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Washing machine


Washing machine

You can’t wash away the terror
Un poliziotto deve indagare su un misterioso omicidio commesso in una casa in cui vivono tre sorelle. E non tre sorelle qualsiasi, ma tre bellezze da paura che non fanno altro che provocarlo e tentare di sedurlo senza ritegno. Un duro lavoro quello del poliziotto, quasi quanto quello del regista che deve cercare di fare film interessanti che reggano dall’inizio alla fine.

Ci prova, in questo caso, il buon vecchio Ruggero Deodato che prende armi e bagagli e se ne va in Ungheria sicuramente per fini artistici ma anche per risparmiare un po’ sul budget.
Su sceneggiatura di Luigi Spagnol, lavora con un cast internazionale niente male. Abbiamo il francese dagli occhi di ghiaccio Philippe Caroit nel ruolo dell’ispettore Stacev, la prorompe...
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Squirm

Squirm

An avalanche of killer worms…writhing across the land in a tidal wave of terror!
La natura si ribella, lo sappiamo, e qui lo fa in maniera decisamente assurda: un traliccio dell’alta tensione si spezza causa temporale, i cavi toccano terra e scatenano la violenza dei vermi. Sì, dei vermi.
Nata da un’esperienza “simile” di Jeff Lieberman, che cura la regia oltre ad aver scritto la sceneggiatura, “Squirm” film del 1976, ha generato contrastanti reazioni.
Per quanto mi riguarda credo sia l’horror più noioso che abbia mai visto, al limite della sonnolenza, e le scene splatter, non tante a dire il vero, per quanto ben fatte con i trucchi di Rick Baker (sette Oscar vinti per miglior trucco) non mi hanno ridestato dal torpore.
Tutta la carrellata di personaggi da horror si da...
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Werewolves on Wheels

Werewolves

on Wheels

We all know how we’re going to die, baby. We’re gonna crash and burn
Già solo il titolo merita la visione di questo film, che non delude di certo poi le attese di chi ama i b’s.
Secondo me, parere personalissimo, Michel Levesque apprezzato direttore artistico con collaborazioni con Russ Meyer, deve aver pensato che fare un film sui dei bikers maledetti fosse una buona idea. D’altronde siamo nel 1971 e gli Hell’s Angels hanno compiuto il loro misfatto più famoso due anni prima. Quindi è un tema ancora caldo. Ma un certo punto Levesque si deve essere reso conto che mancava qualcosa al suo film. Una spinta. E che fa? Ci mette dentro i licantropi.

Mi ripeto, è un’idea del tutto personale, ma quello che è certo è che questa commistione ci regala un bikexploitati...
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Cocainorso

Cocainorso

That was so messed up. That little man was an expert on bears, but he didn’t know that bear was the cocaine bear.
Leggendo qua e là sui social, qualcuno ha preso seriamente “Cocaine Bear” o “Cocainorso”.
Si leggono critiche sdegnate e incazzate per il film di Elizabeth Banks, manco attendessero un lavoro di Kubrick.
A me sembrava abbastanza chiaro, anche senza l’aiuto di droghe, e fin dalle prime immagini e dal primo trailer che l’obiettivo finale fosse solo e unicamente quello di creare un film horror, un po’ splatter, demenziale, in salsi anni ottanta.

E “Cocainorso” riesce perfettamente in questo intento, con personaggi stereotipati da film crime e horror, scene assurde, humor nero e una trama quasi nonsense...
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Frankenstein all’italiana

Frankenstein

all’italiana

-…iga
Sì insomma, lo sappiamo che il modo di dire “all’italiana” non sempre è utilizzato con accezione positiva. E probabilmente mai come in questo caso incarna il suo significato di “fatto con leggerezza”, “faciloneria”, “superficialmente”. Beh…diciamolo pure: alla cazzo.

Armando Crispino su sceneggiatura di Massimo Franciosa e Luisa Montagnana, si butta nella scia di “Frankenstein Jr” cercando di farne una sua versione. All’italiana. Già il fatto di seguire la scia di un film che è una parodia, per farne un’altra parodia e soprattutto seguire uno dei capolavori del cinema comico di tutti i tempi, rivela che questa è una pessima idea.
Come se non bastasse, la storia stessa è un mostro che prende pezzi qua e là e li lega con il ...
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Beyond Re-Animator

Beyond Re-Animator

-God damn you!
-Religion has nothing to do with this
C’è da dire che “Beyond Re-Animator” ci consola nei confronti del più diretto predecessore l’orrendo “Bride of Re-Animator”. Ma c’è anche da dire che questo film del 2003 (regia sempre di Brian Yuzna), non ha idee nuove, ma resta un omaggio al primo e inarrivabile film della serie. Forse l’unica cosa nuova è una produzione spagnola e i set in Catalogna e Comunità Valenciana.


Certo, Jeffrey Combs che sempre è il sinistro e spietato dottor West interpreta questo ruolo con la solita, cattivissima, precisione. E di certo, il sangue non manca così come un pizzico di morboso erotismo. E, ancora, c’è una buona regia e un’interessante fotografia.
Alla fine però tutto gira come sempre...
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Bride of Re-Animator

Bride of Re-Animator

I created what no man’s mind nor woman’s womb could ever hope to achieve.
Una maledizione, a volte, colpisce registi e produttori che si buttano, forti di un in un sequel. Come in questo caso.
Il titolo più corretto, qui, sarebbe senza dubbio “la maledizione del sequel” che omaggerebbe, al pari, di quello ufficiale che cita ovviamente the Bride of Frankenstein, i grandi classici dell’horror.

A parte questo, cinque anni dopo il brillante colpo di “Re-Animator”, cioè nel 1990, la banda di Stuart Gordon fa ritorno sul grande schermo. Ma senza Gordon. Al suo posto c’è Brian Yuzna, produttore del primo capitolo e regista sia di questo sia del terzo film della serie.

Pur confermando i due protagonisti Jeffrey Combs e Bruce Abbott, è chiaro fin da subito che ...
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The VelociPastor

The VelociPastor

I don’t believe you. Dinosaurs never existed, and even if they did, I don’t transform into one.
A The VelociPastor mancano giusto due cose: un po’ di tette, come il genere prevede e un logo Troma. Per il resto questo film è un gioiellino davvero, davvero, divertente.
Il titolo vale già la visione, perché è una crasi tra Velociraptor e Pastor, pastore naturalmente, nel senso di prete. Una cosa che supera di gran lunga idee simili, per dire, da Piranhaconda all’ineffabile Sharknado.
Ora, perché ci sono passato anch’io, vi starete chiedendo come un Velociraptor (diciamo un dinosauro banale) possa andare a braccetto con un prete.


Secondo Brendan Steere regista e sceneggiatore la cosa si può fare perché un prete abbattuto dalla morte dei genitori va in Cina per ri...
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Re-Animator

Re-Animator

-He’s dead?
-Not anymore.
Quello che si può dire un grande esordio. Stuart Gordon regista teatrale e autore, nel 1985 decide di provare la strada del cinema. Lo fa seguendo un suggerimento di un amico che gli parla di “Herbert West, Reanimator” un racconto di H.P. Lovecraft scritto tra il 1921 e 1922 per una rivista. Non famosissimo. Parlano di film di vampiri, che per Gordon sono troppi, mentre mancano film sullo stile di Frankenstein. Ed ecco appunto il suggerimento.


Nato, riporta Wikipedia, come spettacolo teatrale, diventa un prodotto per una serie TV, prima che un produttore convinca Gordon a cambiare formato e a lasciare Chicago per Hollywood.
Lovecraft diventa una semplice ispirazione, più che altro, in un film, che per una brillante intuizione introduce sottili ...
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Eating Miss Campbell

Eating Miss Campbell

What is more poetic and American than a high school massacre?
Il film splatter che ci meritiamo. Il film splatter di cui abbiamo bisogno. Il logo della Troma che campeggia all’inizio, produttrice con Refuse Films e Dereks Dont Run Films, è come sempre sinonimo di un certo cinema trash, sfacciato ed esagerato. Alla regia l’inglese Liam Regan, al secondo lungometraggio dopo “My Bloody Banjo” del 2015 e dopo qualche comparsata in un paio di film della Troma.
Un bel biglietto da visita per un film che in linea generale passa la prova, ma che purtroppo ha qualche difetto che abbassa un po’ il divertimento.


Come prima cosa conosciamo la protagonista Beth (Lyndsey Craine, volto del cinema indipendente horror/splatter) che rompe la quarta parete e in un esercizio...
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