” diventa un fenomeno sociale...
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Les Raisins De La Mort

Les Raisins De La Mort

Questa recensione è contenuta nel nostro libro “Cinquanta sfumature di Zombie” che potete trovare su Amazon, su Il Mio Libro e in tutte le librerie on line.

 

Virus, esperimenti, voodoo, avvenimenti non spiegabili. Si sa come nascono gli zombie, con grande fantasia. Ma qui in “Les Raisins De La Mort” si supera l’immaginazione e per colpa di un pesticida spruzzato sui grappoli d’uva, scoppia il caos. Una cosa che fa si che questo film di Jean Rollin, conquisti, almeno, la nostra simpatia.

Un film strano questo “Les Raisins De La Mort”, presentato come un film sugli zombie, in realtà fugge parecchio dal dogma del genere. Non c’è nessuno che esce dalla tomba o che quantomeno si rialzi da morto...
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Mucha Sangre

Mucha Sangre


Is he a Mutant, a Zombie or from Murcia?
Mucha sangre, mucha diversión y un poco de Paul Naschy. Il regista spagnolo Pepe De Las Heras prova a far quadrare il tutto in questa pellicola del 2002, nella quale si notano subito le ispirazioni e i suoi gusti, cioè un po’ del primo Jackson, un po’ di Tarantino, De La Iglesia che di certo non poteva mancare e per certi versi anche un noto sci-fi degli anni cinquanta. 
Il risultato più che naturale di queste commistioni è un grosso contenitore di svariate cazzate che vanno dal nucleare, passando per gli zombie  fino agli alieni e che sono legate col sangre (mucha) e messe in un frullatore...
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Shadow: Dead Riot

Shadow: Dead Riot



Uno stregone, un rito voodoo, una prigione femminile, sangue e donne poco vestite. Tantissime cose, (non manca nemmeno il colpo di scena alla “Star Wars”) che indicano la volontà di omaggiare il cinema del passato e di stupire gli spettatori, ma anche, che qui c’è una grandissima confusione.
Derek Wan da Honk Kong, alla sua prima esperienza e per ora unica esperienza in un lungometraggio, dopo aver diretto il film per la TV “A Sunset Fighter”, la serie “The War Of Gene” e soprattutto dopo tanti lavori come direttore della fotografia, riesce a creare una pellicola che spezza equamente il pubblico. O piace o fa schifo.
Un segno che indica che ci sono cose buone e cose pessime. Iniziamo da quest’ultime, sottolineando come la commistione di tanti generi,

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