
Black Magic
According to “Zuo Zhuan”, ‘excessive sex could
have a similar result as being under a spell’ Spells are called “Jiangtou”
in Southeast Asia Believe it or not! All characters and situations…are fictional
According to “Zuo Zhuan”, ‘excessive sex could
have a similar result as being under a spell’ Spells are called “Jiangtou”
in Southeast Asia Believe it or not! All characters and situations…are fictional
You may not believe it but Bequer´s absence have me worried
No, Sally, we can’t go! Look, what if they came back and we weren’t here?
A volte ti viene da dire “Ma perché non ci ho pensato prima io!”. E ti viene da dirlo quando ti trovi davanti a un’idea semplice che ha avuto come risultato un successo planetario. Noi però in questo caso siamo fuorigioco, perché nell’anno di questa idea nessuno di “B Movies Heroes” era nato. Quindi a mangiarsi le mani sono altri, tutti quelli che si sono trovati davanti a questo film che ha solo ingredienti semplici che non potevano che generare un simile “mostro”.
Si parte tanto per cambiare con Ed Gein, che offre qualche spunto per la storia. Poi troviamo un certo Tobe Hooper un professore di college e documentarista che vuole fare il regista ma che fino al 1974 ...
Read MoreMi diceva che le prime manifestazioni del suo disturbo sono l’odio verso gli hamburger e i giardinieri
The most beautiful thing in the world is smoking pot and fucking on a waterbed
Psicopatici si nasce. Anche capricciosi, irascibili, un po’ maniaci, casinisti e mostri sanguinari poco seri. Si può fare e lo dimostra questo slasher del 1982. Un divertente “B Movie” che prende spunti da diversi suoi simili, elaborando malissimo una propria idea. A chi si vuole inoltrare in questa avventura, si prepari a una caterva di errori e di scene “non sense” alcune delle quali recepibili solo se dentro alla cultura americana.
La lista è tanto lunga quanto incredibile. A iniziare dal fatto che questo “Mil Gritos Tien La Noches” titolo originale di “Pieces” si apre nel 1947 mostrando un pennant dei “New England Patriots” (franchigia nata nel 1960 e che prima del 1970 avev...
I am not a lady. I am an anthropologist!
there is a little of beast in all of us
Una in più, una in meno non fa differenza. Il “Re Del Pop” Micheal Jackson è stato parodiato in una marea di modi. Qualcuno riuscito, qualcuno meno e qualcuno veramente stravagante. Ed è il caso di questo “Driller”, del 1984, addirittura un film per adulti che prende in giro la buonanima di Jacko.
“Driller” è un trash incredibile. Un miscuglio di tante cose e di plagi che iniziano già con il nome della regista: Joyce James, che tra l’altro resta nel cinema meno tempo di un passo di danza di Jackson. Poi la pellicola si prende il lusso di copiare personaggi e situazioni oltre che dalla nota canzone anche dal “Rocky Horror Show”.
Quel filo di storia che c’è parte da un concerto di tale “Mr J.” un’amatissima pop star...
He was not just an enemy of the state. He was a foul stain on the whole of the human race
The Lord Will Bless You, Lady. The Lord will bless you
Tanto per cambiare Manson e la “Family” ispirano l’ennesima storia di hippie satanisti che vanno a disturbare gli States più perbenisti e quieti. Fanno a fette un po’ di persone, consumano droga e violentano le varie “Peggy Sue”. Questi poi la sparano grossa, essendo già di loro un “melting pop” e dichiarandosi figli e figlie diretti del Diavolo.
Sembra tutto facile ma in realtà questo pessimo ma meraviglioso “B Movie” ci confonde un po’, perché non si capisce bene da che parte si schieri. Probabilmente nessuna e il regista David Durston si è limitato a creare un insano intrattenimento acchiappando da Manson ma anche da Romero...
Read Morestavo facendo dei nuovi esperimenti…
Al di là che ci sfugge l’utilità di mischiare una scimmia con un topo, creando un mostro intelligentissimo pericoloso, ma goffo, Giuliano Carnimeo chiude la sua carriera per il grande schermo con un b-movie più che degno.
Qui non manca veramente nulla. Horror targato 1988 “Quella Villa in fondo al parco” sfugge dal clima tardo anni ottanta per rinfrescare gli horror di fine anni settanta, soprattutto quelli firmati da Joe D’Amato. Tutto viaggia decisamente bene tra assurdità varie, scene violente, mostro cattivo e immancabili momenti nei quali una delle protagoniste, Eva Grimaldi, mostra ampie parti del suo corpo generando due scene così trash da essere imperdibili (una in un servizio fotografico e l’a...
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